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Progetto Orecca: l’energia dal vento e dal mare. Il contributo di RSE

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Progetto Orecca: l’energia dal vento e dal mare. Il contributo di RSE

Si è conclusa la coordination action ORECCA, finanziata dall’Unione Europea, sulle piattaforme offshore multipurpose per le energie rinnovabili. Rilevanti i contributi dei ricercatori di RSE, recentemente presentati a Bruxelles.

Produrre energia elettrica sfruttando le risorse rinnovabili disponibili nelle zone di mare, fino a una certa distanza dalla costa, è uno dei temi su cui si stanno concentrando molte attività di ricerca. Oggi queste risorse non sono adeguatamente utilizzate poiché le tecnologie coinvolte non sono ancora ad uno stadio maturo, fatta eccezione per le installazioni eoliche su fondazioni fisse, già presenti nel mare del Nord, che totalizzano ad oggi circa 3000 MW installati.

I problemi, legati alla complessità delle tecnologie coinvolte e ai costi elevati di sviluppo, limitano a soli 10 MW la potenza installata in Europa per la produzione di energia elettrica da onde e maree. Gli scenari – con proiezione sul medio-lungo termine – indicano però una notevole possibilità di sviluppo del mercato e proprio di questo si è occupato il progetto ORECCA, finanziato dalla UE nell’ambito del 7° Programma Quadro. Si tratta di una cosidetta “Coordination Action”, della durata di 18 mesi conclusasi nell’agosto scorso. Oggetto della ricerca le piattaforme offshore multipurpose per le rinnovabili e per usi combinati con altre attività come la produzione di idrogeno, la desalinizzazione e l’acquacoltura.

Il principale obiettivo del progetto è stato costituire una rete di conoscenze attorno all’argomento per poter dare vita a una “Roadmap” che contenesse linee guida utili all’UE per definire scenari e azioni di sviluppo, per orientare temi e finanziamenti sulle future ricerche sulle piattaforme multipurpose. Il gruppo di ricerca di RSE è stato rappresentato a Bruxelles, al momento della restituzione dei risultati, da Laura Serri che ha presentato i risultati dell’attività su infrastrustrutture, piattaforme combinate, sinergie e concetti futuri. E’ stato anche discusso il lavoro sullo sviluppo di strumenti GIS (Geographical Information System) per la valutazione di scenari di penetrazione delle piattaforme nelle aree marine di tutta Europa, svolti da RSE nell’ambito del progetto.

Questa ricerca ha consentito di elaborare delle mappe contenenti numerose informazioni significative per le installazioni offshore quali: distanza dalla costa, le Zone Economiche Esclusive, i parchi eolici offshore in via di considerazione nell’area e le batimetrie classificate secondo la profondità e la tipologia di installazione. Ciò che emerge dai dati è la tendenza, o meglio la necessità in futuro, di andare a posizionare turbine eoliche offshore sempre più lontano dalla costa in abbinamento con turbine che sfruttano correnti marine – dovute ad esempio a maree – e/o dispositivi che sfruttano il moto ondoso sfruttando comunalità di infrastrutture quali il collegamento alla rete elettrica, i porti e i mezzi navali per l’installazione e la manutenzione.

La combinazione con altre attività nella stessa area marina può inoltre consentire di ridurre i possibili conflitti con le attività tradizionali quali pesca e navigazione. I risultati sarnno disponibili sul sito del progetto ORECCA a partire dalla fine di ottobre 2011.