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Il contributo di RSE all’edizione CIGRE 2024

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Il contributo di RSE all’edizione CIGRE 2024

Un’ampia delegazione ha preso parte alla conferenza che si è tenuta a Parigi dal 25 al 30 agosto.

 

Si è svolta dal 25 al 30 agosto a Parigi, presso il Palais des Congrès, la Session CIGRE 2024, importante evento per il settore energetico che ha registrato la partecipazione di oltre 4.500 delegati e 10.000 visitatori. Al successo dell’appuntamento ha contribuito anche un’ampia delegazione di RSE, intervenuta a numerosi meeting e momenti di confronto.

 

CIGRE è la più importante comunità globale per lo sviluppo collaborativo e la condivisione delle competenze sul sistema elettrico. Nell’ambito del Comitato Nazionale Italiano, Claudia Imposimato della Funzione SCV – Sviluppo, Comunicazione e Valorizzazione di RSE ha la responsabilità della Segreteria Tecnica con il supporto di Paolo Mazza, Responsabile Gruppo di Ricerca “Misure e Diagnostica di Componenti T&D” del Dipartimento TTD – Tecnologie di Trasmissione e Distribuzione di RSE.

 

 

Il 25 agosto si è svolto il primo incontro congiunto fra i gruppi di lavoro A3.49 “Ageing of instrument transformers” e A3.50 “On-site calibration and verification of the accuracy of instrument transformers”, di cui è Convener Paolo Mazza. Scopo della riunione la presentazione delle attività, la definizione delle tematiche di possibile fertilizzazione incrociata e delle ricadute reciproche delle attività dei due gruppi.

 

Il 26 agosto, Luciano Martini, Direttore del Dipartimento TTD, è intervenuto al panel di apertura del CIGRE, dal titolo “A roadmap to energy systems of the future: decarbonisation with flexibility and resilience”. L’incontro, con un pubblico di 1.700 partecipanti, è stato organizzato in tre forum: i primi due hanno raccolto i punti di vista degli operatori di sistema delle reti di trasmissione (TSO) e distribuzione (DSO), mentre il terzo forum ha preso in considerazione gli aspetti normativi e di mercato legati all’utilizzo di risorse distribuite (DER) e la cybersecurity.

 

 

Martini ha contribuito al terzo forum, condividendo l’esperienza italiana in termini di politiche e meccanismi per promuovere un’adeguata distribuzione, su tutto il territorio nazionale, dell’enorme quantità di capacità aggiuntiva da fonti rinnovabili necessaria per raggiungere gli obiettivi nazionali al 2030, con l’obiettivo di minimizzare i costi complessivi del sistema. Durante l’intervento ha inoltre sottolineato l’importanza di includere la cybersecurity nelle normative nazionali e internazionali e ha condiviso le esperienze rilevanti in materia di cybersecurity, maturate da RSE, nel supportare lo sviluppo delle normative italiane sulle connessioni delle DER e delle infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici. Un lavoro frutto della collaborazione interdipartimentale, realizzato con il supporto del Direttore del Dipartimento SSE – Sviluppo Sistemi Energetici Michele Benini, del Vicedirettore Diana Moneta e del Capoprogetto del Dipartimento TTD Giovanna Dondossola.

 

Dopo il panel, Luciano Martini ha partecipato al CEO forum, un evento particolarmente importante per l’industria globale dei sistemi energetici, dove quattro temi chiave sono stati presentati ad oltre 300 CEO.

 

Paolo Mazza ha tenuto una presentazione nella giornata del 26 agosto, nell’ambito della sessione poster dello Study Committee A3 – Transmission and Distribution Equipment, di due contributi, uno relativo alle attività del WG A3.50 e alla taratura in campo dei trasformatori di misura, che ha riscosso particolare apprezzamento sia in ambito europeo sia internazionale, e uno sulle attività del TC 38 IEC – Instrument Transformers, nell’ambito della liaison tra i due comitati, CIGRE e IEC.

