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Sovratensioni di origine atmosferica sulle reti MT: metodologie

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Sovratensioni di origine atmosferica sulle reti MT: metodologie

L’attività del progetto di ricerca denominato QUAFOR (QUAlità della FORnitura), sviluppato dal CESI in questo ultimo triennio ed inserito nel più ampio programma di Ricerca di Sistema finanziato attraverso il Fondo creato con il Decreto Ministeriale MICA del 26/01/2000 e successivi, ha per obiettivo l’analisi, la definizione e lo sviluppo di metodologie e soluzioni innovative relativamente al miglioramento della qualità del servizio elettrico.

In particolare, nell’ambito dei fenomeni meteorologici che influenzano la qualità del servizio, il CESI ed il Dipartimento di Ingegneria Elettrica dell’Università di Bologna stanno analizzando l’impatto che le sovratensioni indotte dall’impulso elettromagnetico (LEMP, Lightning Electro-Magnetic Pulse) generato da un fulmine al suolo in prossimità della linee aeree ha sulla qualità del servizio dei sistemi di distribuzione. Calcoli ed osservazioni hanno mostrato che sovratensioni causate dal LEMP possono manifestarsi con ampiezze tali da risultare critiche per le comuni linee aeree di distribuzione in Media Tensione e questo fenomeno risulta essere una causa frequente di sovratensioni e di conseguente disservizio. La conoscenza del fenomeno è essenziale per quantificare l’effetto dell’induzione da scarica atmosferica su diverse tipologie di linee e per valutare correttamente il tipo di protezioni da impiegare per i diversi tipi di reti. La recente evoluzione dei modelli di scarica del fulmine da un lato e dei codici di propagazione ed accoppiamento del campo alle linee dall’altro lato hanno consentito negli ultimi anni di avere a disposizione degli strumenti potenti di studio dei fenomeni di sovratensione indotta da scariche atmosferiche. L’esistenza sul territorio italiano di una rete LLS (Lightning Location System) permette inoltre di correlare direttamente i guasti rilevati in linea alla possibile scarica di fulmine origine del guasto stesso e di verificare il comportamento delle protezioni al singolo evento. Questa possibilità può unirsi all’informazione data dai suddetti codici per il calcolo delle sovratensioni indotte dal fulmine, per ottenere una metodologia di correlazione guasto – fulmine di elevata precisione, permettendo quindi un ulteriore approfondimento della conoscenza del comportamento al fulmine delle linee aeree.

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