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1.2.6-Disamina di metodi e strumenti regolatori per incoraggiare azioni di controllo del carico

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1.2.6-Disamina di metodi e strumenti regolatori per incoraggiare azioni di controllo del carico

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 12:26 pm

Premesse a motivazioni Il presente rapporto descrive un filone di attività svolte nell’ambito del progetto di Ricerca di Sistema – Secondo periodo denominato “ECORET – Effetti del controllo dei carichi sullo sviluppo delle reti BT e MT”. Obiettivo di ECORET è la messa a punto di una metodologia per la gli effetti del controllo dei carichi, al fine di una pianificazione ottimale dello sviluppo delle reti di distribuzione in bassa e media tensione in contesti urbani, caratterizzati da alta densità di carico elettrico e da condizioni presumibilmente prossime a quelle di congestione. L’articolazione dell’attività del Progetto ECORET si sviluppa in tre Work Package. Il secondo Work Package, denominato CONCA, ha come obiettivo la disamina di un certo numero di tipiche azioni di Controllo della Domanda (altrimenti dette di DSM – Demand Side Management) e della loro capacità di antagonismo rispetto allo sviluppo dei carichi urbani e quindi rispetto al differimento degli altrimenti inevitabili investimenti per il potenziamento della rete. Una categoria di azioni di Controllo della Domanda presa da sempre il particolare considerazione è quella legata al risparmio energetico. Il presente Rapporto descrive una serie di studi relativi a tale categoria, visti in un’ottica internazionale. Tali studi, in particolare, hanno considerato la varietà di approcci, sia di tipo regolatorio che non, che sono stati affrontati a livello internazionale nei confronti delle possibili politiche destinate all’incoraggiamento e alla promozione dell’efficienza e del risparmio energetico. La principale occasione di informazione e di elaborazione è stata costituita dai gruppi di lavoro (denominati "Task") in cui si articola l’ "Implementig Agreement" sul Demand Side Management istituito dalla International Energy Agency. Il CESI ha partecipato a due di questi Task, attraverso un esperto operante per conto della Ricerca di Sistema: • Task I – Subtask 9: Evaluation Guidebook on the Impact of DSM and EE for Kyoto’s GHG Targets • Task XIV: Market Mechanisms for White Certificates Trading Manuale per la valutazione delle politiche di risparmio energetico La PARTE I del presente rapporto descrive i risultati contenuti del manuale sviluppato nel Task I – Subtask 9: si tratta di un manuale il cui primo volume affronta in maniera sistematica il problema della classificazione delle possibili politiche finalizzate all’efficienza energetica, ne analizza i vantaggi e svantaggi

e delinea i criteri secondo i quali i programmi conseguenti da tali politiche possono essere valutati in modo coerente e metodico. Vengono quindi presentati i contributi che i Paesi partecipanti (Belgio, Canada, Corea, Danimarca, Francia, Italia, Olanda, Svezia) hanno fornito al Task in termini di 32 casi-esempio di programmi di risparmio energetico, debitamente valutati e commentati secondo i criteri sopra indicati. Per quanto concerne i risultati riportati nel Manuale, si possono esprimere le seguenti considerazioni. • Politiche di efficienza energetica basate su Norme e programmi necessitano di valutazione ex ante. Questa deve contenere anche una buona descrizione delle assunzioni e la valutazione degli effetti dei cosi detti “free rider” sul risultato del programma. Il coinvolgimento delle autorità locali nello svolgimento dei programmi ne aumenta le probabilità di successo. Gli Operatori debbono avere sufficienti competenze, risorse temporali ed altre risorse per revisionare accuratamente i piani e le ispezioni in campo. • Molte volte il risparmio energetico conseguibile viene vanificato dal fatto che gli utenti finali non sostituiscono le vecchie apparecchiature, ma usano quelle nuove in aggiunta a quelle esistenti, causando così un aumento dei consumi anziché un risparmio. Questo effetto (noto in letteratura come “rebound”) deve essere considerato chiaramente nelle assunzioni dei modelli utilizzati per la stima iniziale e la valutazione a posteriori del risparmio energetico. • Programmi e politiche di informazione spaziano dalle campagne informative generali, all’istruzione e formazione, agli audit. Molte ipotesi riguardanti l’informazione generale utilizzano dei modelli casuali nei quali hanno grande importanza la conoscenza, le attitudini ed i comportamenti, ma sia per le teorie che per le ipotesi occorre fare attenzione alle barriere e a quale livello debbano essere eliminate. • Gli incentivi economici debbono eliminare le barriere finanziarie che si oppongono all’adozione di misure di efficienza energetica. I cambiamenti attesi nel mercato e le relazioni con future riduzioni dei prezzi dei prodotti sono i principali elementi di valutazione interna di queste misure. • Le stime ex ante sono un elemento cruciale per la valutazione degli accordi volontari ed è necessario siano sviluppate anche per situazioni che prevedono questi accordi. • Per aumentare l’efficacia, di solito vengono combinate assieme più misure di politica energetica, di modo che l’effetto complessivo sia maggiore di quello delle singole misure. Queste combinazioni vengono comunemente utilizzate per provocare una completa trasformazione di un particolare mercato. Tuttavia, deve ancora essere sviluppata una metodologia di valutazione di tali trasformazioni. Sembra che si possano sviluppare modelli dinamici da utilizzarsi come strumenti correnti per la valutazione ex ante, che in questi casi diventa d’importanza crescente per valutare a posteriori l’insieme delle misure. Per valutare se una combinazione di misure abbia o meno trasformato un mercato occorrono i giusti indicatori che possono anche cambiare durante il periodo di attuazione di tali misure.

