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Processi industriali: sull’efficienza energetica la UE parla ancora troppe lingue diverse

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Processi industriali: sull’efficienza energetica la UE parla ancora troppe lingue diverse

Nell’ambito del progetto EU-MERCI – coordinato da RSE – è stata pubblicata l’analisi sulle misure messe in pratica nei Paesi membri in applicazione della Direttiva Energy Efficiency. Lo studio ha rilevato chiaramente la grande disparità di politiche e tipologie di schemi adottati.

RSE, coordinatore del progetto europeo EU-MERCI sull’efficienza energetica dei processi industriali, ha annunciato la pubblicazione dell’analisi comparativa sulle misure adottate nei diversi Paesi, in applicazione della Direttiva Energy Efficiency.

Finanziato dal programma Horizon 2020, EU-MERCI ambisce a creare le condizioni per facilitare la realizzazione e diffusione a livello europeo di progetti di efficienza energetica nell’industria e punta favorire la predisposizione di schemi di sostegno sempre più efficaci.

La situazione attuale è piuttosto complessa. L’analisi a oggi condotta sulle principali misure adottate in 29 Stati europei ha chiaramente evidenziato la grande disparità di politiche e tipologie di schemi. Per altro, solo 16 Stati hanno già realizzato schemi obbligatori per l’industria, in alcuni casi combinandoli con altre misure di tipo fiscale o regolatorio o basate su strategie d’informazione e formazione.

“In particolare – cita una nota del progetto EU-MERCI – si è puntata l’attenzione sui requisiti dei diversi schemi, in relazione, ad esempio, ai metodi per il calcolo dei risparmi energetici dichiarati e alle modalità di monitoraggio dell’efficienza. Questi aspetti rivestono grande importanza perché sono alla base degli incentivi e supporti finanziari riconosciuti. Ben 19 degli Stati europei hanno, infatti, impostato le loro misure su tali sussidi. Tuttavia, le modalità di quantificazione e rendicontazione dei risparmi acquisiti sono molto diverse da Stato a Stato”.

Questa analisi sulle misure adottate nei diversi Paesi rappresenta lo step iniziale di una più ampia ricerca sulle buone pratiche di efficienza dei processi industriali, focalizzata sugli interventi già concretamente realizzati e sulle barriere incontrate dalle imprese nell’accesso ai finanziamenti e ai sussidi previsti.

I partner del progetto che lavoreranno per cercare di elaborare e diffondere le buone pratiche sono: Ricerca sul Sistema Energetico, Italia (RSE); JIN Climate and Sustainability, Paesi Bassi (JIN); Center for Renewable Energy Sources and Saving, Grecia (CRES); Agenzia nazionale per la conservazione dell’energia, Polonia (KAPE); Agenzia austriaca per l’energia, Austria (AEA); Federazione italiana per l’uso razionale dell’energia, Italia (FIRE); Carbon Trust, Gran Bretagna (Carbon Trust); Black Sea Energy Research Centre, Bulgaria (BSERC); Energy Restructuring Agency, Slovenia (ApE); Spread European Safety SPES GEIE (SPES); Centre for the Promotion of Clean and Efficient Energy in Romania, Romania (ENERO).

EU-MERCI è inoltre supportato da numerose organizzazioni governative, istituzionali, industriali, ambientali e del mondo degli utilizzatori finali dell’energia.

Per maggiori informazioni sul progetto EU-MERCI, è possibile consultare il sito http://www.eumerci.eu/ oppure scrivere a info@eumerci.eu o contattare il coordinatore del progetto:

Giorgio Franchioni (giorgio.franchioni@rse-web.it) – Tel +39 035 3992 4541 – Mob +39 329 6675 701