Il presente rapporto descrive le attività svolte nei mesi da Giugno 2003 a Dicembre 2003 nell’ambito dell’attività di ricerca finalizzata alla messa a punto di metodi sperimentali per la valutazione del contributo della vegetazione alla stabilizzazione dei versanti. In particolare, dopo una prima parte dedicata alla descrizione degli aspetti basilari dell’utilizzo della vegetazione in opere di ingegneria naturalistica, si descrive nel dettaglio un intervento di stabilizzazione dei versanti nei pressi della centrale termoelettrica Edison in costruzione ad Altomonte (CS). Per il caso in esame vengono illustrate le varie fasi del lavoro di piantumazione di quattro diverse specie di graminacee perenni (Vetiver, Pangrass, Eragrass ed Elygrass), utilizzate con successo nella stabilizzazione dei pendii in diversi siti europei. Si forniscono, inoltre, i risultati di due sopralluoghi effettuati in sito nei mesi di Agosto 2003 e Novembre 2003, volti rispettivamente a definire la riuscita dell’intervento e le eventuali operazioni da intraprendere. Si descrivono altresì le operazioni di semina e di crescita delle sopra indicate specie vegetali in tubi di materiali sintetico. La crescita delle piante in questi appositi contenitori avrebbe consentito di ottenere dei provini già confezionati per le prove di taglio diretto, evitando le difficoltà connesse ad un prelievo in sito di campioni di terreno indisturbato. Tuttavia, la scelta di far compiere la crescita degli esemplari in appositi contenitori cilindrici e non in serra per ottenere uno sviluppo realistico degli apparati radicali, ha esposto le piante a notevoli difficoltà climatiche ed operative che hanno pregiudicato il risultato finale, vale a dire la messa a punto di provini già confezionati formati da terreno e apparati radicali. Pertanto, nel corso del 2004, sul sito di Altomonte è previsto lo svolgimento di ulteriori indagini ed il prelievo sia di campioni di terreno indisturbato contenente radici vive che di campioni di terreno indisturbato non radicato. In seguito in laboratorio si realizzeranno le prove già previste ed in particolare le analisi granulometriche finalizzate alla caratterizzazione del terreno in sito e le prove di taglio diretto sui campioni indisturbati prelevati. I risultati di queste prove permetteranno così di quantificare l’incremento di resistenza al taglio fornito dagli apparati radicali delle diverse specie oggetto dell’indagine.