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progetti - Ricerca di Sistema - 7° periodo (2019-2021)

Modelli e strumenti per incrementare l’efficienza energetica nel ciclo di produzione, trasporto, distribuzione dell’eletticità

progetti - Ricerca di Sistema - 7° periodo (2019-2021)

Modelli e strumenti per incrementare l’efficienza energetica nel ciclo di produzione, trasporto, distribuzione dell’eletticità

Le tecnologie disponibili per la creazione di sistemi energetici locali basati sulla presenza di dispositivi locali di approvvigionamento energetico e di distribuzione alla scala locale (Smart grid, Microgrid) stanno raggiungendo un livello di maturità tale da ipotizzarne rapidamente una diffusione su larga scala.

A tale proposito la direttiva 2018/2001 sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili (direttiva RED II) e la direttiva 2019/944 del 5 giugno 2019 relativa a norme comuni per il mercato interno dell’energia elettrica (direttiva IEM) hanno introdotto nell’ordinamento comunitario nuovi schemi di autoconsumo individuale e collettivo e hanno definito le “Comunità dell’Energia” e garantito la loro partecipazione ai mercati.

Secondo quanto previsto dalle direttive, le “Comunità dell’Energia” sono soggetti giuridici i cui membri sono persone fisiche, autorità locali (comprese le amministrazioni comunali) e piccole e medie aziende. Le “Comunità dell’Energia” possono scambiare al loro interno l’energia che è prodotta dalle unità di produzione di loro proprietà, possono accedere a tutti i mercati dell’energia elettrica e possono ricoprire il ruolo di produttori, consumatori, fornitori e gestori della rete di distribuzione.

Nell’ambito del Piano Triennale di Ricerca di Sistema 2019-2021, anche al fine di contribuire al processo di recepimento delle sopra citate direttive, RSE intende svolgere una analisi costi benefici delle “Comunità dell’Energia” e di schemi di “Autoconsumo Collettivo”, dal punto di vista energetico, economico e ambientale, sia per i soggetti coinvolti in tali comunità che per il sistema elettro-energetico nel suo complesso, considerandone anche la potenziale replicabilità e scalabilità. Lo studio permetterà di individuare le barriere (regolatorie, tecniche, normative, amministrative, ambientali, sociali, ecc.) che potrebbero limitarne lo sviluppo in vista della futura replicabilità di progetti simili. Nelle attività si farà riferimento alle “Comunità di Energia Rinnovabile” della direttiva RED II, che, oltre a prevedere l’impiego delle sole fonti energetiche rinnovabili, dispone che le comunità siano controllate da azionisti o membri che sono situati nelle vicinanze degli impianti di produzione che appartengono e sono sviluppati dalla comunità stessa. La direttiva RED II introduce anche il nuovo soggetto “autoconsumatore collettivo” di energia rinnovabile (1-N, un impianto di generazione e più consumatori), le cui caratteristiche tecniche ed economiche saranno altresì oggetto di approfondimento.

Per svolgere efficacemente queste attività, RSE intende operare mediante la realizzazione, lo studio, il monitoraggio e la valutazione di “progetti pilota” di “Comunità di Energia Rinnovabile” e di schemi di “Autoconsumo Collettivo” per valutarne concretamente la fattibilità e i potenziali benefici, in anticipo rispetto al pieno recepimento di tali direttive nel quadro legislativo e regolatorio nazionale. Il ruolo di RSE non sarà né quello di membro delle comunità realizzate, né quello di investitore o finanziatore per la realizzazione delle comunità stesse.

Al contrario, mediante la costituzione di un gruppo di lavoro multidisciplinare, RSE, in stretta collaborazione con i soggetti locali interessati, intende svolgere un ruolo di coordinamento, progettazione (anche dal punto di vista regolatorio e tecnologico), monitoraggio e valutazione dei risultati dei progetti pilota realizzati, ai fini delle analisi sopra citate. Inoltre, in ottemperanza all’art. 3, comma 6 del decreto 9 agosto 2019, verranno forniti aggiornamenti periodici all’Osservatorio della Regolazione istituito presso ARERA.