 

Inoltre, il giorno 27 agosto si è tenuto il workshop “Energy communities’ impact on power grids”, durante il quale Luciano Martini è intervenuto come Chair di ISGAN, International Smart Grid Action Network, l’iniziativa TCP della IEA e Workstream del CEM, facendo una panoramica delle principali attività e sottolineando l’importante collaborazione in atto con ETIP SNET. Nel corso del workshop è emerso il ruolo cruciale delle comunità energetiche nella transizione energetica, possibili future protagoniste attive nel panorama energetico. Sono state esplorate le modalità attraverso cui i DSO possono facilitare l’interazione tra le comunità energetiche e i TSO, nonché le dinamiche di mercato che possano favorire lo sviluppo di queste iniziative e accelerare la decarbonizzazione del settore energetico.

 

 

Il 27 agosto Michele de Nigris, Direttore del Dipartimento SFE – Sviluppo Sostenibile e Fonti Energetiche di RSE, ha partecipato alla sessione generale di discussione del Comitato di Studio C3 sugli aspetti ambientali, con un focus, in particolare, sull’importanza del rapporto continuativo con gli stakeholders per facilitare l’accettabilità sociale delle infrastrutture. In questo contesto, sono state riportate le esperienze italiane legate al capitolo dighe e territorio e quelle, molto positive, delle comunità energetiche, nelle quali gli stakeholders sono partecipi agli sviluppi del sistema, come parte attiva.

 

Sul tema dei cambiamenti climatici e degli impatti sulle infrastrutture energetiche, Michele De Nigris ha condiviso l’esperienza italiana della collaborazione tra Autorità per l’energia e operatori di rete nella definizione dei piani di resilienza agli eventi meteo-climatici. In particolare, è stato illustrato l’approccio della metodologia RSE-Terna per la resilienza, che partendo dalla valutazione delle minacce e della loro evoluzione attesa, in base alle caratteristiche di vulnerabilità dei componenti di rete, permette di valutare il livello di resilienza delle reti e di identificare le misure più adeguate per la mitigazione dei rischi. Infine, focus sulla valutazione di sostenibilità ambientale del sistema energetico: sono stati evidenziati gli sviluppi recenti di RSE nella valutazione LCA di tecnologie fotovoltaiche innovative, batterie e veicoli elettrici, oltre alla presentazione dell’annuale aggiornamento RSE dell’impatto ambiente del kwh elettrico nazionale, fondamentale nella valutazione della sostenibilità di ogni componente e sistema che utilizza energia elettrica nel nostro Paese.

 

Michele de Nigris ha altresì preso parte, come rappresentante italiano, alla riunione di coordinamento del Comitato di Studio C3 “Aspetti ambientali del sistema energetico”. L’incontro è stato l’occasione per fare il punto sulla conduzione del comitato e sui lavori pianificati per il prossimo futuro. In particolare, va segnalata la creazione di un nuovo gruppo di lavoro sulle metodologie per l’ecodesign del sistema elettrico, al quale RSE potrà portare un significativo contributo alla luce della larga esperienza nel settore della LCA di diversi componenti e sistemi: dai pannelli fotovoltaici, alle batterie, veicoli elettrici, linee e componenti di stazione.

 

Il 27 agosto, Giuseppe Mauri, Responsabile del Gruppo di Ricerca “Tecnologie ICT per gestione e sicurezza informatica reti T&D” del Dipartimento TTD, ha presentato il poster “Integrating Renewable Energy and Battery Stationary Storage for electric ferry recharge: a green port study on Italian lake Maggiore” relativo al paper realizzato da RSE (S. Salamone e G. Mauri) con il Ministero dei Trasporti – Gestione Governativa Navigazione Laghi. Lo studio fornisce un’analisi dei benefici dell’integrazione delle fonti di energia rinnovabile e sistemi di stoccaggio dell’energia a batteria per la transizione in elettrico del servizio di trasporto pubblico sul Lago Maggiore. Inoltre, l’analisi di sensibilità sui prezzi dell’energia rafforza la solidità dei risultati, dimostrando l’importanza delle dinamiche di mercato nel determinare la fattibilità economica dell’integrazione delle energie rinnovabili.

 

 

Piersilvio Marcolin del Dipartimento TTD ha presentato il poster “Electric Vehicle integration on the LV grid for ancillary services provision: an experimental case study leveraging 2nd generation smart meters in Italy”, relativo al paper a firma RSE (P. Marcolin, A. Cazzaniga, S. Salamone e G. Mauri). Lo studio discute la crescente adozione di veicoli elettrici (EV) in Europa, con un focus sulla situazione italiana e sulle sfide poste alla rete elettrica, in particolare sulle potenzialità nella gestione della ricarica mediante il mercato della flessibilità. Nello specifico, affronta l’importanza di una gestione intelligente dei profili di ricarica per attenuare i problemi di rete e al contempo creare opportunità di maggiore flessibilità. L’utilizzo del modello CIR-RO assicura la replicabilità e la scalabilità dell’aggregazione delle risorse distribuite a livello nazionale.

