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Analisi sperimentale di una rete di accesso 5G per il vertical energia con un sistema adattivo di garanzia della QoS

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Analisi sperimentale di una rete di accesso 5G per il vertical energia con un sistema adattivo di garanzia della QoS

Il documento descrive valutazioni sperimentali delle tecniche di virtualizzazione abilitanti la rete 5G che permettono di soddisfare i differenti requisiti prestazionali (KPI) per il settore energia. Ciò è stato realizzato valutando prima il dimensionamento di una possibile rete di accesso per il vertical energia e successivamente effettuando test del paradigma di differenziazione del servizio (futuro network slicing) tramite un emulatore di rete sviluppato in ambiente NS3.

La rete 5G permette l’individuazione di differenti requisiti prestazionali (KPI) spesso tra loro in conflitto, in grado di soddisfare le differenti esigenze per i differenti settori, i “verticali”. Ciò è possibile definendo le reti 5G in maniera più flessibile e programmabile rispetto alle reti tradizionali, favorendo il livello appropriato di qualità del servizio per ogni applicazione all’interno di un’architettura eterogenea. Per fare ciò, le reti 5G si baseranno quindi maggiormente su un approccio di tipo software per distribuire in modo flessibile le funzioni, utilizzando un’orchestrazione programmabile ed unificata per la gestione delle risorse di rete. Per questo motivo risulta importante effettuare valutazioni sperimentali delle tecniche di virtualizzazione abilitanti le reti di nuova generazione quali NFV (Network Functions Virtualization), SDN (Software-Defined Networking) e C-RAN (Centralized or Cloud-Radio Access Network), verificando l’effettiva interoperabilità di differenti reti (radio e fisse). Tali analisi risultano essere lo scopo dello studio proposto.

In particolare, il primo obiettivo è stato quello di valutare il dimensionamento di una rete di accesso per il vertical energia. In pratica, si è valutata la banda necessaria da dover garantire al segmento compreso tra Access Switch e Central Office. Le valutazioni sono state effettuate tenendo conto delle diverse composizioni di traffico di tipo fronthaul, quello legato all’accesso radio mobile, e di tipo backhaul, legato invece a tecnologie di accesso diverse quali, per esempio, NB-IoT e LoRa.

Nella seconda parte sono state effettuate valutazioni tramite test sperimentali di tipo simulativo del paradigma di differenziazione del servizio tramite un ambiente di emulazione per reti 5G, ovvero NS3 (Network Simulator 3). È stata quindi portata l’architettura DiffServ del laboratorio fisico utilizzato in precedenza ad un simulatore di rete che permette di allargare la rete con segmenti di tipo radio. L’obiettivo dell’analisi è stato quello di ottenere indicazioni per la gestione di una rete access-metro-core idonea a connessioni e servizi di tipo 5G, in particolare come sia possibile implementarla e verificarne la sua affidabilità per contesti energetici.

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