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1.4.1-Localizzazione geografica delle pervisioni dei consumi elettrici in Italia- Parte I e Parte II

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1.4.1-Localizzazione geografica delle pervisioni dei consumi elettrici in Italia- Parte I e Parte II

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 12:36 pm

Il sottoprogetto “EDEN – Evoluzione della Domanda di Energia Elettrica” ha il compito di studiare, nell’ambito del progetto di Ricerca di Sistema “ Scenari evolutivi nel medio-lungo termine del Sistema Elettrico italiano” [2 le conseguenze al 2030 dello sviluppo dei consumi e dei relativi impatti sul sistema elettrico nazionale per gli effetti: null della modifica della pratica tecnologica corrente conseguente all’evoluzione della tecnica e all’utilizzo delle tecnologie ritenute più efficienti dal punto di vista energetico ambientale, null della variazione della localizzazione geografica dei consumi a livello territoriale per individuare i siti di produzione elettrica ed i conseguenti adeguamenti delle reti di trasmissione e distribuzione, null delle politiche di intervento nella promozione delle tecnologie innovative e dell’uso efficiente dell’energia. Per la costruzione del modello che simula la complessa rete di relazioni che caratterizzano il sistema economico energetico è stato utilizzato MARKAL-TIMES [2] [3]un generatore di modelli tecnico-economici di minimo costo, dipendenti dal tempo, del tipo “bottom up” sviluppato nell’ambito dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA). Un’importante peculiarità del modello, che lo distingue da strumenti analoghi già realizzati per il settore energetico aggregato, è la dimensione spaziale. Il sistema della domanda (e dell’offerta) di energia elettrica viene descritto per ciascuna delle venti Regioni nelle quali è suddiviso il territorio italiano. Questo permette di identificare geograficamente i carichi e di superare lo schema “a singola sbarra”, secondo il quale tutti i carichi e tutti i generatori risultano connessi ad un unico punto, rendendo di fatto impossibile lo studio dell’evoluzione delle reti elettriche. Dal lato dell’Offerta la “regionalizzazione”, oltre a consentire lo studio degli impatti della localizzazione dei siti produttivi in corrispondenza alle necessità di consumo, rende anche evidenza degli scambi e dei transiti di energia elettrica fra e attraverso le regioni, contribuendo ad accrescere l’accuratezza nelle stime della consistenza degli impianti di trasporto. Infine, un tale modello rappresenta uno strumento in grado di facilitare la coerenza a livello nazionale fra i diversi piani energetici regionali, consentendo di ottenere un quadro organico e coordinato fra gli obiettivi di sviluppo locale. Il presente rapporto tratta del metodo utilizzato e dei risultati ottenuti per traslare, al livello di Provincia, la previsione dei consumi regionali risultanti dalla modellazione di cui sopra, rendendola coerente con i trend evolutivi dei consumi registrati a livello locale. Tale operazione rappresenta un passo necessario e

fondamentale per determinare le condizioni sotto le quali studiare gli scenari di sviluppo delle reti di sub- trasmissione e di distribuzione. La ripartizione, fra i settori di consumo e le Province, dell’energia globalmente consumata in ambito regionale viene effettuata utilizzando il metodo del “Trend Vincolato”, con il quale si eseguono estrapolazioni attendibili dei consumi storici provinciali utilizzando funzioni determinate sia su base storica [7] , sia considerando la quota corrispondente ad ogni provincia della previsione di consumo della Regione di appartenenza, la quale in tale operazione assume il ruolo di quadro di riferimento, in grado di assicurare la coerenza fra i consumi futuri ai vari livelli di aggregazione Tale operazione viene effettuata per ogni settore di consumo, per il quale è quindi assicurata la congruenza fra i consumi di ogni Regione e la somma di quelli relativi a tutte le Province che fanno parte della Regione stessa. A partire da questi consumi si procede infine con la costruzione dei modelli del carico in grado di stimare l’andamento della potenza massima per le Province. Per distribuire fra settori di consumo in ambito provinciale l’energia globalmente consumata nella regione è stato utilizzato il programma proprietario ELFO (ELectricity FOrecasting). ELFO è derivato dal codice INES [8] , del quale ha conservato le routines di programmazione dei modelli matematici, mentre le parti riguardanti input, output e dimensionamento di vettori e matrici sono stati programmati ex novo. Per