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1.2.8-Barriere al Demand Response e raccomandazioni utili alla promozione di una domanda elastica

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1.2.8-Barriere al Demand Response e raccomandazioni utili alla promozione di una domanda elastica

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 12:24 pm

Il rapporto conclude la Milestone 2.8 del progetto EXTRA, dal titolo “Raccomandazioni operative per l’implementazione di Piani di Modulazione della Domanda”. Seguendo i risultati raggiunti nelle precedenti milestone 2.6 e 2.7 del progetto sul tema della modulazione sul tema della modulazione della domanda, si prosegue lo studio che discende dall’assunto che una certa elasticità della domanda al prezzo dell’energia elettrica sia indispensabile per favorire un equilibrato funzionamento del mercato elettrico e del sistema anche dal punto di vista della sicurezza e della affidabilità. Le azioni di modulazione della domanda sono sostanzialmente di due tipi: 1) asservite alle esigenze di sicurezza del sistema (System Led) attraverso azioni di riduzione drastiche, generalmente obbligatorie e automatizzate e 2) indotte da segnali di prezzo dell’energia e quindi caratterizzate da azioni volontarie di riduzione dei prelievi (Market Led). Le azioni del secondo tipo sono indicate come Demand Response, a indicare una elasticità a segnali di prezzo, anche se per esteso talvolta vengono comprese nella trattazione anche le prime. Nel presente rapporto, a fronte dell’analisi degli ostacoli che sembrano inibire oggi in Italia lo sviluppo di una domanda elastica, ostacoli che sono emersi dal confronto con diversi attori e portatori di interesse del sistema elettrico, si indicano le possibili azioni e provvedimenti volti a ridurre le barriere evidenziate. Riassumendo le principali conclusioni del rapporto, si ritiene che sarebbe possibile indurre una maggiore flessibilità della domanda attraverso azioni guidate dai seguenti suggerimenti: • Riconoscere che il prezzo dell’energia imposto agli utenti finali secondo schemi tariffari costanti per lunghi periodi include la componente a copertura del rischio di volatilità di prezzo ed esplicitare, nelle tariffe, tale componente. Questo passo indurrebbe una maggiore consapevolezza della variabilità del prezzo su scala oraria e aprirebbe ad una offerta di tariffe e servizi maggiormente diversificate, in funzione della ripartizione dei costi assicurativi a protezione della volatilità. • Considerata la ormai grande diffusione dei contatori elettronici e delle tecnologie di comunicazione in Italia, occorre incoraggiare l’offerta di tariffe dinamiche diversificate alla gran parte dell’utenza, anche al fine di utilizzare le tecnologie per cui gli investimenti sono già stati fatti. • Stabilire quali sono gli obiettivi precisi da ottenersi attraverso programmi di flessibilizzazione della domanda, per progettare tali programmi con efficienza.

• Facilitare l’accesso ai mercati dell’energia e dei servizi ancillari anche al lato domanda, con meccanismi incentivanti analoghi a quelli messi in atto verso la generazione. • Classificare i carichi in funzione della loro capacità di modulare i prelievi al fine di aprirne l’accesso all’offerta di servizi ancillari. • Rendere le regole del mercato e del sistema elettrico stabili nel medio e lungo periodo, per incoraggiare investimenti nelle tecnologie e nel mercato dei servizi. • Ampliare l’offerta di servizi di fornitura e di programmi di modulazione della domanda anche attraverso ricerche di mercato, per incontrare le diverse esigenze e propensioni al rischio dell’utenza. Misurare l’elasticità al prezzo dell’energia nei diversi settori dell’utenza, attraverso programmi pilota. • Ampliare l’informazione e la cultura riguardo al sistema elettrico, al mercato, e alla formazione del prezzo dell’energia elettrica verso gli operatori e gli utenti finali. • Favorire la riduzione dei costi e la diffusione delle tecnologie attraverso la standardizzazione delle funzioni richieste agli apparati tecnologici di misura, analisi, comunicazione e gestione dei carichi.

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