 

 

Il 27 agosto Paolo Mazza ha tenuto l’invited speech “Instrument Transformers & Digitalisation: State-of-Art and New Opportunities” nell’ambito del General Discussion Meeting dello Study Committee A3 – Transmission and Distribution Equipment. Nel corso dell’intervento è stato presentato l’attuale quadro normativo di riferimento, con un focus sulle prospettive di sviluppo offerte dalla digitalizzazione nell’ambito delle misure per i sistemi elettrici di potenza e le azioni e le soluzioni tecniche necessarie per implementarle. L’intervento ha riscosso un considerevole apprezzamento.

 

 

Il 28 agosto Giuseppe Mauri e Piersilvio Marcolin hanno presentato i loro paper al Group Discussion Meeting del comitato di studio C6 – Reti di Distribuzione. Nella stessa giornata, Sara Salamone del Dipartimento TTD ha presentato il poster “Impact on the power system of the electrification of transport, both light and heavy-duty vehicles” curato da RSE (S. Salamone, A. Cazzaniga, S. Celaschi, F. Soldan, G. Mauri, F. Colzi) e da Terna. Il documento evidenzia il ruolo cruciale dell’elettromobilità, in particolare dei veicoli elettrici (EV), nella decarbonizzazione dei trasporti, nel fornire flessibilità al sistema energetico e rispondendo all’esigenza di una adeguata pianificazione per un’integrazione ottimale tra veicolo e rete. Inoltre, offre una panoramica completa dei veicoli pesanti a emissioni zero (HDV) e delle relative infrastrutture di ricarica, coprendo la tecnologia dei veicoli, le esigenze di ricarica, gli aspetti economici, le normative, le dinamiche di mercato e gli impatti sulla rete, raccomandando azioni coordinate per un’adozione efficace.

 

 

Nel corso dell’opening panel e degli altri eventi che si sono svolti nell’ambito del CIGRE, la cybersecurity è stata identificata come una delle principali priorità dell’evoluzione del sistema energetico. Sul ruolo centrale e sulle sfide della digitalizzazione e dell’innovazione nella transizione energetica è intervenuta Giovanna Dondossola, Capo Progetto del Dipartimento TTD.

 

 

Il 28 agosto Dondossola ha partecipato al SC D2 Regular Meeting 2024, dove ha illustrato una presentazione ai rappresentanti del D2 e ai convocatori del WG il Report 2024 dell’Advisory Group D2.02 sulla cybersecurity, fornendo una sintesi dei principali risultati e delle direzioni future derivanti dall’analisi dei Country Report 2024. Il giorno successivo ha raccontato alla SC D2 Poster Session il paper dal titolo “Cybersecurity in the loop for multienergy infrastructures”, a firma RSE (R. Terruggia e M. Todeschini). Il poster illustra i punti salienti della cybersecurity nelle Test Facilities di RSE del progetto Mission Innovation Smart Grid ed è stato oggetto di interesse da parte di numerosi operatori e produttori provenienti da molti Paesi come Brasile, Giappone e Italia.

 

Nella giornata del 29 agosto, Francesca Soldan ha presentato il poster “Digital twin for asset management of electric power systems based on IEC CIM and BIM integration” a firma RSE (G. Paludetto ed E. Bionda). Il paper descrive l’utilizzo di ontologie e knowledge graph per l’integrazione di diversi modelli informativi utili alla rappresentazione di componenti di reti elettriche sotto differenti prospettive. In particolare, viene presentata la combinazione dei modelli IEC Common Information Model e Industry Foundation Classes (relativo alla metodologia Building Information Modelling) per superare problemi di interoperabilità nella gestione dei dati durante tutto il ciclo di vita degli asset di rete.

