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Potrebbe sorgere a Tirano la prima comunità dell’energia rinnovabile italiana

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Potrebbe sorgere a Tirano la prima comunità dell’energia rinnovabile italiana

Nell’ambito della Ricerca di Sistema, RSE ha avviato una ricognizione per la realizzazione di un progetto dimostrativo sulle Energy Community, che si dovrebbe concretizzare nel Comune alpino in provincia di Sondrio. Gli operatori della filiera energetica e le istituzioni presenti sul territorio hanno già dato un primo concreto segnale di interesse.

L’Europa dell’energia si è messa in movimento. L’obiettivo di una decarbonizzazione dell’economia è una sfida epocale che pretende uno sforzo condiviso anche da parte del singolo cittadino, chiamato a evolvere da semplice consumatore a prosumer. Le Energy Community rappresentano uno strumento sul quale Bruxelles sembra riporre grandi aspettative.

Nell’ambito della Ricerca di Sistema, RSE ha avviato una ricognizione per un progetto dimostrativo sulle Energy Community, che si dovrebbe concretizzare nel territorio del Comune di Tirano, in provincia di Sondrio. A metà aprile il sindaco di Tirano, Franco Spada, ha promosso un incontro con gli operatori locali – pubblici e privati – della filiera energetica. “L’idea è di far evolvere il modello Tirano – ha commentato aprendo i lavori il sindaco Spada – comune già 100 per cento rinnovabile,  creando spazi di attrazione per le imprese a investire sul territorio e a creare nuovi posti di lavoro per i giovani nelle cosiddette aree marginali”.

La risposta da parte degli operatori locali è stata più che positiva. All’incontro erano presenti – oltre ad RSE e alle istituzioni – TCVVV (Teleriscaldamento Cogenerazione Valtellina Valchiavenna Valcamonica), Legno Energia, Reti Valtellina Valchiavenna (concessionario della rete elettrica di distribuzione) e FIPER (Federazione Italiana Produttori di Energia da Fonti Rinnovabili).

Complessivamente, nel Comune di Tirano sono presenti 8 produttori in media tensione, di cui 3 termici cogenerativi, 5 fotovoltaici e 192 prosumer. Attualmente Energia Legno produce 1,8 MW elettrici e 3,6 MW termici. TCVVV, grazie alla rete di teleriscaldamento di Tirano, soddisfa circa l’80 per cento della domanda di energia termica da fonte rinnovabile per complessivi 58 MW termici erogati alle utenze finali e 1,1 MW elettrici prodotti in cogenerazione. Già oggi sul territorio si registra un surplus di energia da fonti rinnovabili. Quest’ultimo – proprio nell’ottica di una Energy Community – potrebbe rimanere sul territorio, opportunamente accumulato e redistribuito nei momenti di maggior richiesta.

“Crediamo che il modello Tirano – ha commentato il presidente FIPER, Walter Righini – possa rappresentare un caso studio interessante da cui trarre elementi interessanti per altri territori alpini; l’obiettivo è quello di valorizzare le risorse rinnovabili, con particolare attenzione per la biomassa legnosa, e il capitale umano presenti sui territori alpini”.

Il progetto di ricerca di RSE intende realizzare un dimostratore a supporto del Ministero per lo sviluppo economico, che sarà presto chiamato a predisporre il recepimento delle due direttive europee, Mercato elettrico e RED II, nell’ambito delle quali sono previste le comunità dell’energia, volte all’autoconsumo locale e allo sfruttamento delle fonti rinnovabili.