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Il nostro SFCL supera la prova del rischio blackout

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Il nostro SFCL supera la prova del rischio blackout

Il limitatore superconduttivo della corrente di guasto realizzato da RSE è entrato in azione lo scorso 17 maggio evitando gravi problemi alla rete di distribuzione milanese.

Il dispositivo ha agito tempestivamente limitando la corrente di corto-circuito. Quando si parla di ricerca – soprattutto in Italia – è facile cadere in tentazione… e pensare che troppo spesso i risultati faticano ad uscire dai laboratori e ad avere chiare e tangibili ricadute applicative. Questo succede, in particolare, quando dietro a un dispositivo ci sono delle innegabili complessità tecniche che rendono più difficile – almeno per la gente comune e i non addetti ai lavori – la comprensione del suo utilizzo e della sua utilità.

E invece…Invece, vale la pena raccontare la storia (recentissima!) del limitatore superconduttivo della corrente di guasto (SFCL) realizzato da RSE nell’ambito delle attività di ricerca e sviluppo di Ricerca di Sistema e installato presso la sottostazione Dionigi di A2A Reti Elettriche.

“Questo prototipo di SFCL – aveva commentato Stefano Besseghini AD di RSE, in occasione della sua presentazione alla Casa dell’Energia, giusto un mese fa – rappresenta un esempio della capacità di una struttura di ricerca come RSE di portare a uno stato applicativo percorsi di studio e di sviluppo di prototipi che, per la prima volta in Italia, sono stati installati su una rete a Media Tensione. Dispositivi come questo limitatore di corrente possono certamente rappresentare anche un’opportunità per le imprese italiane del settore. Queste hanno infatti a disposizione un prototipo che può diventare, a tutti gli effetti, un prodotto con un suo mercato e una serie di potenziali clienti”.

Una gran bella presentazione… ma ancor più significativa, concreta e tangibile è stata la “prova in campo” che lo stesso SFCL ha saputo dare, senza che nessuno (dei cittadini milanesi) se ne sia accorto. E questa, nel caso in questione, è certamente una nota di merito.

Lo scorso 17 maggio, infatti, proprio il dispositivo SFCL ha evitato un severo blackout nella rete di distribuzione milanese. Alle ore 7 e 30 del mattino A2A ha registrato un evento di guasto al quale sarebbe stato associato un picco di corrente pari a circa 26 kA che rischiava di apportare un notevole disagio alle 1.760 utenze domestiche collegate alla porzione di rete protetta dal dispositivo SFCL.

Grazie al tempestivo intervento del dispositivo SFCL, che ha agito automaticamente all’insorgere del guasto, la corrente di corto-circuito è stata istantaneamente limitata a circa 14 kA. A fronte di un serio rischio di blackout, si è invece registrato soltanto un abbassamento della tensione della durata di 80 ms, dopodiché tutto è tornato alla normalità.

È importante sottolineare la portata dell’evento e del risultato che per certi versi rappresenta una prima assoluta  a livello mondiale. All’estero, attualmente, risultano installati solo pochi prototipi di dispositivi SFCL; nessuno di questi, tuttavia, si era ancora trovato a dover limitare una vera corrente di guasto generata da un severo corto-circuito in rete.

Un traguardo importante, quindi, che conferma il ruolo di leader mondiale di RSE nel campo della superconduttività e che spinge i nostri ricercatori a perseverare sulla strada dell’innovazione verso risultati ancora più ambiziosi. A dimostrazione di questo, è già stata avviata l’attività di progettazione per un dispositivo SFCL potenziato da installarsi nella stessa sottostazione a protezione di quattro linee, con un conseguente aumento della corrente nominale fino a 1 kA.