La serie “APE – Appunti di Energia”, targata RSE, prosegue con un nuovo appuntamento. Questo mese Nathan Giovannini del Gruppo di Ricerca “Regolazione dei Mercati Energetici” analizza il nuovo meccanismo di mercato dedicato agli accumuli elettrici in Italia: il MACSE.

In un periodo di transizione energetica, per raggiungere gli obiettivi fissati al 2050, l’accento è posto sull’espansione delle fonti rinnovabili, la cui gran parte non sono programmabili. Di conseguenza, è cruciale che il sistema energetico disponga di risorse di flessibilità. In particolare, l’energia solare fotovoltaica presenta delle criticità in ottica futura: è caratterizzata da una forte ciclicità giornaliera e si prevede uno sviluppo sbilanciato in Italia, con la maggior parte delle installazioni concentrate nel meridione. Per questo motivo, i sistemi di accumulo rivestono un ruolo di fondamentale importanza.

Attualmente, questi sistemi partecipano al mercato dell’energia sia attraverso l’arbitraggio, sia fornendo servizi ancillari. Tuttavia, i rischi di mercato, l’incertezza a lungo termine e gli alti costi di investimento possono scoraggiare i potenziali investitori e rendere più difficoltoso il finanziamento dei progetti, rallentandone così lo sviluppo.
Il MACSE si propone di risolvere questi problemi tramite un innovativo meccanismo di remunerazione di lungo periodo dedicato ai sistemi di accumulo.

Nell’APE di questo mese tutti i dettagli e le caratteristiche riportate in foto.