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rapporti - Deliverable

1.3.5b-Linee guida per pianificare le reti di distribuzione MT in scenari a larga diffusione di GD.

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1.3.5b-Linee guida per pianificare le reti di distribuzione MT in scenari a larga diffusione di GD.

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 01:15 pm

La definizione di condizioni economiche eque, che garantiscano ai gestori delle reti di distribuzione il giusto riconoscimento degli investimenti da operare, potrà costituire un elemento decisivo per una maggiore diffusione della GD sul territorio con ovvie conseguenze sugli aspetti riguardanti l’evoluzione delle reti. Le condizioni economiche per il servizio di connessione alla rete di distribuzione costituiscono infatti un elemento essenziale per lo sviluppo dell’offerta di energia elettrica ed il conseguimento delle previsioni di cui al decreto legislativo 29 dicembre 2003, n.387, per l’attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili. Il servizio di connessione è definito dalla Autorità, delibera 26 marzo 2002, n.50/02, come il servizio erogato da ciascun gestore della rete per la realizzazione e la gestione dell’insieme di impianti necessari a connettere l’impianto elettrico di un utente (carico o generatore) con uno o più punti esistenti della rete con obbligo di connessione a terzi. Sono state fissate condizioni di carattere procedurale per l’erogazione di tale servizio a reti con tensione nominale superiore ad 1 kV, mentre sono in via di definizione le condizioni economiche ed in particolare i corrispettivi a copertura dei costi delle infrastrutture di rete relative agli impianti per la connessione, nonché dei costi sostenuti per l’effettuazione delle analisi tecniche relative all’individuazione delle soluzioni tecniche più opportune. I corrispettivi devono essere fissati in modo da riflettere i costi sostenuti per l’erogazione del servizio in economicità, garantire la non discriminazione fra gli utenti, consentire ai gestori delle reti la scelta delle migliori soluzioni tecniche possibili ed assicurare un adeguato grado di flessibilità nello sviluppo delle reti. Con queste premesse identificare linee comuni per pianificare le reti di distribuzione con GD può essere senza dubbio considerata una via per garantire la standardizzazione di regole tecniche di connessione fra le diverse imprese distributrici e, nell’ambito della stessa impresa, fra i diversi utenti del sistema. La presente relazione è formata da due sezioni. La prima, sulla base degli studi eseguiti e degli strumenti messi a punto nella RdS (2003-2005) svolta in collaborazione con il DIEE (Dipartimento di Ingegneria Elettrotecnica ed Elettronica) dell’Università di Cagliari, indica alcune linee guida per lo sviluppo strategico delle reti di distribuzione MT evidenziando le correlazioni con il livello di diffusione della GD. In modo particolare è posto in risalto che è necessario abbandonare l’approccio deterministico tipo “connect and forget” per non porre barriere eccessive all’integrazione della GD, specialmente se di fonte rinnovabile, e che considerare esplicitamente nella pianificazione la potenzialità offerta da gestioni innovative del sistema di distribuzione tipo “active management” può consentire di far fronte ad una forte crescita sia del carico che della generazione locale mantenendo limitati gli investimenti sulla rete. E’ stata anche eseguita una analisi costi – benefici confrontando una gestione radiale e una gestione magliata di una rete di distribuzione MT, valutando gli

effetti su orizzonti a lungo termine in termini di costi necessari per lo sviluppo del sistema nel mantenimento di standard qualitativi accettabili; la magliatura della rete si rivela una soluzione interessante quando si prevede una forte crescita del carico a cui si voglia far fronte prevalentemente con generazione locale. La seconda parte della relazione si concentra invece sulla definizione delle condizioni economiche per la connessione della generazione alle reti con obbligo di connessione a terzi e mette in risalto i criteri per ripartire i costi tra i differenti attori del mercato. L’approccio seguito è analogo a quello adottato in alcuni paesi europei, il Regno Unito primo fra tutti, in cui gli oneri di allacciamento sono attribuiti fra i singoli produttori in modo proporzionale agli investimenti che essi causano al distributore con particolare riferimento a quella parte dell’intervento che si prefigura come uso esclusivo del soggetto che richiede la connessione al sistema.

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