Mettere in relazione il potere di mercato e la disponibilità per gli operatori di strumenti di copertura dal rischio di volatilità della differenza dei prezzi zonali, quali i diritti finanziari di trasmissione, richiede una formalizzazione da un lato del comportamento strategico d’offerta dell’energia adottato dai produttori e dall’altro una puntualizzazione dei criteri per la valutazione del potere di mercato. Nel presente rapporto si è scelto di circoscrivere le strategie che sono alla base del comportamento d’offerta dei produttori come strategie di massimo profitto. Questa scelta è sembrata opportuna sia perché conduce ad un modello formale di programmazione matematica non lineare, sia perché il criterio di massimo profitto può essere un’utile discriminante tra i comportamenti che tendono alla gestione del potere di mercato in maniera competitivamente corretta ed i comportamenti che tendono ad avvalersi del potere di mercato in maniera da eliminare l’effetto d’incentivo all’efficienza dovuto alla competizione. Per quanto riguarda la valutazione del potere di mercato si è adottato l’indice di Lerner per eseguire i confronti tra scenari differenti; comunque, si è pure tenuto in conto dell’effetto del potere di mercato sui prezzi e della prossimità delle varie situazioni prese in esame con la situazione ideale di mercato in equilibrio con offerte ai costi marginali. Gli argomenti trattati riflettono lo spettro ampio delle problematiche coinvolte con l’introduzione dei diritti di trasmissione nel mercato italiano dell’energia elettrica e con il loro impatto sul potere di mercato. Nel presente rapporto quindi, dopo una prima parte che analizza la formazione e l’allocazione naturale della rendita di congestione in un mercato zonale, si propone una originale forma di copertura per gli oneri finanziari attivati mediante i diritti di trasmissione consistente in una modifica nel meccanismo di definizione del Prezzo Unico Nazionale (PUN). Si indaga poi sul rapporto che i diritti di trasmissione hanno sul mercato cercando di modellare come la possibilità di acquisire diritti di trasmissione induca un produttore a modificare i sui profili di offerta con l’obiettivo di massimizzare il profitto. Con un opportuno modello, ottenuto da una modifica del modello implementato nel programma VAMPIRO, si individua in una prima fase la dotazione ottima dei diritti di trasmissione per un produttore e contemporaneamente l’effetto sul mercato per una tale allocazione. Nelle soluzioni di mercato individuate e confrontate si valuta il potere di mercato attraverso l’ indice di Lerner che comunemente in letteratura viene assunto come un buon indicatore, anche se a volte cumula pure effetti dovuti a situazioni strutturali.

L’insieme delle prove effettuate tende a mostrare che lo strumento dei diritti di trasmissione deve essere gestito con molta oculatezza, onde evitare che il suo impiego produca un impatto sul mercato che peggiori anziché migliorare le problematiche che si sono addotte come giustificazione per l’introduzione dello strumento stesso.