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1.OLI.O4-Analisi LCA comparativa di oli isolanti per trasformatori

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1.OLI.O4-Analisi LCA comparativa di oli isolanti per trasformatori

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 12:20 pm

Il presente lavoro si colloca all’interno del progetto MATEALT, WP OLI per la “Sperimentazione di oli sintetici per trasformatori con caratteristiche di bassa tossicità, alto punto di infiammabilità ed elevata biodegradabilità”, e sintetizza l’attività prevista nella milestone O4 relativa alla “ Analisi comparata del trattamento a fine vita degli oli.”. Sono stati acquistati ad inizio 2004 tre oli di diversa natura, che sono stati sottoposti a caratterizzazione per confrontarne le prestazioni sia in esercizio, che attraverso analisi di laboratorio chimico fisiche. In questo rapporto si completa il paragone anche delle prestazioni ambientali, in termini di consumi energetici e di risorse, di emissioni di sostanze e di produzione di rifiuti. I fluidi sono: ο Olio a base di esteri naturali, di provenienza USA(olio vegetale) L’olio è una miscela opportunamente bilanciata di oli vegetali contenenti acidi grassi insaturi, con buon comportamento alle basse temperature, e di oli con alta percentuale di acidi saturi con buona stabilità all’ossidazione, anche se necessita di antiossidanti, tipo il 2.,6 Diterbutilparacresolo (DBPC). I punti di accensione e di combustione sono molto elevati, >300°C, ed è biodegradabile al 95%. ο Olio a base di esteri di sintesi di fabbricazione inglese(olio sintetico) L’olio è un estere organico di sintesi, composto solamente da atomi di C, O ed H, derivato dall’alcool pentaeritritolo C(CH 2 OH) 4 e da un mono-acido di origine vegetale ramificato e non contiene alcun ingrediente pericoloso. Ha un’elevata resistenza all’accensione grazie alle sue proprietà termiche ed elevata biodegradabilità. ο Olio minerale naftenico non inibito e privo di PCB, la cui provenienza è generalmente quella del bacino del mar Caspio (olio minerale). L’olio proviene da greggio naftenico severamente raffinato. La sua composizione consiste in una miscela di distillati naftenici leggeri idrotrattati, distillati neftenici pesanti idrotrattati e di una frazione neftenica leggera raffinata al solvente. Ha un’elevata stabilità e resistenza all’ossidazione, ottenuta senza l’aggiunta di additivi antiossidanti, che limitano la formazione di morchie ed acidi organici dovuti all’azione dell’ossigeno dell’aria e all’effetto catalitico di ferro e rame. E’ esente da anche da PCB e zolfo corrosivo. Lo studio riportato nel presente rapporto ha come scopo principale il confronto degli impatti ambientali nella fase di produzione dei tre oli per trasformatori, con considerazioni relative alla loro gestione a fine vita e l’individuazione della soluzione più ecocompatibile. Lo studio è stato condotto secondo la metodologia LCA (Life Cycle Assesment), standardizzata secondo le norme ISO 14040. Dai risultati dell’analisi è emerso che l’olio minerale è il più ecocompatibile durante la fase di produzione, ad eccezione ovviamente del consumo di risorse non rinnovabili. Questo è confermato anche dalle informazioni

ottenute presso i consorzi per la raccolta degli oli esausti COUU e CONOE, sulla gestione a fine vita: l’olio minerale, privo di PCB, può essere inviato alla REOL di Corbetta (MI), che è un impianto per la rigenerazione degli oli chiari e può essere riutilizzato poi nei trasformatori.

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