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rapporti - Deliverable

1.2.3b-Prototipo di laboratorio di uno strumento basato su sensori GMR per la caratterizzazione di discontinuità subsuperficiali in materiali elettricamente conduttori

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1.2.3b-Prototipo di laboratorio di uno strumento basato su sensori GMR per la caratterizzazione di discontinuità subsuperficiali in materiali elettricamente conduttori

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 12:24 pm

L’attività in oggetto conclude il Work Package 1.2. del progetto SENNA – Sottoprogetto SIN – del 2° Periodo della Ricerca di Sistema, il cui specifico obiettivo è svolgere un’indagine sulla possibilità di sviluppare un sensore innovativo, che utilizzi un dispositivo GMR (Giant MagnetoResistance) come sensore di campo magnetico, per la messa a punto di una metodologia di diagnosi di tipo non distruttivo in grado di rilevare e dimensionare, in modo affidabile e preciso, piccoli difetti subsuperficiali, tipicamente nelle parti calde delle turbine a gas dove, per le sollecitazioni presenti, possono risultare critiche anche piccole cricche, di pochi decimi di altezza poste a profondità di qualche millimetro, e dove le metodologie attuali d’indagine risultano poco efficaci. I risultati illustrati nel presente rapporto corrispondono all’ultima fase di attività (Milestone 1.2.3) e riguardano la caratterizzazione delle prestazioni del sistema di misura prototipo basato su di un modulo per controlli a correnti indotte a scansione di frequenza e su due diverse configurazioni di sensore ibrido bobina/GMR, rispettivamente a lettura del campo magnetico parallelo e normale alla superficie del campione. Il primo sensore è adatto alla rilevazione di difetti tramite scansione meccanica del pezzo campione. Il secondo consente di eseguire una stratigrafia del materiale in esame nel punto dove è posizionato il sensore, adottando una tecnica a scansione di frequenza ed un’analisi del segnale basata su modelli che descrivono l’interazione del campo magnetico generato dal sensore con il materiale. Tale tecnica fornisce, quando il sensore sia posizionato in corrispondenza ad un difetto precedentemente localizzato, una stima approssimata della sua profondità. La caratterizzazione delle prestazioni del sistema prototipo condotta con le due configurazioni del sensore su blocchi campione contenenti intagli di diversa profondità e lunghezza ha confermato i vantaggi in termini di profondità e sensibilità di ispezione dei sensori ibridi bobina / GMR rispetto a quelli induttivi convenzionali. A fronte di tali vantaggi, riconducibili alla migliore risposta a bassa frequenza dei sensori GMR e alle loro ridotte dimensioni rispetto ai sensori induttivi convenzionali, si deve riportare una criticità dell’attuale sistema prototipo, caratterizzato da una maggiore suscettibilità alle interferenze elettromagnetiche. Il superamento di tale criticità potrà rendere possibile l’impiego del sistema per attività di ispezione di componenti in ambiente industriale.

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