La cogenerazione da biomassa e rifiuti è un settore in rapida evoluzione. Gli impianti di piccola taglia, basati tipicamente su ORC, presentano ridotta efficienza di conversione ed alti costi di gestione. Per questa ragione, le attività di ricerca correnti, orientate al superamento di tali limiti, tendono ad uno studio di configurazioni ed applicazioni innovative della tecnologia ORC, quali ad esempio la realizzazione di cicli combinati Joule&Brayton – ORC. Questo lavoro, in particolare, si focalizza sullo studio di cicli combinati nell’ambito della piccola (<1 MWel) e media cogenerazione (1-10 MWel). A valle di un’approfondita analisi dello stato dell’arte delle tecnologie disponibili, sono state affrontate le molteplici problematiche di scambio termico nei cicli a recupero in relazione ai diversi fluidi di lavoro impiegabili. Vengono fornite le informazioni necessarie per un primo dimensionamento dell’evaporatore atto alla realizzazione di uno scambio diretto con una sorgente a temperatura variabile come i fumi di scarico di un turbogas. Lo studio esaminerà poi diverse possibili configurazioni d’impianto realizzabili con le sole macchine in commercio, valutandone le prestazioni sia dal punto di vista energetico sia dal punto di vista economico. Dall’analisi svolta emerge come un impianto a ciclo combinato come quelli considerati costituisca una valida tecnologia dal punto di vista energetico nell’ambito della piccola e media cogenerazione. Tutti gli scenari economici, considerati nell’ambito della piccola cogenerazione, mostrano come sia possibile conseguire un effettivo vantaggio economico mediante l’esercizio di tali impianti. I risultati ottenuti nell’ambito della media cogenerazione mostrano che complessivamente l’impiego di cicli combinati Joule&Brayton – ORC è sicuramente una soluzione vantaggiosa dal punto di vista economico per il settore industriale, mentre per il terziario non si evidenziano particolari prospettive d’impiego.