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progetti - Ricerca di Sistema - 6° periodo (2015-2017/2018)

Evoluzione e sviluppo delle reti di trasmissione

progetti - Ricerca di Sistema - 6° periodo (2015-2017/2018)

Evoluzione e sviluppo delle reti di trasmissione

Per sostenere le attuali politiche europee, occorre promuovere lo sviluppo di una infrastruttura di rete pan-europea in grado di facilitare gli scambi e l’immissione di energia in rete, anche da luoghi remoti rispetto ai centri di consumo, di integrare nuove tecnologie e di favorire la transizione verso un mercato unico europeo per l’energia elettrica (Attività anno 2018).

La Strategia Energetica Nazionale (SEN) 2017 ha definito le azioni da realizzare entro il 2030 in Italia, in linea con lo scenario stabilito nella Energy Roadmap 2050 dell’Unione Europea, con l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 almeno dell’80% rispetto ai livelli del 1990. Il processo di decarbonizzazione sta di fatto guidando il cambiamento del sistema energetico, e in particolare delle reti, attraverso il continuo incremento della generazione da fonti rinnovabili, l’efficienza energetica, l’innovazione tecnologica e i sistemi di accumulo: tutti questi importanti elementi impatteranno sempre più sulla gestione di questo nuovo paradigma. L’integrazione massiccia delle fonti rinnovabili non programmabili in rete, mantenendo comunque standard adeguati di sicurezza per l’intero sistema in un’ottica di mercato, rappresenta una sfida cruciale anche per l’Italia e può essere sostenuta solamente definendo piani di sviluppo della rete di trasmissione che siano all’avanguardia, ben strutturati e concertati.

Per sostenere una pianificazione della rete in linea con le nuove esigenze, nel Progetto si sono analizzati aspetti sia tecnologici sia sociali in continuità con gli studi effettuati nel Triennio 2015-2017.

Per gli aspetti tecnologici, nel Triennio sono stati sviluppati strumenti e metodi avanzati di ottimizzazione per la rete di trasmissione in grado di rappresentare in modo accurato nuove soluzioni tecnologiche, i sistemi di accumulo e le interconnessioni con gli altri Paesi. Tra gli strumenti sviluppati spicca il tool ACRE++ che effettua un calcolo di Optimal Power Flow accoppiato attivo/reattivo su di un sistema composito di generazione e trasmissione su un orizzonte temporale variabile (da un’ora fino a un anno). In queste simulazioni è importante prevedere il carico reattivo nei nodi della rete: nel 2018 è stata messa a punto, e validata su dati storici, una metodologia che stima la profilatura del carico reattivo a partire dai dati di potenza attiva, generalmente disponibili. Due applicazioni su scenari SEN al 2030 hanno consentito di individuare dove e quanto servano compensazioni di potenza reattiva per rispettare i limiti nodali di tensione sulla rete italiana e di valutare preliminarmente l’impatto sul sistema elettrico italiano di una potenziale significativa riduzione della generazione idroelettrica a causa della vetustà degli impianti.

Per quanto riguarda gli aspetti sociali, nel 2018 è stata analizzata la politica energetica della SEN 2017 analizzando specificatamente gli aspetti più rilevanti per la lotta alla povertà energetica nel quadro del concetto di giustizia energetica. Quest’ultimo approccio è stato applicato per esaminare i meccanismi di compensazione, che devono essere attivati nei casi in cui il danno derivante dalla costruzione di infrastrutture elettriche non sia eliminabile. Da un punto di vista etico, si è evidenziato come la determinazione delle misure di compensazione debba partire dalla stima delle capacità perdute più che dalla massimizzazione dell’utilità aggregata.