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Delfanti (Rse): la ricerca punterà su integrazione rinnovabili

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Delfanti (Rse): la ricerca punterà su integrazione rinnovabili

L’Amministratore Delegato di RSE ha rilasciato questa intervista ad Aska News in occasione del Convegno sulla Ricerca di Sistema del 10 aprile 2019.

“L’ultimo piano triennale per effetto delle proroga ha avuto in realtà una durata di quattro anni e gli argomenti fondamentali saranno in parte simili con quelli del prossimo triennio e riguardano essenzialmente tecnologie e sistemi.

Per quanto riguarda le tecnologie attenzione alle fonti rinnovabili, al fotovoltaico e all’eolico, e alle modalità con cui queste fonti possono essere integrate nel sistema. Sistemi di accumulo ma anche sistemi di conversione di energia elettrica in altre forme di energia come ad esempio il power to gas, come lo studio dell’idrogeno, sono stati i punti che ci hanno accompagnato in questo quadriennio. Circa il sistema sono importanti le evoluzioni dei mercati dove Rse ha operato in collaborazione con l’Autorità.

Un integrazione dei mercati che guarda sempre di più alla possibilità che gli utenti del sistema elettrico diventino protagonisti attivi di questa evoluzione verso la decarbonizzazione. Questi sono gli assi principali che abbiamo percorso”. Lo spiega Maurizio Delfanti, l’amministratore delegato di Ricerca Sistema Energetico, società del gruppo Gse che si occupa di sviluppare progetti di ricerca a vantaggio del sistema elettrico nazionale. “La collaborazione del sistema della ricerca italiana è molto importante.

La collaborazione è tra noi e gli altri affidatari della ricerca di sistema, quindi Enea e Cnr, ma anche e soprattutto con le università che sono un tessuto fondamentale di conoscenze e di competenze. Noi nel triennio passato abbiamo annoverato più di 120 interazioni con le università. Questa dimensione comporta anche delle difficoltà operative per noi perché naturalmente sono delle interazioni che vanno gestite, anche dal punto di vista del timing e della contrattualistica, però arricchiscono di molto il profilo di Rse permettendoci di acquisire competenze specifiche che molte volte potremmo non avere all’interno del nostro organismo”.

“Il nostro supporto con le istituzioni è stato costante nell’ultimo quadriennio e l’estrinsecazione più evidente è il piano nazionale Energia e clima rispetto al quale Rse ha collaborato alla scrittura, anche qui insieme ad altri attori del nostro gruppo integrato Gse, abbiamo supportato la scrittura del piano integrato. Il rapporto è non solo con le istituzioni, quindi il governo, i ministeri e l autorità di regolazione, ma anche con le industria. Qui tocchiamo un tema importante perché dare una reale applicazione, una ricaduta in campo delle nostre ricerche è per noi un punto di vanto ma anche un punto di successivi sforzi, di ulteriore intensificazione.

Perché, non lo nego, il rapporto con l’industria significa impattare sulla realtà e confrontarsi con quelli che sono aspetti pratici che non sempre vengono considerati nella fase iniziale della ricerca. E quindi una dimensione sulla quale intendiamo insistere anche nel prossimo triennio”. “E’ una ricerca diversa dalla ricerca pura e astratta più tipicamente universitaria che parte da principi più astratti e ha un orizzonte temporale più lungo e si trova anche su un livello più alto se volessimo catalogarla in questo modo. Noi come ricerca di sistema dovremmo puntare a far sì che questo livello più alto sia sempre in comunicazione con un livello più pratico e applicativo perché la nostra missione è valorizzare il contributo che dà il cittadino italiano, il pagatore di bolletta elettrica italiano, rispetto alla nostra ricerca di sistema.

Quindi ricadute più immediate possibile sulla filiera italiana e certamente sul sistema elettrico”.

 

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