 

 

Roberta Terruggia ha presentato il poster “Orchestrated ICT architecture for grid monitoring of distribution power grid” a cura di RSE (R. Terruggia, E. Albanese e L. Zuanazzi). Il paper propone un’architettura ICT innovativa per l’integrazione delle infrastrutture di monitoraggio tramite PMU nelle reti di distribuzione. La soluzione proposta è basata sull’orchestrazione di microservizi in un continuum di elaborazione decentralizzata tra cloud e risorse in edge. L’architettura proposta implementa e contribuisce agli sviluppi del progetto europeo FLUIDOS (flexible, scalable, secure, and decentralised operating system). Il paper introduce scenari che implicano interruzioni e riconfigurazione della rete. I test effettuati sono propedeutici a lavori futuri per lo sviluppo di un’architettura ICT resiliente e scalabile.

 

 

Il 29 agosto si è svolta la presentazione di tre report nell’ambito dello SC A3 – Transmission and Distribution Equipment. In qualità di Convener, Paolo Mazza ha presentato lo stato di avanzamento delle attività del WG A3.50 “On-site calibration and verification of the accuracy of instrument transformers”. Nella stessa giornata sono stati illustrati altresì gli ultimi sviluppi delle attività del TC 38 IEC – “Instrument Transformers”, con particolare riferimento al peso strategico acquisito dal IEC TC 38 WG 47 “Evolution of Instrument Transformers requirements for the modern market”, coordinato da Paolo Mazza quale liaison member. Inoltre, sono state illustrate le attività condotte dal panel nazionale dello SC A3, con il coordinamento di Mazza che è membro italiano dello Study Committee. Il coinvolgimento degli esperti, la predisposizione del Knowledge Management System CIGRE e le riunioni del panel, organizzate da RSE e da CESI, hanno riscosso un considerevole successo. Nell’ambito della riunione è stato inoltre formalmente annunciato il coinvolgimento di Paolo Mazza nella leadership dello SC con la nomina a co-segretario, al fianco di Frank Rene Richter.

 

Il 30 agosto Giovanna Dondossola è intervenuta all’incontro di discussione del gruppo SC D2 rispondendo al quesito dei relatori sulle principali minacce alla cybersecurity per le infrastrutture di controllo dei DER e delle microgrid. Su questo tema Dondossola ha messo in luce la necessità di aumentare il Cybersecurity Readiness Level (CRL) dei dispositivi di controllo DER nell’ambito del Cyber Resilience Act. Nella stessa giornata, Dondossola ha organizzato una riunione con i membri del gruppo consultivo D2.02 sulla cybersecurity presenti alla sessione, per discutere della possibilità di avviare nuovi gruppi di lavoro.

 

Il workshop “Resilience by design”, organizzato da Emanuele Ciapessoni, Leading Scientist del Dipartimento SSE, ha evidenziato l’urgenza di un nuovo approccio alla progettazione delle reti elettriche, focalizzato sulla resilienza. L’aumento degli eventi estremi e la complessità crescente delle reti richiedono infatti una trasformazione profonda. Riunendo esperti internazionali dei Comitati CIGRE, dell’accademia e degli operatori, il workshop ha approfondito i concetti chiave della resilienza, dalle fasi di pianificazione all’esercizio, analizzando anche le innovative architetture HVDC e i controlli orientati alla resilienza. Casi studio concreti, sviluppati in progetti di ricerca avanzata, hanno arricchito la discussione. La partecipazione numerosa ha confermato l’importanza strategica di questo tema a livello globale.

 

 

Ciapessoni ha altresì presentato, insieme a Terna, il Paper “Application of a multi-hazard risk-based resilience assessment methodology to real cases in the Italian transmission system”. Gli argomenti affrontati hanno destato particolare interesse nei partecipanti, sia dal punto di vista metodologico, sia rispetto all’applicazione della metodologia Terna-RSE per il resilience planning a una rete reale come quella di Terna. L’argomento è stato poi ripreso nell’ambito del Group Discussion Meeting del Sottocomitato C1 dove Emanuele Ciapessoni ha presentato un contributo sulle esigenze future per il miglioramento della resilienza delle reti. La partecipazione al SC C1 meeting ha completato la settimana CIGRE di Emanuele Ciapessoni come membro internazionale. Le discussioni tra gli esperti hanno consentito di approfondire lo stato dell’arte e di definire le linee future di attività su molti temi. Di questi, la resilienza è sempre più un aspetto essenziale e si può ritenere che potrà costituire un elemento fondamentale per il futuro della gestione del sistema elettro energetico.

