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La sicurezza sismica delle stazioni elettriche

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La sicurezza sismica delle stazioni elettriche

Gli effetti che i più recenti eventi sismici hanno indotto negli impianti hanno reso evidente che, in assenza di opportune precauzioni, un terremoto violento può danneggiare anche parti importanti della rete elettrica. Tale evento si ripercuoterebbe negativamente su tutte le altre reti di servizi proprio nel momento dell’emergenza, quando la domanda di energia elettrica è particolarmente elevata e dovuta alle esigenze della protezione civile. L’analisi dei danni ai sistemi elettrici in occasione dei maggiori eventi sismici del passato, in Italia e all’estero, ha evidenziato la sensibilità ai carichi dinamici delle stazioni ad Alta Tensione. Le rotture hanno di solito coinvolto le parti isolanti in porcellana o le connessioni, risultato non sorprendente a causa della grande dispersione di caratteristiche meccaniche e di conseguenza della resistenza sismica di questo tipo di materiale, nonché della bassa resistenza dei componenti alle forze orizzontali. Nell’articolo viene presentata una procedura per valutare gli effetti indotti dal sisma nella rete elettrica e per ottimizzare gli eventuali interventi di adeguamento del sistema. L’ottimizzazione consiste nel rendere minima, sotto opportuni vincoli economici, la probabilità di un fuori servizio in quei nodi che hanno particolare necessità di essere alimentati nel dopo sisma e che, per tale motivo, vengono considerati come critici. Il metodo consente di individuare i nodi critici e gli elementi da rinforzare grazie ad uno studio affidabilistico tradizionale. L’efficienza della procedura è stata verificata attraverso opportune simulazioni della rete della regione Sicilia, che hanno mostrato come sia possibile individuare strategie di adeguamento sismico con significativi risparmi di risorse economiche. PUBBLICATO A5047906 (PAD – 712770)

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