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Energia eolica, una via per lo sviluppo locale

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Energia eolica, una via per lo sviluppo locale

Il 28 febbraio RSE organizza, al Castello Ducale di Bisaccia (AV).

Convegno per presentare i risultati di una serie di indagine e studi sul tema dell’accettabilità degli impianti eolici e sui processi partecipativi necessaria alla loro approvazione.

In una delle zone con la maggior concentrazione di impianti per la produzione di energia da fonti eoliche del sud Italia, a cavallo fra le regioni Campania, Molise e Puglia, RSE – Ricerca sul Sistema Energetico – organizza il 28 febbraio 2012 al Castello Ducale di Bisaccia, in Provincia di Avellino, il convengo: “Energia eolica e sviluppo locale: territori, green economy e processi partecipativi”.

Organizzato con ART, Analisi e Ricerche Territoriali, in collaborazione con GAL CISLI e Rete Italia dei Piccoli Comuni, e con il patrocinio di ANCI, il convegno intende presentare ad amministratori locali, ricercatori, studiosi, ed esponenti del mondo dell’impresa, i risultati di un’analisi delle problematiche e delle opportunità connesse ai temi dello sviluppo locale nei siti dove sono in essere progetti di realizzazione di impianti eolici. Nodo centrale è comprendere le modalità con cui è possibile intervenire, durante i processi decisionali, per poter aumentare i livelli di accettazione da parte della cittadinanza.

Il processo di diffusione di impianti eolici, avvenuto nell’ultimo decennio, nelle aree più interne delle sud d’Italia ha modificato il paesaggio appenninico, proiettandolo nella “green economy” e nello sviluppo sostenibile. Oggi si può aprire una nuova frontiera di sviluppo dell’eolico e delle rinnovabili, da semplice valorizzazione del patrimonio energetico locale a opportunità di sviluppo socioeconomico e territoriale. Per poter usufruire a pieno di queste possibilità è però necessario che l’Ente Pubblico si trasformi in soggetto attivo che possa entrare in un sistema di relazioni di livello nazionale ed europeo, confrontare modelli, metodologie di governance della risorsa eolica e far emergere le condizioni che qualificano la risorsa energetica come leva dello sviluppo e delle produzioni locali.

Per questo RSE e ART hanno realizzato una ricerca i cui risultati evidenziano come in Italia sia necessario sviluppare una cultura energetica diffusa, che consenta un’interlocuzione con le amministrazioni pubbliche locali e un trasferimento di informazioni corrette ai cittadini capace di alimentare confronti e dibattiti funzionali al raggiungimento di obiettivi condivisi.

Solo con un approccio interdisciplinare che superi le priorità tecnico-ingegneristiche e rivolga l’attenzione anche su aspetti, linguaggi, strumenti e modi di lettura del territorio di carattere urbanistico, architettonico, paesaggistico e sociale, e che si inserisca dialogando con le spesso fragili economie locali, è possibile arrivare ad aumentare il grado di accettabilità di nuove realizzazioni e la qualità del loro inserimento nel contesto locale. Le dimensioni del fenomeno eolico in Italia, nonostante le difficoltà connesse alla morfologia orografica del territorio, alle lentezza burocratiche e una scarsa cultura energetica diffusa, iniziano ad avere dimensioni rilevanti.

Attualmente, sono circa 6 mila gli aerogeneratori installati in Italia, distribuiti a inizio del 2011 in 374 Comuni  – erano 118 nel 2006 – per una potenza installata di 5.758 MW (610 MW in più rispetto al 2009). La mappa degli impianti eolici, prima quasi esclusivamente circoscritta nell’Appennino meridionale, tra Puglia, Campania e Basilicata, e sulle isole maggiori, si stanno allargando anche al Centro-Nord.

Lo scorso anno, gli impianti eolici hanno prodotto 8.374 GWh di energia pulita, pari ai fabbisogni elettrici di oltre 3,5 milioni famiglie.

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