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CIGRE: sul cielo di Parigi volano anche i droni

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CIGRE: sul cielo di Parigi volano anche i droni

L’utilizzo di queste apparecchiature configura una vera rivoluzione potenziale nel settore della sorveglianza e gestione delle linee elettriche. I principali parametri del modello ideale?10 kg di carico utile, 10 chilometri di autonomia di volo, 10 m/s di velocità di traslazione.

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Parigi, 25 agosto

Proseguono i lavori del CIGRE (altre news sulla 46°assemblea generale, che si sta svolgendo al Palais des Congrès, sono state già pubblicate su questo sito) e certo non mancano le novità di rilievo.

La sessione del comitato sulle linee elettriche aeree ha messo in evidenza una vera rivoluzione potenziale nel settore della gestione delle linee elettriche: l’utilizzo dei droni per la sorveglianza delle linee. Infatti si è osservato che lo sviluppo di droni – di grandi dimensioni, capacità di carico e autonomia – negli ultimi anni sta modificando le prospettive di sorveglianza delle linee.

Gli strumenti di visualizzazione del percorso delle linee, con la valutazione automatica del franco verso terra e verso la vegetazione (ottenibile con sistemi LIDAR), la rilevazione della presenza di difetti fisici (isolatori danneggiati, degradamento dei sostegni, strefolature dei conduttori, eccetera) possibile attraverso l’utilizzo di microcamere ad alta definizione, l’individuazione di punti caldi che possono essere identificati mediante termocamere a raggi infrarossi o dello sviluppo di fenomeni corona, attraverso microcamere a raggi ultravioletti, stanno cambiando la metodologia di sorveglianza.

Sono stati definiti i principali parametri che dovrebbero caratterizzare il drone ideale: 10 kg di carico utile, 10 chilometri di autonomia di volo, 10 metri al secondo di velocità di traslazione.

 Nuovi studi sui campi elettromagnetici

Una seconda notizia riguarda il molto controverso argument dell’esposizione ai campi elettromagnetici. Studi epidemiologici sono stati condotti su questo tema a partire dagli anni ‘70. Finalmente si è trovata una conclusione che probabilmente è destinata a suscitare polemiche e reazioni: i campi magnetici che hanno valori tipici come quelli osservati nel settore della trasmissione e distribuzione – nell’ordine di grandezza dei microtelsa; anche centinaia di microtelsa – sembra non abbiano alcun effetto evidente sulla salute umana e in particolare non provocano leucemie infantili. La conclusione deriva da uno studio – illustrato nella pubblicazione CIGRE Electra di Agosto 2016 – che raccoglie ed elabora tutti i risultati raccolti dagli anni ‘70 ad oggi.

 La pervasività delle tecnologie ICT

Sempre in tema di innovazione, è stata confermata la pervasività delle tecnologie ICT nel mondo energy.

Energy digitalization è il nuovo paradigma che supera il connotato puramente tecnologico della smart energy e chiede convergenza IT/OT.  Tra i nuovi temi proposti dal Comitato di Studio D2 ci sono il Big data management e la Network Function Virtualization.

Apprezzamento è stato espresso anche per la collaborazione CIGRE/IEC sugli standard di cyber security (IEC 62351) guidata da RSE; e visite di rilievo hanno premiato il contributo RSE/ENEL alla sessione poster, svoltasi ieri pomeriggio. Si annoverano – tra le altre – la delegazione giapponese di Tohoku-EPCO, GHD, General Electric e Selta.

 Integrazione delle FER distribuite ancora alla ricerca di una soluzione ottimale

La sessione dedicata al mercato si è concentrata principalmente sui possibili schemi tramite i quali le risorse distribuite (carichi, generazione e sistemi di accumulo) connesse alla rete di distribuzione possano dare un contributo al mercato dell’energia, e soprattutto al mercato dei servizi ancillari (mercato della capacità e della riserva).

Lo sfruttamento delle fonti rinnovabili tramite impianti di piccola taglia, spesso collocati presso i carichi, e la loro integrazione nel mercato richiedono nuove metodologie per il monitoraggio e il controllo del sistema elettrico, basate sulla stretta interazione tra tutti i livelli della rete.

A Parigi sono state delineate diverse alternative, con confronti tra le implementazioni in Paesi quali Brasile, Spagna e Francia; finora non è stata tuttavia individuata una soluzione ottimale, sia da un punto di vista tecnico, sia da quello economico-sociale, adeguata per tutte le situazioni. Quanto visto durante i lavori, comunque, conferma l’attualità del lavoro di RSE nei progetti di ricerca di sistema nazionale e nei progetti europei che si occupano di questi temi.