Il presente rapporto descrive i risultati della prima fase dello studio, condotto nell’ambito del progetto di Ricerca di Sistema EXTRA, relativo alle metodologie per garantire l’adeguatezza della capacità di generazione nel breve e nel lungo termine in un mercato elettrico liberalizzato. A tale riguardo, prima ancora di studiare le metodologie suddette, è fondamentale disporre di strumenti in grado di definire con sufficiente accuratezza quale sia, in un arco temporale di rilevante durata (ad esempio 20 anni), il livello ottimale di capacità a cui tendere anno per anno. Questo problema è qui affrontato mediante lo sviluppo di una metodologia che consiste, da una parte, nella elaborazione di scenari di condizioni al contorno e di vincoli allo sviluppo del parco di generazione, tipici della realtà italiana, e dall’altra, nell’utilizzo di strumenti di calcolo esistenti di programmazione centralizzata, con opportune modalità, per l’ottenimento e la valutazione dei piani di sviluppo ottimali. Lo strumento di calcolo utilizzato per le analisi di seguito riportate è il simulatore WASP IV sviluppato dall’International Atomic Energy Agency (IAEA); attraverso tale strumento, applicando la metodologia definita, si sono infatti elaborati piani di sviluppo ottimali del parco di generazione italiano per un periodo pari a 20 anni. Affrontando questo tipo di problema è emerso che, per ottenere un risultato ragionevole, è necessaria una ricerca accurata di tutti i dati che possono influenzare l’elaborazione del piano di sviluppo (ad esempio i dati relativi al parco di produzione e all’andamento del carico per l’anno di partenza); inoltre di fondamentale importanza sono anche le ipotesi relative all’evoluzione di alcuni parametri nell’arco temporale oggetto della simulazione, come le ipotesi sulla crescita della domanda e sull’andamento del costo dei combustibili. Le simulazioni effettuate hanno permesso di ottenere più scenari di sviluppo, che sono risultati simili in termini economici e di affidabilità del sistema, pur presentando sostanziali differenze dal punto di vista del mix delle tecnologie di generazione di base. Alcuni di questi risultati sono stati infine messi a confronto con scenari disponibili in letteratura, elaborati con altri criteri. A tale riguardo, sono emerse alcune differenze, sia per quanto riguarda le assunzioni adottate sia per il modello di calcolo utilizzato, anche se esiste una sostanziale congruenza nelle potenze complessivamente installate e nelle ripartizioni tra le fonti energetiche.