Rassegna degli schemi nazionali di mercato dei Certificati Bianchi La PARTE II del presente rapporto è dedicata ai risultati ad oggi disponibili dei lavori del Task XIV. Il Task ha considerato il meccanismo dei commercio dei Certificati Bianchi, che costituisce per il settore del risparmio energetico qualcosa di sostanzialmente analogo a quello che i Certificati Verdi rappresentano per il settore delle energie rinnovabili. Tale meccanismo è ad oggi considerato uno strumento di politica energetica elettivo, particolarmente promettente e motivante, la cui pratica applicazione attira con grande interesse l’attenzione del mondo economico. Il Task si è articolato in una serie di workshop durante i quali le nazioni partecipanti hanno avuto l’occasione di presentare in dettaglio lo schema di Certificati Bianchi in corso o in progetto nel proprio Paese. Le attività svolte ad oggi entro il Task XIV hanno portato alla definizione, in termini concettuali, del problema e alla disamina delle possibili opzioni secondo le quali uno schema di Certificati Bianchi si può sviluppare. I workshop organizzati nell’ambito del task si sono svolti nelle varie nazioni partecipanti ed hanno consentito di raccogliere assieme stakeholders nazionali di varia appartenenza e competenza, a partire dal settore legislativo e regolatorio fino a quello di significativi settori industriali obbligati ed idonei. Il carattere internazionale del gruppo di lavoro ha consentito una visibilità soddisfacente degli approcci adottati nei confronti della tematica dei Certificati Bianchi in Paesi partecipanti (Francia, Italia, Gran Bretagna) e non partecipanti (New South Wales – Australia) al Task. Alcune osservazioni generali derivanti dal raffronto tra i vari schemi sono qui di seguito espresse. • Tutti gli schemi considerati comportano un carattere di obbligatorietà rispetto agli obiettivi di risparmio energetico • I settori interessati dagli obblighi sono prevalentemente i fornitori di energia elettrica e gas, ma esistono casi in cui sono coinvolti i Distributori di questi vettori energetici o i fornitori di altri vettori • Si riscontra una tendenza a rendere quanto più aperta ed ampia possibile la categoria di soggetti riconosciuti idonei all’esecuzione dei progetti di risparmio energetico, con inclusione di fornitori, distributori, società di servizi energetici, altri soggetti economici • Progetti riconosciuti idonei: frequentemente sono state messe a disposizione liste di categorie di progetti idonei, le quali sono essenzialmente illustrative e comunque aperte • La valutazione del risparmio energetico associato ad un progetto è regolata da procedure, che si cerca di standardizzare il più possibile a seguito di processi di consultazione che portino ad un largo consenso delle parti interessate • L’addizionalità è un problema affrontato in modi diversi in ciascuno schema: o se ne tiene conto in modo implicito nelle procedure standardizzate o la si lega al turnover di chi esegue il progetto o ad elementi di innovazione insiti nel progetto stesso

• Esiste poca esperienza operativa, che attualmente solo la Gran Bretagna e l’Australia possono vantare. In ogni caso, le evidenze oggi disponibili sono di rapporti prevalentemente bilaterali nel commercio dei Certificati Bianchi

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