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Sistemi di accumulo, le opportunità (da cogliere) in un Libro Bianco

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Sistemi di accumulo, le opportunità (da cogliere) in un Libro Bianco

Elaborato congiuntamente da RSE e ANIE Energia, lo studio si inserisce in un contesto di profonda evoluzione del settore elettrico, evidenziando vantaggi e criticità.

Prospettive dei sistemi di accumulo elettrochimico nel settore elettrico. È questo il titolo del Libro Bianco, realizzato da RSE e ANIE Energia, e presentato a Roma lo scorso 26 marzo. Il tema, come noto, sta assumendo un ruolo sempre più importante nel mutato (e tuttora in evoluzione) scenario energetico (non solo a livello nazionale). Un contesto nel quale occorre essere pronti a cogliere le opportunità piuttosto che subire passivamente le possibili negatività.

“Questi Libro Bianco – ha sottolineato al riguardo l’AD di RSE, Stefano Besseghini – ha proprio voluto evidenziare le opportunità che l’installazione di un sistema di accumulo elettrochimico può offrire agli operatori e al sistema elettrico, analizzandone vantaggi e criticità”. Dopo il saluto del Presidente GSE, Nando Pasquali, la presentazione coordinata da Alessandro Marangoni di Althesys ha visto gli interventi di Fabio Zanellini (ANIE Energia), Massimo Gallanti e Luigi Mazzocchi (RSE), che hanno illustrato i risultati dello studio. La giornata è proseguita con una tavola rotonda, cui hanno partecipato Laura Vecchi (MISE), Sebastiano Serra (MATTM), Luca Lo Schiavo (AEEGSI), Ettore De Berardinis (CESI, Segretario CEI – CT 316), Stefano Besseghini, Nicola Cosciani, Presidente Gruppo Sistemi di Accumulo ANIE Energia. In chiusura sono intervenuti Claudio Gemme, Presidente di ANIE, e Guido Bortoni, Presidente di AEEGSI.

Il ruolo di RSE, nella stesura del Libro Bianco, ha riguardato in particolare la valutazione degli aspetti tecnici come la regolazione primaria di frequenza, l’inerzia sintetica, la regolazione di tensione, oltre che i contributi potenzialmente destinabili al mercato del bilanciamento e le applicazioni per la massimizzazione degli autoconsumi da generazione distribuita.

“L’analisi dei casi svolta nello studio – ha commentato Luigi Mazzocchi – evidenzia la grande varietà di situazioni nelle quali è possibile ipotizzare un impiego di sistemi di accumulo elettrochimico al servizio del sistema elettrico. Un’ampia diffusione dei sistemi di accumulo è tuttora limitata dagli attuali costi della tecnologia e dai meccanismi di mercato, tuttavia la situazione è in evoluzione”.
“I sistemi di accumulo – ha aggiunto Massimo Gallanti – risultano convenienti, ai prezzi di mercato e sulla base delle regolamentazioni attuali, in alcune specifiche situazioni, fra cui, ad esempio, l’integrazione in impianti convenzionali base load e l’installazione in piccole isole non connesse alla rete nazionale, dove la produzione da fonti rinnovabili è concorrenziale rispetto all’attuale generazione tramite impianti a gasolio. Inoltre, sul fronte tecnologico, la maturazione delle soluzioni esistenti e lo sviluppo di nuove tecnologie di accumulo potranno, a breve, portare a un decisa riduzione del loro costo”.

“In questo lavoro di ricerca – ha dichiarato Nicola Cosciani, Presidente Gruppo Sistemi di Accumulo ANIE Energia – si è voluto dare risposta a tre quesiti fondamentali: quali sono le applicazioni di maggior rilievo e interesse, in quali di queste applicazioni l’accumulo elettrochimico ha raggiunto (o è prossimo) la competitività, quali mutamenti di scenario, in termini di normativa e di costi e prestazioni della tecnologia, possono facilitare la diffusione dei sistemi di accumulo anche nel nostro Paese”.

 

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