ogni provincia di una determinata regione il programma interpola le serie storiche dell’energia elettrica per le cinque classi di utenza previste nel modello TIMES. Tali serie storiche vengono poi estrapolate utilizzando una procedura di aggiustamento che assicura la congruenza con le previsioni dei consumi a livello di regione. Mentre le serie storiche dei consumi provinciali sono prelevate dagli archivi messi a disposizione dal GRTN, il quadro di riferimento futuro a livello di Regione è uno dei risultati dell’elaborazione del modello TIMES. L’output di ELFO consiste nell’energia prevista, anno per anno fino all’anno orizzonte dello studio (periodo 2005-2030), per le province di una data regione, suddivisa per classe di carico, sia stampata in forma tabellare sia registrata, in formato opportuno, su file per servire da input al codice che, nella successiva fase procedurale [9] elabora il Modello Statistico del Carico, determinando la potenza alla punta per tutti gli oggetti territoriali e gli anni futuri per i quali è stata effettuata la previsione di energia. Il Rapporto si compone di due volumi: – Nel primo volume vengono presentati e commentati i risultati della ripartizione, per provincia e settore di consumo, delle previsioni sia dello “Scenario di Riferimento”, corrispondente alle analisi esposte in [5] sia dello “Scenario Efficienza” derivante dall’applicazione di provvedimenti di risparmio energetico all’evoluzione prevista con lo “Scenario di Riferimento” [6]. – Nel secondo volume sono riportati, per approfondimenti e analisi indipendenti, i risultati dei calcoli ELFO di entrambi gli scenari e grafici e tabelle ricavati dalla loro elaborazione.

In questo Summary vengono brevemente commentati per le regioni e le rispettive province 1 i risultati relativi sia ai consumi totali sia a quelli dei principali settori economici (industria, domestico e terziario), tralasciando i settori agricoltura e trasporti, che vengono comunque considerati nel rapporto. I confronti tra consumi ed i calcoli delle variazioni (incrementi o diminuzioni) sono riferiti all’anno 2000, indicati in TWh e si estendono fino al 2030, anno obiettivo. Regione Abruzzo. Lo “Scenario Riferimento” prevede che, nel 2030 l’Abruzzo consumi circa il 2 % del totale nazionale. Nel trentennio considerato, il peso dell’industria scenderà dal 58,5 % dell’anno 2000 al 54 %, il terziario guadagnerà quote, passando dal 19 % al 25,5 % mentre il peso del domestico resterà praticamente costante. A livello di provincia Chieti resterà quella con i consumi elettrici più elevati, seguita da L’Aquila che farà registrare la crescita percentuale più elevata (90 %) tra tutte le province. La crescita regolare di Teramo (tasso medio annuo nel trentennio del 2 %) sarà trainata dall’industria, mentre nella provincia di Pescara l’espansione dei consumi durerà fino al 2025, per poi decrescere nell’ultimo quinquennio riportandosi al livello del 2020. Lo “Scenario Efficienza” prevede che nella regione Abruzzo si collochi, all’anno orizzonte, il 2,1 % del risparmio complessivo nazionale, pari a circa 0,7 TWh/a. Regione Basilicata. Lo “Scenario Riferimento” prevede che, nel 2030 la Basilicata consumi circa l’1 % del totale nazionale. Nel trentennio considerato, il peso dell’industria scenderà dal 59,4 % dell’anno 2000 al 54 %; il terziario guadagnerà quote, passando dal 16 % al 22 %, mentre il peso del domestico resterà praticamente costante. A livello di provincia Potenza resterà quella con i consumi elettrici più elevati pari circa ai 2/3 del totale di regione. Nel trentennio d’interesse i tre settori raddoppieranno praticamente i consumi. Matera, che crescerà con un tasso medio annuo del 1,5 % nel trentennio, vedrà il raddoppio dei consumi elettrici del settore civile (domestico e terziario) e la flessione, nell’ultimo quinquennio, di quelli del settore industriale. Lo “Scenario Efficienza” prevede che nella regione Basilicata si collochi, all’anno orizzonte, lo 0,8 % del risparmio complessivo nazionale, pari a circa 0,3 TWh/a. Regione Calabria. Lo “Scenario Riferimento” prevede che, nel 2030 la Calabria consumi circa l’1,7 % del totale nazionale. Nel trentennio considerato, il peso dell’industria scenderà dal 23 % dell’anno 2000 al 19 %; il terziario guadagnerà quote, passando dal 27 % al 36 %, mentre il peso del domestico diminuirà dal 42 % al 39 %. A livello di provincia Cosenza resterà quella con i consumi elettrici più elevati, seguita da Reggio Calabria che farà registrare la crescita più elevata in assoluto (1,2 TWh). 1 Per semplicità spesso nel testo si identificherà una provincia col suo capoluogo, omettendo "provincia di".

