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RSE e Sardegna, una collaborazione sempre più costruttiva

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RSE e Sardegna, una collaborazione sempre più costruttiva

Il workshop svoltosi recentemente a Pula riconferma la forte volontà di mettere a contatto mondo della ricerca e dell’impresa.

Besseghini: “Servono solide alleanze che portino all’individuazione delle iniziative, delle finalità e dei modi che possano massimizzare il ritorno sulle poche risorse a disposizione”.

Lo scorso 10 ottobre il Parco Scientifico e Tecnologico della Sardegna (a Pula, in provincia di Cagliari) è stato teatro di un interessante incontro dal titolo Il ruolo della ricerca in campo energetico: opportunità di innovazione, sviluppo e internazionalizzazione per le PMI. Nelle intenzioni dei promotori non doveva trattarsi del classico convegno a tema nel quale le parole tendono o sovrastare nettamente i fatti, ma di un workshop nel quale mettere in relazione diretta (e soprattutto costruttiva) i due mondi della ricerca e dell’impresa.

“Il contatto tra RSE, realtà continentale e tipicamente impegnata nella ricerca di sistema, con focalizzazione anche sulle interconnessioni con i Paesi europei confinanti, con la realtà delle imprese della Sardegna, portatrici di specificità originali e di esigenze di gestione dell’energia – ha commentato Romano Ambrogi, Responsabile Sviluppo e Pianificazione di RSE (tra gli organizzatori dell’evento assieme a Sardegna Ricerche e Confindustria Sardegna) – deve generare un dialogo basato sulla conoscenza reciproca. È stato l’inizio di un cammino che comporta l’esigenza di lavorare insieme”. “Nello specifico – ha aggiunto Ambrogi – l’esempio illustrato da RSE del progetto di bacino di accumulo e pompaggio è servito proprio a illustrare il significato di sistema che l’isola può assumere”.

“Non basta agevolare e sostenere la ricerca – ha sottolineato durante il workshop Maria Paola Corona, presidente di Sardegna Ricerche – occorre soprattutto promuovere la diffusione culturale e scientifica delle buone pratiche connesse al risparmio energetico e ai conseguenti vantaggi ambientali sul territorio”.
“Gli investimenti in ricerca e innovazione – ha aggiunto Alberto Scanu, presidente di Confindustria Sardegna – devono diventare il pilastro della nuova politica economica e industriale, sia a livello locale che nazionale ed europeo. Ricerca e innovazione costituiscono infatti una scelta che ripaga sempre”.
Il tutto, inevitabilmente, con grande spirito di collaborazione e di dialogo tra i vari soggetti in campo, e con la voglia di fare davvero rete. “Tutti coloro che operano nel settore dell’innovazione – ha ribadito Stefano Besseghini, presidente e amministratore delegato di RSE – devono stringere solide alleanze che portino, attraverso un confronto serrato, all’individuazione delle iniziative, delle finalità e dei modi che possano massimizzare il ritorno sulle poche risorse a disposizione. RSE ha da tempo intrapreso un percorso duplice, di diffusione mirata dei propri risultati di ricerca e di ascolto delle necessità di ricerca che derivano dal sistema industriale italiano”.

All’incontro ha presenziato anche il Direttore Generale Internazionalizzazione del Ministero dello Sviluppo Economico, Giuseppe Tripoli, che ha ribadito “il valore strategico della ricerca nel settore dell’energia anche come opportunità per favorire l’apertura delle PMI ai mercati esteri”.