 

Angelo L’Abbate del Dipartimento SSE – Sviluppo Sistemi Energetici, nell’ambito della sessione a poster del Comitato di Studio C1 (Power System Development & Economics), ha presentato e discusso l’articolo “Regional to Continental Scale System Development: a New Methodological Approach to Studies of an Intercontinental Global Grid”, proposto e preparato in coordinamento con altri stakeholder e università. L’articolo, che nasce da una intensa collaborazione internazionale nell’ambito del Task 7 “Trading rules and governance issues of a global grid” del Working Group CIGRE C1.44 “Global interconnected and sustainable electricity system: Effects of storage, demand response and trading rules”, propone un nuovo approccio metodologico agli studi di rete su scala intercontinentale (global grid) per facilitare l’integrazione della generazione a fonti rinnovabili, anche con tecnologie avanzate in HVDC, in un contesto globale di lungo termine. L’articolo ha riscosso attenzione, attraendo vari partecipanti alla sessione con interessanti discussioni sui temi di pianificazione e sviluppo delle reti di trasmissione.

 

Invitato come esperto, L’Abbate ha inoltre partecipato contribuendo attivamente alla riunione del Comitato di Studio C1, in cui si sono discusse le attività presenti e prossime nell’ambito dei temi di pianificazione delle reti di trasmissione. Si sono proposte ulteriori attività nell’ambito sviluppo reti intercontinentali e globali con HVDC. Nel corso della riunione del Comitato di Studio C1, il coordinatore del Working Group CIGRE C1.44 sulle reti globali, G. Sanchis (RTE, Francia), ha pubblicamente espresso apprezzamento per il lavoro tecnico e di coordinamento svolto da L’Abbate nell’ambito del WG C1.44 (Task 7).

 

 

L’Abbate ha infine partecipato alle discussioni nelle sessioni del Comitato di Studio B4 (DC Systems and Power Electronics), in particolare sui temi legati agli sviluppi su tecnologie e reti HVDC e sui dispositivi FACTS, raccogliendo specificatamente informazioni e aggiornamenti sui progetti HVDC in corso e futuri e interagendo con gli attori industriali, italiani e stranieri, presenti: tutte queste azioni risultano fondamentali per le attività in corso in ambito SET Plan WG HVDC/LVDC.

Nel corso della Session CIGRE, Philippe Adam, Segretario Generale CIGRE, ha riconsegnato la targa di CIGRE Distinguished Member 2024 a L’Abbate.

 

 

Per il Dipartimento SFE, Paola Faggian ha partecipato alla conferenza con un contributo alla SC3 “Power System sustainability and environmental performance”, presentando un poster alla “Poster Session C3” e quattro interventi al “Group Discussion Meeting C3”. Ha, inoltre, partecipato all’evento dal titolo “Forum Women in Energy” e al “Tutorial C3”, nonché come observer allo Study Committe.

 

 

Nell’ultima giornata del 30 agosto, Francesca Soldan è intervenuta nell’ambito dello SC D2 su Information e Communication Tecnologies.

 

Alessandra Balzarini ha partecipato, come segreteria, al secondo meeting del JWG C4.75/A3/B2/B4 “Guide To Procedures For The Creation Of Contamination Maps Required For Outdoor Insulation Coordination”, coordinato da Terna, che ha come obiettivo quello di fornire le linee guida per la creazione delle mappe di contaminazione superficiale degli isolatori. A questo incontro partecipano le delegazioni di diversi Paesi europei, ma anche di Cina, India, Pakistan, Canada, USA, Sud America e Africa. Nel corso del meeting i vari Paesi hanno presentato la loro esperienza in questo ambito. L’Italia ha illustrato il lavoro realizzato in questi anni da RSE in collaborazione con Terna.

 

Federico Bianchi ha preso parte alle riunioni del gruppo di lavoro in seno al CIGRE, di cui è parte, il WG C1.52, “Virtual Power Plant operation and planning”, che tratta il tema dell’aggregazione di risorse energetiche distribuite al fine dell’erogazione di servizi di bilanciamento alla rete.

 

CIGRE continua, dunque, a rappresentare un evento chiave per gli esperti del sistema elettro-energetico e RSE è orgogliosa di aver partecipato e contribuito attivamente anche quest’anno alle diverse sessioni in programma.