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pubblicazioni - Presentazione

District heating potential in the Italian NECP: assessment through a new residential model in TIMES RSE

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District heating potential in the Italian NECP: assessment through a new residential model in TIMES RSE

La presentazione mostra lo studio condotto da RSE, in collaborazione con il GSE, per la valutazione del potenziale nazionale della cogenerazione ad alto rendimento (CAR), del teleriscaldamento (TLR) e efficiente. RSE ha analizzato in particolare il punto di vista dell’ottimo di sistema attraverso l’utilizzo dei modelli TIMES coniugando le valutazioni sul potenziale TLR e CAR, definiti dal GSE, con gli obiettivi previsti dal Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC).

Questo studio è stato condotto da RSE in collaborazione con il GSE su richiesta del Ministero dello Sviluppo Economico italiano. Il lavoro contiene un’analisi del potenziale sviluppo in Italia della cogenerazione e del teleriscaldamento, così come previsto dall’Allegato VIII della Direttiva 2012/27/UE (sostituita dal Regolamento 2019/826/UE). Tale direttiva, infatti, prevede l’obbligo per i Stati membri di sottoporre periodicamente alla Commissione una valutazione nazionale del potenziale sviluppo della cogenerazione ad alto rendimento, del teleriscaldamento e teleraffrescamento.
A tale scopo è stato sviluppato un nuovo modello del settore residenziale nel modello italiano TIMES-RSE, in cui gli edifici residenziali sono rappresentati dal dettaglio spaziale (zone climatiche), oltre che dal periodo di costruzione e dalle dimensioni. Lo studio è partito dalla valutazione della domanda e dell’offerta di riscaldamento nel settore civile e della loro futura evoluzione dal punto di vista geografico, settoriale e tecnologico. I potenziali tecnici risultanti sono stati utilizzati nello scenario come vincoli superiori alla produzione e al consumo di calore nel settore civile.
I risultati dello scenario sono stati poi confrontati con il NECP italiano e mostrano una maggiore penetrazione del teleriscaldamento nelle zone climatiche più fredde, dove importanti investimenti in sistemi e infrastrutture di distribuzione del calore diventano economicamente fattibili in presenza di una domanda di riscaldamento più alta e più densa a causa della maggiore presenza di aree urbane e orari di riscaldamento prolungati rispetto alle zone climatiche più calde.

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