Catanzaro e Vibo Valentia avranno una crescita vigorosa quasi costante nel tempo con tassi medi annui nel trentennio di 2,2 % e 2,6 % , rispettivamente. Crotone, che presenta complessivamente una crescita dei consumi più contenuta (tasso medio annuo di crescita nel trentennio dell’1,8 %), con un significativo aumento dei consumi nei settori terziario e domestico, dovrà scontare la scomparsa dell’industria. Lo “Scenario Efficienza” prevede che nella regione Calabria si collochi, all’anno orizzonte, l’1,7 % del risparmio complessivo nazionale, pari a circa 0,6 TWh/a. Regione Campania. Lo “Scenario Riferimento” prevede che, nel 2030 la Campania consumi circa il 5,2 % del totale nazionale. Nel trentennio considerato, il peso dell’industria scenderà dal 35 % dell’anno 2000 al 34 %; il terziario guadagnerà quote, passando dal 27 % al 32 % mentre il peso del domestico diminuirà dal 36 % al 30 %. A livello di provincia Napoli resterà quella con i consumi elettrici più elevati, seguita da Salerno che farà registrare la crescita più elevata in assoluto (2,6 TWh). Benevento avrà una crescita vigorosa, con tasso medio annuo nel trentennio del 5,3 %, dovuta essenzialmente al settore industriale. Avellino e Caserta, che presentano tassi medi annui di crescita nel trentennio del 1,9 % e del 1,0 %, mostrano, la prima una crescita abbastanza diffusa in tutti i settori, la seconda lo sviluppo del terziario. Lo “Scenario Efficienza” prevede che nella regione Campania si collochi, all’anno orizzonte, il 5,3 % del risparmio complessivo nazionale, pari a circa 1,8 TWh/a. Regione Emilia Romagna. Lo “Scenario Riferimento” prevede che, nel 2030 l’Emilia Romagna consumi circa il 9,0 % del totale nazionale. Nel trentennio considerato, il peso dell’industria scenderà dal 53 % dell’anno 2000 al 47 %; il terziario guadagnerà quote, passando dal 21 % al 27 %, mentre il peso del domestico resterà praticamente invariato (passerà dal 20 % al 21 %). A livello di provincia Bologna resterà quella con i consumi elettrici più elevati anche se presenta il più basso tasso annuo di crescita nel trentennio (1,5 TWh), seguita da Modena che farà registrare la crescita più elevata in assoluto (2,9 TWh). Forlì e Piacenza avranno una crescita vigorosa con tassi medi nel trentennio simili: del 3,2 % la prima, dovuta essenzialmente al settore domestico e del 3,1 % la seconda, dovuta essenzialmente al terziario. Rimini, Ravenna, Reggio Emilia e Parma, con tassi medi annui di crescita nel trentennio rispettivamente di 2,5 %, 2,5 %, 2,1 % e 2,0 % avranno crescita abbastanza diffusa in tutti i settori (eccezion fatta per il domestico di Ravenna, che nel trentennio aumenta solo di 0,1 TWh). Ferrara che, dopo Bologna, è la provincia con il più basso tasso medio annuo di crescita nel trentennio (1,7 %) svilupperà essenzialmente il terziario.

