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Visita ai laboratori di Piacenza di due candidati all’Europarlamento

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Visita ai laboratori di Piacenza di due candidati all’Europarlamento

È stata l’occasione per illustrare le attività svolte da RSE a “Casino Mandelli” e discutere del prossimo Programma Quadro Horizon Europe per la ricerca e l’innovazione.

Il confronto costruttivo con il mondo della politica è indispensabile per chi fa ricerca. Ed è ancora più importante che il mondo della politica sappia cosa sta facendo la ricerca. In quest’ottica, assume un particolare significato la visita che si è tenuta a Piacenza nella mattinata del 15 maggio, presso la sede di “Casino Mandelli”, e la conferenza stampa con l’Onorevole Alessandro Fusacchia e con i candidati alle prossime elezioni europee di +Europa Francesco Rolleri e Federica Sabbati.

È stata l’occasione per illustrare ai candidati le attività svolte da RSE a Piacenza e soprattutto per discutere delle prospettive del prossimo Programma Quadro Horizon Europe per la ricerca e l’innovazione.

Matteo Marzoli (RSE) ha portato all’attenzione dei candidati un tema di riflessione fondamentale per ciò che riguarda la ricerca in ambito internazionale. L’evoluzione dei Programmi Quadro europei di finanziamento alla ricerca e innovazione prevede un ruolo di rilievo sempre maggiore per gli aspetti di impatto dei progetti finanziati. Ciò richiede sempre più il coinvolgimento di attori quali le industrie e le pubbliche amministrazioni. Considerando anche la sempre maggior competitività nell’accesso ai programmi di finanziamento, si rende necessario elaborare strumenti che incrementino l’attrattività dei programmi e che riducano gli ostacoli per tali attori, anche – ma non solo – attraverso programmi di formazione per gli attori meno esperti.

Giosuè Maugeri (RSE) ha evidenziato la necessità di favorire strumenti di finanziamento adeguati, rivolti a temi di ricerca su tecnologie promettenti, su cui anche RSE ha acquisito una notevole competenza scientifica.

Si cita il fotovoltaico a concentrazione (CPV) come tecnologia che offre la possibilità di raggiungere alti rendimenti con un ridotto impiego di materiale semiconduttore e lo sviluppo di sistemi Li-free che sfruttano materiali con ampia disponibilità sulla crosta terrestre.

“Lo sviluppo di nuove tecnologie – ha fatto notare Maurizio Bocca (RSE) – permetterebbe quindi di promuovere nuove competenze nel settore energetico, mantenere la leadership delle industrie europee su tecnologie abilitanti la decarbonizzazione e ridurre il rischio di una forte localizzazione del mercato sul territorio asiatico”.