Cerca nel sito per parola chiave

News - Notizie

Ricerca e sviluppo, quant’è strategico far conoscere i risultati!

News - Notizie

Ricerca e sviluppo, quant’è strategico far conoscere i risultati!

Il prossimo 27 ottobre si terrà a Milano presso il Centro Svizzero l’evento COM 2015: Comunicare, Condividere e Trasferire l’Innovazione.

Anche con la presenza di RSE, un’occasione per affrontare i temi della comunicazione scientifica, della condivisione di idee e del trasferimento dell’innovazione.

Quanto è complesso – ma nel contempo strategico – realizzare l’ultimo miglio! Vale in molti settori e, in particolare, nel comparto della ricerca. La fase finale delle filiera, quella che riguarda la comunicazione, la disseminazione, la condivisione dei risultati della R&S, è spesso critica. Ma, nel contempo, rappresenta quel passaggio fondamentale che può decretare o meno il successi di una iniziativa.

COM 2015… dai Fab Lab al bosone

Il tema è quanto mai stimolante… ed è stato raccolto dall’evento COM 2015: Comunicare, Condividere e Trasferire l’Innovazione, che si svolgerà il prossimo 27 ottobre a Milano, presso il Centro Svizzero di Via Palestro. “Esperti, comunicatori, rappresentanti di istituti di ricerca e di laboratori indipendenti – si legge nella locandina dell’iniziativa – affrontano i temi della comunicazione scientifica, della condivisione di idee e del trasferimento dell’innovazione verso il mercato al tempo dei Fab Lab e del bosone”.

Per partecipare all’evento:
http://www.axpo.com/axpo/it/it/media/events/com_comunicare_condividere_innovazione.html

Promosso da Axpo, con la collaborazione di Aiget e la presenza di Nuova Energia come media partner, vedrà attorno al tavolo di dibattito alcune delle più prestigiose realtà di settore: RSE ed ENEA, il Consiglio Europeo Ricerca Nucleare, I-Com, l’Istituto Italiano di Tecnologia, la FabEconomy Foundation.

A ciascuno il suo strumento di comunicazione

“In questi ultimi anni – commenta Massimo Gallanti – RSE ha profuso un notevole sforzo sul fronte della comunicazione e della condivisione dei risultati dei progetti di ricerca e innovazione. L’azione ha indirizzato i potenziali fruitori dei risultatati delle nostre attività di ricerca su temi e modalità differenziate a seconda del soggetto destinatario.
Mentre la comunicazione verso la comunità scientifica si sviluppa attraverso i consueti canali delle conferenze e delle riviste scientifiche, nei riguardi di altri soggetti (istituzioni, industria e servizi, operatori del settore, formazione, consumatori finali) si adottano modalità differenti”.
“Ad esempio nei confronti delle istituzioni (Ministeri, Autorità di regolazione, eccetera) è importante dimostrare come lo scenario legislativo e regolatorio possa beneficiare di nuove tecnologie che, anche con il supporto di specifiche forme di incentivazione, potranno raggiungere la maturazione nel prossimo futuro.
RSE collabora regolarmente con le istituzioni supportandole con competenze su specifiche tecnologie (ad esempio, smart meter, sistemi di accumulo) studiate e sperimentate nei propri laboratori”.

La sfida comunicativa più avvincente? Parlare al grande pubblico

 “Nei confronti dei soggetti industriali – prosegue Gallanti – l’azione di trasferimento tecnologico svolta da RSE si esplica mettendo a disposizione tecnologie ad un livello di sviluppo ancora preliminare (o di laboratorio), che poi l’industria porterà a maturazione, o anche condividendo le prime fasi del processo di sviluppo di nuove tecnologie.
Esempi recenti di queste collaborazioni sono le celle fotovoltaiche a concentrazione, algoritmi per la gestione della domanda, componenti per il controllo della rete elettrica”. “Infine, la sfida comunicativa più avvincente e difficile per un centro di ricerca: quella verso la più vasta platea di coloro che si interessano di energia senza essere specialisti”.
“RSE l’ha raccolta – sottolinea Gallanti – sviluppando RSEview, una collana di volumi divulgativi che affrontano i temi più attuali del sistema elettroenergetico nazionale (ad esempio, la bolletta elettrica, l’efficienza energetica degli edifici, l’accumulo, la e-mobility, eccetera) e che sta contribuendo a far apprezzare le attività di RSE anche ai non addetti ai lavori”.