Lo “Scenario Efficienza” prevede che nella regione Emilia Romagna si collochi, all’anno orizzonte, il 9,4 % del risparmio complessivo nazionale, pari a circa 3,2 TWh/a. Regione Friuli Venezia Giulia. Lo “Scenario Riferimento” prevede che, nel 2030 la Regione consumi circa il 3,2 % del totale nazionale. Nel trentennio considerato, il peso dell’industria scenderà dal 63 % dell’anno 2000 al 58 %; il terziario guadagnerà quote, passando dal 16 % al 22 %, mentre il peso del domestico salirà leggermente dal 15 % al 17 %. A livello di provincia Udine resterà quella con i consumi elettrici più elevati e col maggior tasso di crescita nel trentennio (2,5% medio annuo), seguita da Pordenone e Gorizia che mostrano lo stesso tasso medio annuo di crescita nel trentennio (1,6 %), quest’ultima tuttavia farà registrare la crescita più bassa in valore assoluto (0,4 TWh). Trieste avrà il più basso tasso di crescita regionale (0,5 % nel trentennio), facendo marcare un buon incremento nel terziario (0,7 TWh) e una diminuzione dei consumi nel domestico (-0,07 TWh). Lo “Scenario Efficienza” prevede che nella regione Friuli Venezia Giulia si collochi, all’anno orizzonte, il 2,4 % del risparmio complessivo nazionale, pari a circa 0,8 TWh/a. Regione Lazio. Lo “Scenario Riferimento” prevede che, nel 2030 il Lazio consumi circa il 7,7 % del totale nazionale. Nel trentennio considerato, il peso dell’industria scenderà dal 33% dell’anno 2000 al 25 %; il terziario guadagnerà quote, passando dal 34 % al 48 %, mentre il peso del domestico scenderà dal 32 % al 26 %. A livello di provincia Roma resterà quella con i consumi elettrici più elevati e col maggior tasso di crescita nel trentennio (2,3 % medio annuo), seguita da Latina, con buona crescita nell’industria e nel terziario, da Frosinone con l’industria in crescita, da Viterbo e Rieti che presentano tassi medi annui di crescita nel trentennio abbastanza simili (1,7 % e 1,9 %). Lo “Scenario Efficienza” prevede che nella regione Lazio si collochi, all’anno orizzonte, il 10,9 % del risparmio complessivo nazionale, pari a circa 3,7 TWh/a. Regione Liguria. Lo “Scenario Riferimento” prevede che, nel 2030 la Liguria consumi circa il 2,3 % del totale nazionale. Nel trentennio considerato, il peso dell’industria scenderà dal 27 % dell’anno 2000 al 22 %; il terziario guadagnerà quote, passando dal 28 % al 37 %, mentre il peso del domestico crescerà dal 29 % al 33 %. A livello di provincia Genova resterà quella con i consumi elettrici più elevati e col maggior tasso di crescita nel trentennio (2,8 % medio annuo), Imperia, che ha lo stesso tasso di crescita di Genova, avrà uno sviluppo regolare in tutti i settori. La provincia di Savona è il secondo consumatore di elettricità della regione; in essa si osserva un forte ridimensionamento del settore industriale bilanciato dalla regolare crescita del terziario e del domestico. Per la provincia di La Spezia è previsto un tasso medio annuo di crescita nel trentennio dell’1,4 %, trainato dal terziario.

