Lo scorso anno il Parlamento ed il Consiglio Europeo hanno approvato il “regolamento relativo alle condizioni di accesso alla rete per gli scambi transfrontalieri di energia elettrica”, di fondamentale importanza per la creazione di un mercato integrato dell’energia elettrica a livello europeo (IEM – Internal Electricity Market). Tale regolamento stabilisce il principio secondo il quale i gestori delle reti interessate dai flussi derivanti dagli scambi transfrontalieri devono essere adeguatamente remunerati per l’uso che tali scambi fanno delle reti stesse. Sorge quindi il problema (sussistente peraltro non solo in un contesto multinazionale) di attribuire a ciascun utente del servizio di trasmissione i costi della parte di rete di cui esso fa uso. In una rete elettrica, quando si affrontano problemi di ripartizione sugli utenti dei costi di trasporto dell’energia, risulta infatti utile conoscere, per ciascun generatore, come questo utilizza le linee per trasportare l’energia prodotta verso i carichi ed in quale misura i carichi presenti sono alimentati dalla energia che il generatore eroga. In maniera del tutto duale si può pure voler valutare per ciascun carico presente quali siano i generatori dai quali viene alimentato e quali siano i flussi indotti da questa ripartizione. Questo tipo di conoscenza, qualora fosse disponibile, consentirebbe, una volta nota una condizione di esercizio della rete, di ripartire i costi di trasporto a regime in maniera univoca, oggettiva e documentabile. Nel presente rapporto vengono presentati e messi a confronto tre differenti approcci per affrontare e risolvere la problematica sopra descritta.