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Analisi tecnico-economica di due impianti esistenti a pompa di calore geotermica, mediante l’utilizzo di strumenti di calcolo qualificati

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Analisi tecnico-economica di due impianti esistenti a pompa di calore geotermica, mediante l’utilizzo di strumenti di calcolo qualificati

Perché sia assicurata un’alta efficienza energetica delle pompe di calore geotermiche nel corso degli anni, va analizzato il perdurare di una situazione di equilibrio tra carichi estivi e invernali al terreno. La presente memoria mostra due esempi di tali analisi, applicata ad impianti esistenti di edifici adibitili ad uso ufficio e laboratorio siti a Padova e a Bergamo. L’analisi è stata svolta mediante l’utilizzo integrato dei due programmi di simulazione LENGTH e CaRM, sviluppati da RSE in collaborazione con l’Università degli Studi di Padova (DII).

L’aspetto molto attraente delle pompe di calore geotermiche è la relativa stabilità termica della sorgente, il terreno, anche in condizioni climatiche particolarmente severe. Questa condizione consente un’alta efficienza energetica della pompa di calore nel corso degli anni, purché sia costantemente verificata una situazione di equilibrio tra carichi estivi e invernali al terreno. Per questo motivo, è fondamentale un’analisi pluriennale, per valutare le oscillazioni stagionali della temperatura del terreno e l’eventuale deriva nel lungo termine.

La presente memoria mostra due esempi di tali analisi applicate ad impianti esistenti di edifici adibitili ad uso ufficio e laboratorio, siti a Padova e a Bergamo, per i quali sono noti i carichi termici invernali ed estivi e le prestazioni delle pompe di calore. Si osserva anche che i carichi termici rilevati sono squilibrati, verso l’estivo per Padova e verso l’invernale per Bergamo. Sono state condotte simulazioni a medio e a lungo termine, al fine di valutare l’entità delle oscillazioni stagionali e della deriva termica di temperatura del terreno.

E’ stata analizzata la situazione esistente e gli effetti che potrebbe produrre un riequilibrio del carico termico o un aumento del numero di scambiatori. Di tali interventi sono stati considerati i maggiori costi di impianto e i minori costi di esercizio. L’analisi tecnico-economica ha mostrato che i migliori risultati si ottengono riequilibrando i carichi termici stagionali.

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