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Solare a concentrazione: APOLLON taglia il traguardo con il workshop di Gorizia

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Solare a concentrazione: APOLLON taglia il traguardo con il workshop di Gorizia

Nel progetto, che ha coinvolto 17 partner di otto Paesi europei, RSE ha svolto un ruolo di primo piano: dal coordinamento alle attività di ricerca. Raggiunti i target di efficienza prefissati dal consorzio.

Il 27 e 28 giugno scorso si è svolto a Gorizia il meeting finale del progetto APOLLON, una tappa molto significativa per la nostra struttura di ricerca. Il consorzio APOLLON è stato costituito aggregando 17 partner, provenienti da otto Paesi europei, con l’intenzione di unire le due “ali” dell’innovazione tecnologica: i centri di ricerca e l’industria.

L’obiettivo principale di APOLLON è stato quello di confrontare le due principali tecnologie del fotovoltaico a concentrazione: quella basata sulle lenti e quella basata sugli specchi, attraverso un approccio integrato che ha permesso di affrontare tutte le criticità tecnologiche relative a ciascun componente del sistema, per arrivare a sviluppare una soluzione innovativa, ad elevata concentrazione, con un target di costo di 2 euro/W.

RSE ha avuto un ruolo di primo piano, coordinando il progetto e partecipando attivamente a diverse attività di ricerca, da quelle inerenti alla tecnica di deposizione MOCVD a quelle riguardanti i dispositivi fotovoltaici, il design degli specchi, lo sviluppo dei sensori di puntamento del sole, la caratterizzazione delle celle e dei moduli, e molto altro ancora.

Per maggiori dettagli sul progetto Apollon
e sul ruolo attivo di RSE, clicca qui

Numerosi i risultati evidenziati durante il workshop di Gorizia. Di particolare importanza sono i dati presentati sulle misure elettriche eseguite sui primi prototipi di moduli a concentrazione sviluppati in APOLLON. I moduli in condizioni operative hanno presentato valori di efficienza di conversione intorno al 27 per cento, e valori di efficienza superiori al 30 per cento in condizioni standard (quelle utilizzate per il confronto delle prestazioni dei moduli). Tali dati confermano il raggiungimento del target di efficienza che il consorzio si era prefisso e quindi la conclusione positiva del progetto.

Inoltre, di particolare nota è stata anche la valutazione di impatto ambientale condotta dal centro olandese ECN, partner del Consorzio Apollon.

I moduli APOLLON presentano un energy pay back time (ovvero un valore del tempo che il modulo impiega a generare l’energia che è stata necessaria per produrlo) tra i più bassi fra i moduli a concentrazione già presenti in commercio (intorno a 0,8 anni, considerando un livello di insolazione tipico del Sud Italia). Trattandosi di un modulo a concentrazione prototipale, su cui sarà sicuramente possibile definire ulteriori azioni di ottimizzazione, tale analisi dimostra l’elevato livello di competitività già raggiunto dal modulo APOLLON e il vantaggio economico-ambientale che si potrà ottenere nello sviluppo di tale tecnologia rispetto alle altre già presenti sul mercato.