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I trattamenti di disinfezione nel caso di riuso dell’acqua industriale

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I trattamenti di disinfezione nel caso di riuso dell’acqua industriale

Recently updated on Maggio 11th, 2021 at 08:36 am

Pierangela Cristiani* Il riutilizzo delle acque reflue nell’industria di processo Milano, 28 Ottobre 2008 PRESENTAZIONE POWER POINT *CESI RICERCA Il principale uso industriale dell’acqua avviene nei di raffreddamento. A tutt’oggi in Italia, anche il principale ri-uso dell’acqua industriale, in termini di quantitativi d’acqua effettivamente riutilizzata, riguarda il raffreddamento, nonostante sia già potenzialmente disponibile per l’uso irriguo una notevole quantità d’acqua riciclata in acquedotti industriali. L’uso di acqua riciclata dagli scarichi urbani per gli impianti di raffreddamento in Italia può essere un’opportunità molto vantaggiosa dal punto di vista economico per gli impianti di produzione di energia. Il DL n. 185, 12 giugno 2003, relativo al riuso dell’acqua, non impone requisiti di qualità per l’impiego interno all’azienda o in un consorzio industriale: si limita a suggerire limiti di qualità dettati dalle migliori pratiche industriali e dalle BAT (Best Available techniques) della normativa IPPC. Il riuso industriale dell’acqua non può comunque prescindere dall’effettuazione di idonei trattamenti (relativamente semplici da gestire, come filtrazione e disinfezione con ossidanti) prima dell’immissione in impianto. Le migliori pratiche di trattamento possono variare in funzione dello specifico riutilizzo e dagli accordi tra le società coinvolte, ma in ogni caso, risulta opportuno prevedere ed attuare un attento piano di monitoraggio dei trattamenti con i moderni strumenti già disponibili per evitare rischi e danni irreversibili delle apparecchiature di scambio termico e per prevenire il rischio di emissione di inquinanti o il rischio biologico negli impianti stessi. I trattamenti necessari per conseguire eventuali limiti restrittivi agli scarichi o al fine di rendere le acque idonee alla specifica destinazione d’uso sono, di norma, a carico del ricevente. Gli oneri differiscono nelle seguenti tre tipologie: 1) Riuso diretto in processi che non richiedono un elevato livello di qualità dell’acqua ( per esempio re- immissione in depuratore). 2) Riuso previo processi depurativi leggeri, spesso già previsti dal ciclo produttivo (per esempio filtrazione e trattamenti di disinfezione con agenti ossidanti): è questo il caso del riuso in torri di raffreddamento. 3) Riuso previo trattamento di rigenerazione dell’acqua con eliminazione di contaminanti e di eventuali inquinanti specifici (ultrafiltrazione, sterilizzazione, passaggio su carboni attivi…). È questo il caso degli usi nelle acque di processo.

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