Il progetto si basa sull’utilizzo dimostrativo di piattaforme tecnologiche su larga scala per la gestione intelligente della flessibilità, grazie alla definizione di una nuova architettura di mercato e allo sviluppo di business model capaci di creare valore per l’utente finale, anche attraverso l’integrazione di più settori (energia, trasporti, acqua). BeFlexible è stato finanziato in qualità di “Innovation Action” (finanziato fino al 70% per i soggetti privati e al 100% per gli enti di ricerca) e insieme ad Areti, Enel (attraverso l’apporto di Enel Grids, e-distribuzione, e-distribución e Gridspertise), Terna e RSE vede la partecipazione complessiva nel consorzio di 24 realtà internazionali (Spagna, Svezia, Belgio, Germania, Francia, Portogallo, Danimarca) coordinate da Iberdrola, tra cui enti di ricerca e università, provider di tecnologia e utility energetiche. Con un finanziamento di 8 milioni di euro, il progetto BeFLEX durerà 4 anni, durante i quali è prevista l’implementazione di una serie di progetti pilota italiani a Roma, Foggia, Benevento e Cuneo, oltre ad altri in Svezia, Spagna e Francia. Tali piloti costituiscono l’asse portante del progetto che si pone come naturale evoluzione dei recenti sviluppi regolatori promossi da ARERA, per avviare quelle sperimentazioni atte ad abilitare l’approvvigionamento di servizi di flessibilità per il TSO e il DSO.

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