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MSD alla ricerca di una nuova identità

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MSD alla ricerca di una nuova identità

Il Mercato dei Servizi di Dispacciamento deve cambiare pelle per rispondere alle recenti profonde evoluzioni del sistema elettrico nazionale.

Lo scorso 23 marzo RSE ha organizzato a Milano un convegno per fare il punto sullo stato dell’arte delle proposte presenti sul tavolo dell’AEEGSI, con particolare attenzione al coinvolgimento di nuovi soggetti.

Il tema è considerato (giustamente) per addetti ai lavori. Ma investe ogni singolo consumatore, visto che sulla bolletta degli italiani pesa, complessivamente, per poco meno di 2 miliardi di euro all’anno. Agli addetti ai lavori basta una semplice sigla per capire di cosa si tratta: MSD. Meglio comunque esplicitare l’acronimo per essere più comprensibili: Mercato dei Servizi di Dispacciamento.

In un sistema energetico in continua evoluzione, come quello europeo, e in particolare italiano, anche l’MSD è chiamato ad un rinnovamento che non può essere solo superficiale o di facciata. E qui tornano in gioco gli addetti ai lavori perché non basta essere tutti convinti che bisogna cambiare direzione: occorre anche definire la nuova rotta e capire i pro e contro delle soluzioni alternative adottate.

Con queste premesse non poteva che essere un successo il convegno Evoluzione di MSD: neutralità della fornitura e requisiti per l’abilitazione, promosso e organizzato a Milano lo scorso 23 marzo da RSE, nell’ambito della collaborazione che il nostro centro di ricerca ha in corso con l’AEEGSI proprio sul progetto di riforma del dispacciamento elettrico.
L’evento ha richiamato oltre 170 persone nell’aula magna della FAST e già questo numero può dare un ordine di grandezza di come la questione sia di estrema rilevanza e di grande interesse.

L’analisi di RSE – presentata da Stefano Rossi – ha evidenziato quali potrebbero essere le evoluzioni del quadro normativo, per abilitare le fonti rinnovabili non programmabili, la generazione distribuita e le unità di consumo a partecipare a MSD. Attualmente la fornitura di servizi fa riferimento a un regolamento di rete redatto per un sistema di produzione tradizionale. La proposta contenuta nel lavoro di RSE è dunque quella di abilitare le risorse attualmente escluse anche attraverso un sistema di aggregazione che consenta di inserire nel mercato i soggetti con taglie inferiori a 10 MVA, requisito minimo oggi per poter offrire servizi su MSD.
 
A questo si potrebbe anche aggiungere una maggior differenziazione dei servizi offerti, separando ad esempio l’offerta di secondaria a salire e a scendere e introducendo la possibilità di offerte distinte per ogni servizio (abilitanti ad esempio pe gli impianti eolici). Requisiti meno complessi potranno facilitare la neutralità della fornitura ed estendere la partecipazione ad un insieme più ampio di risorse.

Il programma del seminario

002702.20160309-programma-seminario-evoluzione-MSD.pdf

Scarica le presentazioni del seminario

002701.Scarica-le-presentazioni-del-seminario.zip