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Biometano… eppur si muove!

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Biometano… eppur si muove!

Oltre 150 operatori economici, amministratori pubblici, ricercatori, hanno partecipato all’evento Dagli scarti al biometano. Traiettorie concrete per un settore in espansione organizzato da RSE, Lombardy Energy Cleantech Cluster e Regione Lombardia. Questo vettore, ad oggi frenato soprattutto da ragioni di costo e dalla maggior convenienza nell’utilizzo del biogas, sta tuttavia incominciando a muovere i primi passi.

Il biometano vanta una lunga lista di pregi e di opportunità che ne fanno uno strumento di comprovata utilità nel percorso di decarbonizzazione della nostra economia. Eppure, a tutt’oggi, la filiera stenta ancora a mettersi in moto frenata da considerazioni di natura economica, in particolare se il confronto viene fatto con il biogas, sostenuto dagli attuali incentivi. Le cose, però, stanno cambiando.

Lo scorso 14 maggio si è svolto a Milano l’evento dal titolo Dagli scarti al biometano. Traiettorie concrete per un settore in espansione che ha colto e approfondito questi spunti. Organizzato da RSE, LE2C – Lombardy Energy Cleantech Cluster e Regione Lombardia, il convegno ha coinvolto oltre 150 partecipanti tra operatori economici, amministratori pubblici e ricercatori, a conferma di quanto il tema sia di stretta attualità.

Raffaele Cattaneo, Assessore all’Ambiente e Clima di Regione Lombardia, aprendo i lavori ha voluto sottolineare come la mobilità sostenibile, sia in senso locale sia globale, rappresenti il terreno in cui l’alimentazione a (bio)metano e quella elettrica si devono affermare, completandosi a vicenda. Ha anche ricordato come la Lombardia possa già oggi vantare una posizione di leadership in Italia nel biogas e debba quindi essere ancora protagonista per il biometano.

“La tecnologia di trasformazione del biogas in biometano – ha aggiunto Luigi Mazzocchi (RSE) – offre diversi vantaggi: invece di ottenere energia elettrica, con un efficienza del 35-40 per cento, l’intero potere calorifico del metano contenuto nel biogas può essere sfruttato, sostituendo in un rapporto uno a uno il gas naturale. La rete gas in Italia, inoltre, è molto sviluppata: con modesti investimenti, dunque, si può prelevare e trasportare il biometano ovunque”. Essendo un biocarburante avanzato che sfrutta matrici di scarto, nel settore dei trasporti riduce drasticamente le emissioni nette di CO2 per km percorso.

C’è un altro aspetto oggi poco considerato, ma fondamentale in prospettiva: uno stesso impianto può produrre sia energia elettrica sia biometano, realizzando un punto di interazione flessibile tra il sistema elettrico e quello del gas, a beneficio di entrambi.

Resta però il problema dei costi; per questo si è reso necessario prevedere un meccanismo incentivante, cosa che ha fatto il decreto di recente pubblicazione.

Con la tecnologia, per altro, già siamo a buon punto. Gli interventi da parte di varie aziende hanno mostrato realizzazioni di impianti pilota con processi ad un buon grado di sviluppo, concepiti in Italia e con prospettive di competitività.

Le aspettative e le perplessità sollevate dall’introduzione sono state confermate nella successiva Tavola Rotonda – coordinata da Stefano Besseghini, AD di RSE – alla quale hanno partecipato esponenti di associazioni di categoria, grandi imprese ed enti impegnati da anni nel settore.

La sessione si è infine conclusa con un intervento di Luciano Barra (Ministero dello Sviluppo Economico) che ha rilevato il gradimento per le misure previste, esortando gli operatori del biogas a guardare con fiducia oltre gli incentivi elettrici, attualmente convenienti, fino alla loro scadenza, e ad aprirsi al nuovo settore del biometano.

Scarica il programma dell’evento

004256.180514_programma-evento-biometano.pdf

Presentazioni dei relatori

004257.Presentazioni-dei-relatori-presenti.zip