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Mobilità Elettrica, se ne è parlato a Milano in un convegno promosso da RSE

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Mobilità Elettrica, se ne è parlato a Milano in un convegno promosso da RSE

Crescono il numero di colonnine per la ricarica della auto elettriche e l’impegno dell’Amministrazione comunale per lo sviluppo della mobilità sostenibile.

Questi i dati presentati durante l’incontro che si è svolto lo scorso 20 marzo. Nel 2013 sono raddoppiati i punti per ricaricare le auto elettriche a Milano: ai 60 già disponibili sulle colonnine E-moving  di A2A infatti si sono aggiunti a ottobre i circa 50 spazi “liberi” nelle 15 Isole digitali. È questo uno dei dati presentati lo scorso 20 marzo durante l’incontro Mobilità elettrica, scenari e impatti sul sistema metropolitano, durante il quale sono stati illustrati i risultati delle ricerche svolte da RSE nella monografia della collana RSEView dal titolo E… muoviti! Mobilità elettrica a sistema.

“Per far sì che in Italia si sviluppi sempre di più il mercato dei veicoli elettrici è necessario lavorare sugli aspetti tecnologici e sull’autonomia delle auto. Le distanze in ambito urbano infatti sono già oggi compatibili, mentre il problema si presenta per gli spostamenti medio-lunghi”, ha dichiarato l’assessore alla Mobilità e Ambiente Pierfrancesco Maran.

“Come Amministrazione vogliamo partecipare a un percorso di crescita del mercato, già in atto a Milano, attraverso politiche di incentivo, come la gratuità per l’ingresso in Area C e la sosta o le Isole digitali, che hanno permesso di raddoppiare il numero di punti di ricarica urbani, mostrando l’utilità dei mezzi elettrici e favorendone conoscenza e utilizzo”.

Secondo le ricerche svolte da RSE, nel 2030 in Italia saranno 10 milioni i veicoli elettrici in circolazione, concentrati per il 50 per cento nelle grandi città, con consumi di energia elettrica dovuti alla mobilità inferiori al 5 per cento e una riduzione delle importazioni di energia primaria per circa 1,8 miliardi di euro. Le previsioni indicano inoltre una tendenza di miglioramento delle prestazioni dei veicoli, che porteranno entro il 2020 il prezzo di una piccola utilitaria elettrica, con batteria di circa 20 kWh e autonomia reale di circa 150 km, ad eguagliare quello di un modello simile con motore a combustione interna.

“Il tema della mobilità elettrica riveste, oltre a un ruolo tecnico-scientifico, un impatto sociale perché può arrivare a mutare i modelli comportamentali degli utenti e lo scenario urbano in termini ambientali, sino a determinare la nascita di un nuovo ecosistema infrastrutturale”, ha commentato Stefano Besseghini, AD di RSE. “Oggi le infrastrutture e le tecnologie della mobilità elettrica sono ben consolidate e quindi siamo nel momento migliore per creare le condizioni infrastrutturali e anche politiche affinché sia possibile l’affermazione nel sistema di una tecnologia in grado di giocare il ruolo di accumulo diffuso”.

Le ricerche di RSE, applicate all’area milanese, testimoniano come l’impatto per l’introduzione di un parco auto elettriche sul sistema elettrico metropolitano (in riferimento allo scenario descritto) sia già oggi totalmente assorbibile in termini di rete elettrica e di generazione, mentre gli ambiti di sviluppo maggiormente interessanti per incrementare la presenza di veicoli elettrici sono quello della logistica e del trasporto merci in ambito urbano, settori che sono già oggetto di specifici progetti come ha ricordato da Maria Berrini, presidente di AMAT, intervenuta al convegno insieme a Pietro Menga di Cives e Alessio Torelli di ENI.