Lo “Scenario Efficienza” prevede che nella regione Liguria si collochi, all’anno orizzonte, il 2,5 % del risparmio complessivo nazionale, pari a circa 0,9 TWh/a. Regione Lombardia. Lo “Scenario Riferimento” prevede che, nel 2030 La Lombardia consumi circa il 21 % del totale nazionale. Nel trentennio considerato, il peso dell’industria scenderà dal 62 % dell’anno 2000 al 53 %; il terziario guadagnerà quote, passando dal 18 % al 26 %, mentre il peso del domestico crescerà di poco: dal 17 % al 19 %. A livello di provincia Milano resterà quella con i consumi elettrici più elevati, seguita da Brescia e Bergamo. Mantova avrà il più alto tasso di crescita percentuale (3,2 % medio annuo nel trentennio) per lo sviluppo del settore industriale. Lodi, Pavia, Sondrio, Cremona e Como con tassi medi annui di crescita simili (1,9 %, 1,8 %, 1,5 %, 1,4 % e 1,3 %) avranno crescita abbastanza diffusa in tutti i settori. Varese e Lecco mostrano i tassi medi annui di crescita più bassi (0,9 % e 0,7 %). Lo “Scenario Efficienza” prevede che nella regione Lombardia si collochi, all’anno orizzonte, il 20,5 % del risparmio complessivo nazionale, pari a circa 7,0 TWh/a. Regione Marche. Lo “Scenario Riferimento” prevede che, nel 2030 la regione Marche consumi circa il 2,5 % del totale nazionale. Nel trentennio considerato, il peso dell’industria scenderà dal 51 % dell’anno 2000 al 47 %; il terziario guadagnerà quote, passando dal 22 % al 30 %, mentre il peso del domestico scenderà di poco: dal 22 % al 20 %. La provincia di Ancona avrà i consumi elettrici più elevati, seguita da Pesaro-Urbino, che presenta il più alto tasso medio annuo di crescita percentuale (3,1 % nel trentennio), con sviluppo di tutti i settori. Anche Macerata, col 2,4 % di tasso medio annuo di crescita nel trentennio, avrà un aumento abbastanza diffuso in tutti i settori, mentre per Ascoli Piceno, che è la provincia col minor tasso di crescita nel trentennio (1,6 % medio annuo), è prevista una diminuzione dei consumi del settore industria ed un incremento di quelli del terziario. Lo “Scenario Efficienza” prevede che nella regione Marche si collochi, all’anno orizzonte, il 2,6 % del risparmio complessivo nazionale, pari a circa 0,9 TWh/a. Regione Molise. Lo “Scenario Riferimento” prevede che, nel 2030 la regione Molise consumi circa lo 0,5 % del totale nazionale. Nel trentennio considerato, il peso dell’industria scenderà dal 56 % dell’anno 2000 al 53 %; il terziario guadagnerà quote, passando dal 18 % al 21 %, mentre il peso del domestico resterà praticamente immutato passando dal 21 % al 21,5 %. A livello di provincia Campobasso resterà quella con i consumi elettrici più elevati, ma sarà Isernia quella con la crescita più elevata (0,8 TWh) sostenuta, principalmente, dal settore industriale. Lo “Scenario Efficienza” prevede che nella regione Molise si collochi, all’anno orizzonte, lo 0,6 % del risparmio complessivo nazionale, pari a circa 0,2 TWh/a.

