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Clean energy: c’è l’impegno per raddoppiare i fondi destinati alla R&S

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Clean energy: c’è l’impegno per raddoppiare i fondi destinati alla R&S

Portare dagli attuali 15 miliardi di dollari/anno a 30 miliardi di dollari nel 2021 gli investimenti pubblici in ricerca, sviluppo e innovazione delle tecnologie pulite.

È l’obiettivo sottoscritto da Mission Innovation. RSE pronta a raccogliere la sfida. Raddoppiare gli investimenti pubblici nella ricerca, sviluppo e innovazione delle tecnologie energetiche clean portandoli dagli attuali 15 miliardi di dollari/anno a 30 miliardi di dollari nel 2021. Ecco l’ambizioso obiettivo sottoscritto nei giorni scorsi da Mission Innovation. L’impegno chiama in causa gli enti pubblici di ricerca e le società a controllo pubblico di ricerca.
 
Occorre ricordare che negli ultimi anni, proprio grazie allo sviluppo della ricerca in varie parti del mondo, c’è stata una significativa riduzione dei costi delle tecnologie (dal 40 al 90 per cento) soprattutto per l’eolico onshore, il fotovoltaico, le batterie elettriche, l’illuminazione a LED.

A margine dei lavori è stata adottata una dichiarazione – Enabling Framework – che stabilisce le basi per questa innovativa forma di cooperazione.

L’Italia, rappresentata dal Ministero dello Sviluppo Economico ha confermato di voler puntare sull’efficienza energetica, sulle energie rinnovabili e sulle tecnologie smart. RSE era presente alla riunione con Michele de Nigris che ha partecipato sia come membro della delegazione italiana, sia come chairman ISGAN.

 “La delegazione italiana – commenta Romano Ambrogi (RSE) – è stata supportata dal punto di vista del contributo scientifico e del successo dell’iniziativa ISGAN. Questo è un plus per l’immagine italiana nel mondo. L’impegno sottoscritto dal governo di aumentarela quota di ricerca dedicata a questi argomenti è un importante passo avanti nella promozione dell’industria nazionale”.

La missione… di Mission Innovation

Mission Innovation riunisce 21 partner istituzionali: Australia, Brasile, Canada, Cile, Cina, Danimarca, Francia, Germania, India, Indonesia, Italia, Giappone, Corea del Sud, Messico, Norvegia, Arabia Saudita, Svezia, Emirati Arabi Uniti, UE, UK, USA.

Scopo di questa iniziativa è quello di rilanciare e accelerare l’innvovazione nel settore delle clean energy, condividendo in maniera sempre più stretta il know-how e le ricerche di settore. La prima riunione istituzionale di “MI” si è svolta lo scorso 3 giugno a San Francisco. I 21 Paesi aderenti a questa iniziativa rappresentano oltre l’80 per cento degli investimenti pubblici mondiali in ricerca, sviluppo e innovazione nelle tecnologie energetiche pulite. All’interno di “MI” ogni Paese stabilisce autonomamente le proprie strategie per l’innovazione.

Chi è ISGAN

ISGAN è la più importante iniziativa inter-governativa nel settore delle smart grid. In questo contesto i 25 Paesi più avanzati al mondo hanno deciso di mettere in comune conoscenze, esperienza e pratica sullo sviluppo e l’applicazione delle soluzioni smart nelle reti elettriche. Ogni anno le problematiche di qualità della fornitura e le interruzioni causano perdite per milioni di euro in mancata produzione, rischi per la salute pubblica, incidenti e altri danni. Le tecnologie e le soluzioni smart grid rappresentano quindi strumenti di fondamentale importanza sia per gli utilizzatori sia per i fornitori.