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FlexPlan: “Una nuova metodologia per la pianificazione della rete elettrica del futuro”

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FlexPlan: “Una nuova metodologia per la pianificazione della rete elettrica del futuro”

La presentazione dei lavori del consorzio e del case study italiano.

 

Si è svolto il 25 gennaio a Milano l’evento sul progetto europeo FlexPlan dal titolo “Una nuova metodologia per la pianificazione della rete elettrica del futuro”, organizzato da RSE – Ricerca sul Sistema Energetico, in qualità di coordinatore. Il meeting è stata l’occasione per presentare a tutti i principali stakeholder italiani i risultati ottenuti dalla metodologia messa a punto dal consorzio per la pianificazione coordinata tra rete di trasmissione e reti di distribuzione.

 

 

La metodologia proposta è in grado di rimuovere alcune significative limitazioni a cui fino a oggi sono stati soggetti tutti gli studi di pianificazione. In particolare, essa è in grado di analizzare un insieme di elementi candidati al rinforzo di sistema, evidenziando il sottoinsieme che minimizza il costo totale (dispacciamento e investimenti) nel medio-lungo termine, dal 2030 al 2050. La nuova metodologia prevede anche di considerare possibili contributi da parte di elementi in grado di fornire flessibilità al sistema (accumuli e domanda modulabile), in sinergia con la classica modalità di pianificazione, basata esclusivamente sulla programmazione di rinforzi di rete e la creazione di nuove linee.

 

 

L’incontro è stato aperto dai saluti istituzionali dell’Amministratore Delegato RSE, Maurizio Delfanti: “Il nostro impegno in ambito internazionale ci permette di valorizzare la nostra esperienza e le attività che svolgiamo per la Ricerca di Sistema. Siamo orgogliosi di poter dare il nostro contributo in modo consistente anche oltre i confini nazionali e in partnership con le più importanti realtà del settore elettro-energico dei Paesi UE, in questo caso in qualità di coordinatori di progetto. Il sistema elettrico ha e avrà sempre più bisogno di flessibilità, nel breve e nel lungo termine, per l’integrazione della generazione da fonti non programmabili. Un’adeguata quota di flessibilità sarà decisiva per gli obiettivi di decarbonizzazione e per svincolare l’Europa dall’uso di combustibili fossili”.

 

 

“L’applicazione della metodologia FlexPlan a un modello di grande complessità del sistema italiano –  trasmissione, sub-trasmissione e reti di distribuzione in media tensione – mostra senz’altro, pur nei limiti dovuti all’hardware utilizzato nel progetto, al budget ridotto del progetto e al poco tempo disponibile, la fattibilità dell’applicazione a casi reali di metodologie avanzate di grid planning”, ha commentato Gianluigi Migliavacca, coordinatore per RSE del progetto europeo.

 

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