Regione Piemonte. Lo “Scenario Riferimento” prevede che, nel 2030 la regione Piemonte consumi circa l’8,9 % del totale nazionale. Nel trentennio considerato, il peso dell’industria scenderà dal 61 % dell’anno 2000 al 54 %; il terziario guadagnerà quote, passando dal 16 % al 23 %, mentre il peso del domestico resterà praticamente immutato passando dal 19 % al 20 %. A livello di provincia Torino resterà quella con i consumi elettrici più elevati, ma crolleranno i consumi industriali. Cuneo sarà la provincia col più alto tasso di incremento dei consumi nel trentennio (3,7 % medio annuo) legato prevalentemente al settore industriale. Novara, che segue Cuneo, col 2,9 % di tasso medio annuo d’incremento nel trentennio, avrà uno sviluppo legato prevalentemente ai settori industriale e domestico. Vercelli, Asti, Alessandria, Biella e Verbania avranno, nel trentennio, tassi medi annui di crescita del 2,0 %, 1,9 %, 1,7 %, 1,1 % e 0,8 % trainati, principalmente, dalla crescita del terziario. Lo “Scenario Efficienza” prevede che nella regione Piemonte si collochi, all’anno orizzonte, l’8,5 % del risparmio complessivo nazionale, pari a circa 2,9 TWh/a. Regione Puglia. Lo “Scenario Riferimento” prevede che, nel 2030 la regione Puglia consumi circa il 5,1 % del totale nazionale. Nel trentennio considerato, il peso dell’industria scenderà dal 53 % dell’anno 2000 al 45 %; il terziario guadagnerà quote, passando dal 17 % al 25 %, mentre il peso del domestico resterà praticamente immutato al 24 %. A livello di provincia Bari diverrà quella con i consumi elettrici più elevati, sostenuti da terziario, industria e domestico con tasso medio annuo di crescita nel trentennio rispettivamente di 3,1 %, 1,7 % e 1,7%. Taranto, che nel 2000 era la provincia con i consumi elettrici più elevati, scenderà al secondo posto. Foggia e Lecce con tassi di incremento medi annui nel trentennio del 2,1 % e 1,8 % vedranno la crescita soprattutto del terziario. A Brindisi, il crollo del settore industriale verrà bilanciato dalla crescita del terziario e del domestico, mantenendo sostanzialmente invariati, nel trentennio, i consumi globali (tasso medio annuo di crescita nel trentennio dello 0,1 %). Lo “Scenario Efficienza” prevede che nella regione Puglia si collochi, all’anno orizzonte, il 4,3 % del risparmio complessivo nazionale, pari a circa 1,5 TWh/a. Regione Sardegna. Lo “Scenario Riferimento” prevede che, nel 2030 la regione Sardegna consumi circa il 3,5 % del totale nazionale. Nel trentennio considerato il peso dell’industria scenderà dal 66 % dell’anno 2000 al 58 %; il terziario guadagnerà quote, passando dal 14 % al 21 %, mentre il peso del domestico resterà praticamente immutato al 18 %. A livello di provincia Cagliari resterà quella con i consumi elettrici più elevati, con un discreto incremento, dei settori industriale e, in minor misura, del domestico. Oristano sarà la provincia col maggior incremento percentuale (2,2 % medio annuo nel trentennio) sostenuto da tutti i settori. Sassari, dove il crollo del settore industriale sarà bilanciato dalla crescita del terziario e del

domestico, non mostra crescita dei consumi (tasso medio annuo nel trentennio dello 0,0 %). Nuoro mostra un tasso di crescita negativo (-0,2 % medio nel trentennio) in quanto la crescita del terziario e del domestico non compenserà il crollo dei consumi del settore industriale. Lo “Scenario Efficienza” prevede che nella regione Sardegna si collochi, all’anno orizzonte, l’1,6 % del risparmio complessivo nazionale, pari a circa 0,5 TWh/a. Regione Sicilia. Lo “Scenario Riferimento” prevede che, nel 2030 la regione Sicilia consumi circa il 6,8 % del totale nazionale. Nel trentennio considerato, il peso dell’industria scenderà dal 44 % dell’anno 2000 al 39 %; il terziario guadagnerà quote, passando dal 21 % al 28 %, mentre il peso del domestico diminuirà passando dal 31 % al 28 %. A livello di provincia Catania diverrà quella con i consumi elettrici più elevati, sostenuti dai settori industriale e terziario, sorpassando Siracusa e Palermo. Trapani, Enna, Agrigento e Messina, con tassi di sviluppo medi annui nel trentennio di 2,2 % , 2,0 %, 1,7 % e 1,6 % mostrano una buona crescita sostenuta dal settore industriale a Trapani e Messina, nel terziario a Enna e Trapani, e diffusa in tutti i settori ad Agrigento. La crescita di Ragusa (1,2 % medio annuo nel trentennio) sarà supportata principalmente dal domestico e dal