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rapporti - Deliverable

Impatto dell’applicazione di misure di risparmio energetico e di sviluppo delle FER nel settore civile ed industriale.

rapporti - Deliverable

Impatto dell’applicazione di misure di risparmio energetico e di sviluppo delle FER nel settore civile ed industriale.

Il Deliverable mette a fuoco lo stato di efficienza energetica dell’industria agroalimentare italiana, con particolare attenzione al settore lattiero caseario e del parco edilizio scolastico italiano e verifica, per entrambi i casi, i possibili margini di riduzione dei consumi energetici e di sviluppo delle fonti rinnovabili.

L’obiettivo dell’attività è mettere a fuoco lo stato di efficienza energetica dell’industria agroalimentare italiana, con particolare attenzione al settore lattiero caseario e del parco edilizio scolastico italiano e verificare, per entrambi i casi, i possibili margini di riduzione dei consumi energetici e di sviluppo delle fonti rinnovabili. Relativamente alla prima attività, la valutazione è stata fatta analizzando casi studio, assunti come rappresentativi del settore, e conducendo uno studio approfondito sui flussi di massa e di energia, proponendo possibili interventi di miglioramento dell’efficienza energetica, nel settore dellaproduzione elettrica e termica e nei processi produttivi e potenziali progetti di valorizzazione energetica di scarti agricoli e della produzione. Tale analisi ha consentito di ricavare un valore medio di intensità energetica espresso come tep/tonnellata di latte trattato, rappresentativo del settore lattiero caseario. Il confronto, a titolo teorico, delle prestazioni energetiche così ottenute, con il corrispettivo valore presente sull’ultimo aggiornamento Best Available Techniques (BAT) Reference Documents (BREF) dell’agosto 2006 ha consentito di verificare che sussiste un potenziale margine di miglioramento dell’efficienza energetica, valutabile fra il 13 e il 79%, in funzione del processo produttivo: sebbene tale confronto sia da considerare come puramente teorico, l’analisi delle potenzialità di miglioramento espresse da uno dei casi studio, ha consentito di verificare che se si applicassero, anche solo in parte gli obiettivi di miglioramento proposti, si potrebbe conseguire circa un terzo dell’obiettivo. Relativamente al settore delle scuole, l’attività è stata svolta in risposta al recente Decreto legge del 9 febbraio 2012, n5, all’articolo 53, che prevede che si dia avvio alla modernizzazione del patrimonio immobiliare scolastico e alla riduzione dei consumi energetici, al fine anche di contribuire alla riduzione delle spese correnti di funzionamento. In questo quadro l’obiettivo del lavoro è analizzare quale potrebbe essere il potenziale di riduzione dei consumi energetici degli edifici scolastici italiani equale potrebbe essere il relativo onere da sostenere dalle casse pubbliche. A tale fine si è ricostruito lo scenario di riferimento degli attuali consumi energetici del patrimonio edilizio delle scuole italiane e su questo si sono applicate una serie di misure di efficienza energetica, agendo sull’involucro, sul sistema di riscaldamento, sugli apparecchi elettrici e sui sistemi di generazione di acqua caldasanitaria. L’applicazione di tali misure consente, al 2020 di ridurre del 5,2% e del 4,5%, rispettivamente i consumi finali termici ed elettrici dello scenario BAU: tale risparmio determinerebbe un costo di investimento di circa 700 Milioni €2012, ma tale costo potrebbe essere recuperato dai benefici, per effetto dei mancati costi per l’approvvigionamento energetico, pari a 860 Milioni €2012.

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