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L’impatto sul sistema elettro-energetico nazionale della policy europea clima-energia al 2030

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L’impatto sul sistema elettro-energetico nazionale della policy europea clima-energia al 2030

Si presentano i risultati di un’analisi di impatto sul sistema energetico e sul sistema elettrico nazionale del pacchetto europeo Clima Energia 2030, assumendo che all’Italia sia assegnato un obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 del 36% rispetto al 2005.

RSE ed Enea hanno condotto uno studio per valutare l’impatto della politica 2030 di clima ed energia proposto dalla Commissione europea e recentemente confermato dal Consiglio. La valutazione è stata effettuata attraverso lo sviluppo di uno scenario per il sistema energetico italiano, che nel 2030 prevede una riduzione del 36% delle emissioni di CO2 rispetto ai livelli del 2005, in linea con l’obiettivo UE del 40% rispetto al 1990.

In questo scenario principale contributi alla riduzione delle emissioni di CO2 sono forniti da produzione di energia (riduzione del 51% rispetto al 2005), dal settore terziario (riduzione del 42%) e dal settore dei trasporti (riduzione del 23%). Lo studio RSE si è concentrato sulla valutazione d’impatto sul sistema elettrico, che in questo scenario è caratterizzato da un significativo sviluppo delle fonti rinnovabili (la produzione 2030 supera di oltre il 50% in più rispetto al 2013) e da una crescita limitata della domanda di energia elettrica (simile ai livelli del 2007).

Le simulazioni di funzionamento del sistema di alimentazione mostrano criticità significative relative: alle congestioni di rete, all’eccesso di energia rinnovabile in alcune ore e alla mancanza di flessibilità della generazione impostata per garantire la sicurezza del sistema.

Inoltre, la crescente penetrazione della generazione distribuita nelle reti di distribuzione richiede la loro trasformazione verso le “reti intelligenti”. I principali interventi per far fronte a tali criticità ed i relativi costi sono: la piena attuazione del Piano di Sviluppo della rete di Terna 2013 (7,9 miliardi di €) più ulteriori capacità di trasporto espansioni (2,1 miliardi di €), lo sviluppo e il miglioramento delle reti di distribuzione (9 miliardi di €), installazione di sistemi di storage (1,8 miliardi di €) e flessibilizzazione dei ciclo combinati a gas esistenti (450 mln €). In questo scenario, il costo medio dell’energia elettrica per gli utenti finali cresce da 16,1 c€/kWh nel 2013 a 19 c€/kWh nel 2030, comprensivi del costo di ulteriori incentivi alle fonti rinnovabili che non raggiungono la parità sul mercato entro il 2030.

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