terziario. A Caltanisetta il crollo del settore industriale sarà appena compensato dalla crescita dei settori domestico e terziario, ma complessivamente i consumi non cresceranno (tasso medio annuo nel trentennio dello 0,0 %). Lo “Scenario Efficienza” prevede che nella regione Sicilia si collochi, all’anno orizzonte, il 6,4 % del risparmio complessivo nazionale, pari a circa 2,2 TWh/a. Regione Toscana. Lo “Scenario Riferimento” prevede che, nel 2030 la regione Toscana consumi circa il 6,7 % del totale nazionale. Nel trentennio considerato, il peso dell’industria scenderà dal 53 % dell’anno 2000 al 47 %; il terziario guadagnerà quote, passando dal 21 % al 25 %, mentre il peso del domestico aumenterà dal 21 % al 23 %. A livello di provincia Firenze rimarrà quella con i consumi elettrici più elevati, sostenuti dal settore terziario. Livorno, col 2,7 % medio nel trentennio sarà la provincia col tasso di sviluppo più alto, sostenuto dall’espansione dei consumi industriali. Siena, Arezzo, Massa Carrara, Grosseto, Lucca, Pisa, Pistoia e Prato presentano tassi di crescita medi annui nel trentennio del 2,4 % , 2,0 %, 1,9 %, 1,8 %, 1,4 %, 1,3 %, 1,2 % e 0,7 % sostenuti principalmente dal terziario e domestico a Siena e Lucca, dal terziario a Pistoia, in generale da tutti i settori ad Arezzo, Massa Carrara, Grosseto e Pisa, dal terziario e dal domestico, che compenseranno la caduta del settore industriale a Prato. Lo “Scenario Efficienza” prevede che nella regione Toscana si collochi, all’anno orizzonte, il 6,3 % del risparmio complessivo nazionale, pari a circa 2,1 TWh/a.

Regione Trentino Alto Adige. Lo “Scenario Riferimento” prevede che, nel 2030 la regione Trentino Alto Adige consumi circa il 2,1 % del totale nazionale. Nel trentennio considerato, il peso dell’industria scenderà dal 44 % dell’anno 2000 al 39 %; il terziario guadagnerà quote, passando dal 26 % al 35 % mentre il peso del domestico resterà immutato al 19 %. A livello di provincia Trento rimarrà quella con i consumi elettrici più elevati, sostenuti, dai settori terziario ed industriale. Nella provincia di Bolzano lo sviluppo dei consumi nel trentennio (2,4 % medio annuo) sarà sostenuto prevalentemente dal terziario. Lo “Scenario Efficienza” prevede che nella regione Trentino Alto Adige si collochi, all’anno orizzonte, il 2,5 % del risparmio complessivo nazionale, pari a circa 0,9 TWh/a. Regione Umbria. Lo “Scenario Riferimento” prevede che, nel 2030 la regione Umbria consumi circa l’1,7 % del totale nazionale. Nel trentennio considerato, il peso dell’industria scenderà dal 66 % dell’anno 2000 al 57 %; il terziario guadagnerà quote, passando dal 14 % al 23 %, mentre il peso del domestico aumenterà leggermente passando dal 16 % al 17 %. A livello di provincia Perugia diverrà quella con i consumi elettrici più elevati, sostenuti prevalentemente dal settore industriale, sorpassando Terni, in cui la diminuzione dei consumi dell’industria sarà appena compensata dalla crescita dei settori domestico e terziario, ma complessivamente i consumi cresceranno pochissimo (tasso medio annuo nel trentennio dello 0,1 %). Lo “Scenario Efficienza” prevede che nella regione Umbria si collochi, all’anno orizzonte, l’1,2 % del risparmio complessivo nazionale, pari a circa 0,4 TWh/a. Regione Valle d’Aosta. Lo “Scenario Riferimento” prevede che, nel 2030 la regione Valle d’Aosta consumi circa lo 0,3 % del totale nazionale. Nel trentennio considerato, il peso dell’industria scenderà dal 47 % dell’anno 2000 al 42 %; il terziario guadagnerà quote, passando dal 26 % al 33 %, mentre il peso del domestico resterà immutato al 21 %. L’incremento dei consumi, che nel trentennio considerato cresceranno ad un tasso medio annuo dell’1,6 % sarà trainato essenzialmente dai settori terziario e domestico Lo “Scenario Efficienza” prevede che nella regione Valle d’Aosta si collochi, all’anno orizzonte, lo 0,3 % del risparmio complessivo nazionale, pari a circa 0,09 TWh/a. Regione Veneto. Lo “Scenario Riferimento” prevede che, nel 2030 la regione Veneto consumi circa il 10,1 % del totale nazionale. Nel trentennio considerato, il peso dell’industria scenderà dal 61 % dell’anno 2000 al 53 %; il terziario guadagnerà quote, passando dal 18 % al 26 %, mentre il peso del domestico aumenterà dal 17 % al 19 %. A livello di provincia Venezia rimarrà quella con i consumi elettrici più elevati sostenuti, principalmente, dai settori terziario e domestico.

