Cerca nel sito per parola chiave

News - Notizie

INQUINAMENTO URBANO Non basta la pioggia per risolvere i problemi

News - Notizie

INQUINAMENTO URBANO Non basta la pioggia per risolvere i problemi

Le polveri sottili si confermano essere un fenomeno ancora pervasivo. RSE ha sviluppato in questo ambito specifiche competenze che avvalorano la necessità di privilegiare interventi strutturali rispetto a soluzioni tampone, lenitive ma non risolutive.

Da diverse settimane i livelli di concentrazione di sostanze inquinanti nell’aria in Italia, e in particolare in Pianura Padana, superano le soglie di rischio. Il problema si manifesta soprattutto per le polveri sottili (PM10 e PM2.5) che a causa delle condizioni di forte stagnazione, degli alti livelli di umidità e dell’assenza di precipitazioni per tutto il mese di gennaio, hanno ampiamente superato i 100 microgrammi per metro cubo di concentrazione media giornaliera (oltre il doppio del valore di legge).

L’inquinamento da polveri sottili è, dunque, un fenomeno ancora strutturale nelle nostre regioni, provocato dall’azione di molteplici sorgenti (trasporto su strada, riscaldamento domestico e agricoltura su tutti) e che si sviluppa sulla scala dell’intero bacino padano, tanto che anche in un’area fortemente emissiva come Milano, il contributo delle sole sorgenti cittadine alle concentrazioni media annue totali di polveri non supera il 35-40 per cento. RSE ha sviluppato in questo ambito delle specifiche competenze; una esperienza che porta a consolidare alcune considerazioni. Le caratteristiche fenomenologiche costituiscono un elemento conoscitivo essenziale per poter indirizzare correttamente la definizione e la successiva applicazione di politiche di risanamento, già in parte implementate ma non ancora in modo risolutivo.

“Le caratteristiche richiamate poco sopra – precisa Guido Pirovano (dipartimento Sviluppo Sostenibile e Fonti Energetiche, RSE) – suggeriscono quindi di privilegiare interventi strutturali rispetto a soluzioni tampone, certamente lenitive ma non risolutive. Di intervenire su più settori emissivi e non concentrare gli sforzi in un’unica direzione. Infine, di coordinare gli interventi di risanamento, che possono comunque essere promossi dalla scala locale, a livello sovra-regionale”. Questo approccio, oltre che più efficiente, si potrebbe rilevare anche più efficace, ovvero più vantaggioso economicamente a parità di risultati ottenuti.

Videointervista