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SINCER+ dal laboratorio al mercato: così la ricerca si sporca le mani

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SINCER+ dal laboratorio al mercato: così la ricerca si sporca le mani

Ricerca e industria possono trovare un punto di contatto; lo dimostra la collaborazione tra RSE e Clivet. La tappa più recente di questo percorso ha portato alla realizzazione del prototipo di un innovativo sistema integrato di climatizzazione efficiente e rinnovabile, col proposito di farlo diventare un prodotto commerciale. I primi test in campo, con le rigide temperature di inizio 2017, hanno dato risultati superiori alle aspettative

La ricerca si sporca le mani!

Non è un titolo di cronaca per segnalare il solito “mal uso” delle risorse pubbliche; al contrario, è la prova che la ricerca e il mondo dell’industria possono trovare un punto di contatto.

L’occasione è stata l’avvio dei test in campo – presso i laboratori di efficienza energetica di RSE – di un innovativo sistema integrato di climatizzazione, che ha confermato la collaborazione tra il nostro ente di ricerca e la società Clivet, azienda italiana leader in Europa nella produzione e distribuzione di sistemi di climatizzazione e trattamento aria ad alta efficienza e minimo impatto ambientale.

Sono ormai diversi anni che gli obiettivi e gli interessi delle due società trovano frequenti occasioni di contatto, attraverso un percorso (di collaborazione, scambio di idee e apparecchiature) che ha consentito ad entrambi di crescere e sviluppare competenze sull’importante tema della climatizzazione. In particolare, da più di 4 anni, anche grazie al supporto di Clivet, RSE sta sperimentando presso i laboratori di Milano e di Terni, sistemi che abbinano le prestazioni delle pompa di calore a quelle dei pannelli fotovoltaici ibridi, in grado di garantire caldo, freddo e acqua calda sanitaria.

Con il Sistema Integrato di Climatizzazione Efficiente e Rinnovabile (SINCLER) sono già stati ottenuti risultati molto incoraggianti: riduzione del 75 per cento dei consumi di combustibili fossili rispetto ad un sistema convenzionale di riferimento, copertura di oltre l’80 per cento dei consumi fornita da fonti rinnovabili, tempo di ritorno dell’investimento di 5 anni. Da questi risultati è nata un’idea sfidante: passare dalla ricerca alla realizzazione di un prototipo di macchina, con il proposito di farla diventare un prodotto commerciale.

Il nuovo progetto, denominato SINCLER+, ha portato alla realizzazione di un innovativo sistema integrato di climatizzazione basato su una pompa di calore con due scambiatori lato sorgente (aria e acqua) assistita da pannelli solari ibridi. La PdC utilizza normalmente lo scambiatore ad aria esterna, con la possibilità di condensare ad acqua tramite l’allacciamento a un circuito idraulico e a un serbatoio di accumulo collegato ai pannelli ibridi.

L’apparecchio è provvisto di logiche di controllo in grado di gestire i due scambiatori, per ottenere le massime prestazioni della pompa di calore e al contempo incrementare il rendimento elettrico e termico dei pannelli ibridi, con la prerogativa di essere impiegata durante l’intero arco dell’anno.

La sfida nasce dall’esigenza di conciliare i requisiti di prestazione energetica richiesti alle nuove costruzioni – sintetizzati nello slogan edifici a consumo quasi zero (NZEB) – che impongono di applicare soluzioni tecnologiche in grado di abbinare efficienza energetica e utilizzo di fonti rinnovabili.

I primi test in campo, con le rigide temperature di inizio 2017, si sono rivelati superiori alle aspettative. Il nuovo sistema di climatizzazione ha permesso di incrementare di molto le prestazioni della pompa di calore, proprio nelle prime ore del mattino, eliminando i cicli di sbrinamento e con COP pari a 6.

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