Treviso, col 2,7 % medio annuo nel trentennio sarà la provincia col tasso di sviluppo più alto, sostenuto dall’espansione dei consumi del settore industria. Padova e Vicenza presentano tassi di crescita medi annui nel trentennio dell’1,9 % e dell’1,8 % sostenuti soprattutto dal settore industriale; l’espansione dei consumi di Verona, ad un tasso medio annuo nel trentennio dell’1,9 %, sarà dovuta principalmente alla crescita del settore terziario, la crescita dei consumi di Rovigo, con tasso medio nel trentennio dell’1,8 %, sarà sostenuta principalmente dai settori terziario e industriale. Unica eccezione la provincia di Belluno, in cui la scomparsa del settore industriale non verrà compensata dalla crescita degli altri settori (il terziario non crescerà ed il domestico crescerà poco) e, pertanto, avrà un tasso medio annuo di variazione nel trentennio negativo (-2,3 %). Lo “Scenario Efficienza” prevede che nella regione Veneto si collochi, all’anno orizzonte, il 10,1 % del risparmio complessivo nazionale, pari a circa 3,4 TWh/a. In sintesi: dal punto di vista dell’aumento dei consumi elettrici tra il 2000 e il 2030, nello “Scenario Riferimento” Milano sarà la provincia col maggior incremento nazionale (+14206 GWh)), seguita da Roma (+12658 GWh), in entrambe i consumi saranno sostenuti, in maggior parte, dal settore terziario. Altra crescita elevata è prevista, nell’ordine, per la provincia di Cuneo (+7595 GWh) e di Brescia (+7392 GWh). Al sud la crescita maggiore è prevista per la provincia di Cagliari (+4703 GWh). Dal punto di vista dei tassi annui medi di crescita dei consumi nel trentennio è la provincia di Benevento (+ 5,3 %) quella che mostra la più alta velocità di crescita, seguita da Isernia (+ 4 %) e da un gruppo di province (Cuneo, Forlì, Mantova, Catania, Piacenza e Pesaro) con tassi superiori al 3 %. Un tasso negativo di variazione dei consumi nel trentennio è prospettato per le province di Belluno e Nuoro, mentre per Sassari e Caltanisetta è previsto un tasso nullo. Nell’anno 2000, ancora dal punto di vista dei consumi, Milano, Roma, Brescia e Torino erano, in ordine, le province con i consumi più elevati, seguite da Bergamo, Cagliari, Napoli, Taranto Venezia e Vicenza; nell’anno 2030 le prime quattro province saranno ancora quelle con i consumi elettrici maggiori, ma saranno seguite da Cagliari, Cuneo, Bergamo, Venezia, Napoli e Vicenza. Come si vede dal novero delle prime dieci province consumatrici di elettricità scompare Taranto ed entra Cuneo, che sale dalla posizione 21 occupata nell’anno 2000 alla posizione 6 dell’anno 2030.

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