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rapporti - Deliverable

Efficienza energetica del servizio idrico integrato

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Efficienza energetica del servizio idrico integrato

Analisi del livello di efficienza del servizio idrico integrato a scala di AmbitoTerritoriale Ottimale; stima del risparmio energetico a livello nazionale; esempio di applicazione di un modello metabolico per l’analisi di sostenibilità di strategie diintervento sul sistema idrico integrato a scala urbana.

Il servizio idrico integrato è un settore altamente energivoro, si stima infatti che il suo consumo energetico incida per oltre il 2% sul consumo di energia a livello nazionale. Per tale motivo il suo pieno efficientamento è una delle opzioni disponibili per una pianificazione integrata delle smart cities nel percorso di transizione verso la decarbonizzazione. In questa ricerca è stato svolto uno studio finalizzato a ottenere una stima dello stato delle prestazioni energetiche del servizio idrico a scala di ATO (Ambito Territoriale Ottimale) e la valutazione di alcuni scenari di risparmio energetico a scala nazionale. Per l’indagine sono stati utilizzati dati messi a disposizione da ARERA (ex AEEGSI), riguardanti un campione significativo della realtà italiana (dell’ordine del 78% della popolazione), dati dei censimenti ISTAT delle acque per uso potabile per gli anni 2012 e 2015 e dati del database europeo sugli impianti di depurazione costituito in ottemperanza della Urban Waste Water Treatment Directive (UWWTD).

Dalla loro elaborazione sono state ricavate relazioni di correlazione fra consumi energetici e dati caratteristici del sistema, quali ad esempio consumi elettrici del servizio acquedotti e posizione altimetrica della popolazione servita o fra consumi elettrici del servizio depurazione e la dimensione media degli impianti nell’ATO. Le relazioni di correlazione sono state utilizzate come riferimento base per una classifica delle performance energetiche dei vari ATO e per formulare scenari di risparmio energetico, nell’ipotesi conservativa che gli ATO più energivori adottino azioni di efficientamento tali da ricondursi almeno ai valori di riferimento.

Dalle analisi è risultato che, a fronte di un consumo energetico annuale attuale di 4350 GWh per il servizio acquedotto, di 577 GWh per il servizio fognatura e 2337 GWh del servizio depurazione si stimano scenari di risparmio energetico, rispettivamente dell’11%, del 13% e del 6.5%.

E’ stato inoltre affrontato il tema della pianificazione strategica del servizio idrico integrato, con particolare riferimento alle aree urbane attraverso l’utilizzo di un esempio di modello metabolico. Tale modello consente la valutazione degli effetti in termini di sostenibilità energetica, ambientale ed economica di possibili strategie di intervento a lungo termine. Grazie a dati messi a disposizione da CAP (Consorzio per l’Acqua Potabile), gestore del servizio idrico integrato della Provincia di Milano, è stata effettuata un’applicazione del modello metabolico WaterMet2 al bacino afferente il depuratore di Bresso. Il modello è stato calibrato con dati riferiti al 2016 e quindi utilizzato per simulare il sistema su un orizzonte temporale di pianificazione di 15 anni (2016-2030), a fronte di un possibile scenario socioeconomico futuro e per un esempio di strategia di intervento. L’esempio costituisce una dimostrazione dell’uso di tale tipologia di modelli che consente di valutare scenari futuri tramite indicatori delle performance della gestione degli impianti, come i consumi energetici o i costi totali e delle conseguenze ambientali come ad esempio l’emissione di gas serra.

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