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pubblicazioni - Presentazione

Confronto con scenari del sistema energetico nazionale. Il modello MONET

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Confronto con scenari del sistema energetico nazionale. Il modello MONET

Lo studio presentato ha lo scopo di disegnare un quadro prospettico di disponibilità e costi dell’energia in Italia, a partire dal quale trarre indicazioni sulle sfide che l’industria energetica nazionale si troverà ad affrontare. A partire dal quadro energetico globale, affrontato discutendo i punti salienti del World Energy Outlook 2012 (WEO 2012) dell’International Energy Agency, si passa a un focus sul sistema energetico nazionale, analizzandone scenari di evoluzione di medio-lungo termine, definiti tenendo conto delle indicazioni della Strategia Energetica Nazionale (SEN) sul medio periodo (2020) e del WEO 2012 sul più lungo periodo (2030).

Quando gli scenari energetici sono in evoluzione su scala planetaria il rischio è quello di perdere un po’ di vista il particolare. Il macro della geopolitica può far passare in secondo piano le sfide che l’Italia deve affrontare. Di fronte al cambiamento, quindi, come si pongono i nostri operatori del settore energetico e industriale? Quale strategia adottare? Questo il tema affrontato dal convegno World Energy Outlook 2012 – Conseguenze sulla politica energetica nazionale. Promosso da AEIT, con la collaborazione di RSE e il patrocinio di ANIE Energia. Il World Energy Outlook 2012 rappresenta uno strumento indispensabile per chiunque si occupi di energia e offre autorevoli proiezioni, anche di lungo periodo, su elementi chiave come la sicurezza energetica, la sostenibilità ambientale, lo sviluppo economico. Questo studio è stato presentato di recente in Italia da Fatih Birol (Chief Economist- International Energy Agency), che ha evidenziato i numerosi aspetti di un evidente spostamento in atto nel sistema energetico globale. Nella presentazione sono stati tracciati scenari di sviluppo nazionale con prospettive di breve, medio e lungo termine. Lo scenario nazionale prende la mosse dalle decisioni comunitarie e dall’implementazione delle direttive europee; la SEN, in particolare, ha rafforzato questi obiettivi. I consumi di energie rinnovabili al 2020 salgono al 20 per cento rispetto all’obiettivo del 17 assunto in ambito UE, e si prevede una riduzione del consumo finale lordo di energia grazie all’efficienza ma anche al calo dovuto alla crisi. Sempre rispetto agli obiettivi europei, anche le riduzioni previste delle emissioni di CO2 sono più ambiziose (meno 21 per cento), e la SEN delinea un importante incremento del ruolo delle rinnovabili termiche. E nel lunghissimo periodo (al 2030 – 2050) si prevedono interventi importanti nello specifico dell’edilizia e dei trasporti, raggiungendo la soglia del 75 per cento di rinnovabili nei consumi elettrici e del 60 per cento del consumo finale lordo. Sono stati illustrati i diversi scenari nazionali con orizzonte temporale al 2030 che sono stati ottenuti utilizzando il modello energetico MONET: un modello multi-regionale particolarmente complesso. Secondo queste elaborazioni è plausibile che nel 2020 l’Italia garantisca il 12 per cento della generazione elettrica da fonti rinnovabili in Europa, inoltre, differentemente dalle indicazioni della SEN mostrano un incremento del consumo di energia elettrica per effetto dell’aumento dell’intensità elettrica.

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