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e-MOTICON parla alle pubbliche amministrazioni dello Spazio Alpino

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e-MOTICON parla alle pubbliche amministrazioni dello Spazio Alpino

Presentato a Milano lo scorso 26 marzo l’evento conclusivo del progetto europeo capitanato da RSE. Collaborazione, diffusione, interoperabilità, sono state le parole chiave.

Il palazzo di Regione Lombardia, a Milano, ha ospitato a fine marzo l’evento conclusivo di e-MOTICON (e-MObility Transnational strategy for an Interoperable COmmunity and Networking in the Alpine Space). Coordinato da RSE, e-MOTICON è un progetto di Spazio Alpino, che per 30 mesi ha coinvolto 15 partner, provenienti da Austria, Francia, Germania, Italia e Slovenia.

È stata una giornata particolarmente intensa, che ha visto un confronto costruttivo tra le pubbliche amministrazioni (principali destinatari dei risultati), il mondo della ricerca, gli operatori economici, ciascuno con un ruolo specifico nel promuovere la diffusione dei veicoli elettrici e le rispettive infrastrutture di ricarica. Per l’occasione, sono stati pubblicati anche un Libro Bianco, che definisce i sei pilastri strategici per una omogenea diffusione della e-mobility nello Spazio Alpino e le Linee Guida per i singoli Regional Action Plan dei 5 Paesi coinvolti.

Ha aperto l’evento Claudia Maria Terzi, assessore alle Infrastrutture, trasporti e mobilità sostenibile della Regione Lombardia, che ha commentato: “La sostenibilità è un tema di grande importanza sul quale le regioni del bacino padano si stanno impegnando da molto tempo, viste anche le note criticità dell’aria. Il posizionamento strategico delle colonnine e l’accesso alla ricarica garantito a tutti gli utenti senza il vincolo di un contratto con uno specifico fornitore, vanno in questa direzione”.

“Stiamo cercando di promuovere uno forzo comune tra le regioni – ha aggiunto Francesco Balocco, assessore ai Trasporti, infrastrutture, opere pubbliche e difesa del suolo della Regione Piemonte – di camminare con uno spirito collaborativo sul tema della crescita sostenibile (ambientale e sociale). Sulla mobilità dobbiamo aver ben chiaro l’obiettivo (superare la dipendenza dal petrolio) ed essere ben consapevoli delle resistenze cui andremo incontro. Non possiamo procedere con il paraocchi: le resistenze vanno capite, affrontate, superate. Su temi così essenziali dobbiamo lavorare in cordata, come fatto per lo sviluppo dei grandi corridoi ferroviari europei, che poi sono un altro sistema di mobilità elettrica”.

Romano Ambrogi, responsabile Strategia e Comunicazione di RSE, dopo aver ringraziato Cristina Cavicchioli, coordinatrice del progetto, per il lavoro svolto, ha sottolineato come attorno al progetto si sia coagulata una forza sociale ed economica di grande importanza, che ha dato concretezza allo stesso. “Oltre alle amministrazioni pubbliche e agli enti territoriali ci sono aziende che hanno dimostrato sensibilità e capacità di raccogliersi attorno al programma di e-MOTICON. RSE ha conferito al consorzio la sua esperienza sugli impatti che la mobilità elettrica avrà in termini di decarbonizzazione e interconnessione, per gli aspetti regolatori e di pianificazione”.

Cristina Cavicchioli ha ribadito come “il progetto e-MOTICON ha voluto affrontare proprio il problema di un uso ridotto e non omogeneo della e-mobility nell’arco alpino e proporre quindi soluzioni e strategie per uno sviluppo omogeneo, definendo linee guida per il settore e le amministrazioni pubbliche coinvolte, sviluppando strategie e approcci comuni”.

A conferma della volontà di dare al progetto uno sbocco concreto, la conferenza è stata affiancata da una esposizione nella piazza Regione Lombardia con 40 espositori in rappresentanza dell’intera filiera elettrica: dalle auto alle colonnine, dalle utility alle istituzioni. Per RSE è stata anche l’occasione per mostrare altri prodotti delle sue recenti ricerche sul tema. A partire dal volume Elementi per una roadmap della mobilità sostenibile, pubblicato nella collana Colloquia.