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Severità degli eventi meteorologici rilevanti, impatto sulla resilienza del sistema elettrico e metodi di mitigazione

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Severità degli eventi meteorologici rilevanti, impatto sulla resilienza del sistema elettrico e metodi di mitigazione

I fenomeni meteorologici estremi influenzano la resilienza del sistema elettrico in modo diretto e indiretto, provocando disservizi di lunga durata e disagi per l’utenza. Nevicate umide e forti venti sono oggetto di studio, assieme allo sviluppo di sistemi di allertamento e soluzioni di mitigazione per TSO e DSO. Si punta a migliorare la previsione delle nevicate umide con post-processing statistici e valutazioni meteorologiche di eventi significativi del passato con tecniche multimodel. È affrontato il tema del rischio indiretto per la rete e prosegue l’attività sperimentale per lo studio di soluzioni di mitigazione attive e passive per evitare la formazione di manicotti sui conduttori.

I cambiamenti climatici a cui stiamo assistendo presentano fenomeni meteorologici che influenzano con sempre maggior frequenza e intensità la resilienza del sistema elettrico, evidenziando la fragilità dell’infrastruttura elettrica a fronte di situazioni meteorologiche severe. La formazione di manicotti di neve umida, i forti venti e la caduta di piante sulle linee restano le minacce più importanti da fronteggiare da parte di TSO e DSO.

In RSE le nevicate umide e i forti venti sono oggetto di studio da alcuni anni, assieme allo sviluppo di sistemi di allertamento come WOLF e allo studio di soluzioni di mitigazione attive e passive per ridurre la formazione di manicotti sui conduttori, messi a disposizione a TSO e DSO.

Per quanto riguarda WOLF un aspetto importante continua ad essere il miglioramento della previsione di nevicata umida, soprattutto per la ristretta finestra termica in cui si manifesta il fenomeno. Nel corso del PAR 2018 si è proceduto ad una serie di verifiche della temperatura prevista sulla stazione di Vinadio e sulle stazioni installate da RSE e TERNA, mediante diversi livelli di applicazione del dataset di rianalisi meteorologica MERIDA, sviluppato nell’ambito del medesimo progetto di Ricerca di Sistema . In particolare sono state confrontate le prestazioni del modello previsionale WRF-ARW sulla variabile temperatura a 2m (t2m), applicando un gradiente termico verticale (Lapse Rate – LR) ricavato dal modello stesso per ricondurre il dato modellato alla quota della stazione di misura. Sono state inoltre applicate due differenti tecniche di post-processing, Analog Ensemble (AnEn) e Quantile Mapping (QM), utilizzando come riferimento osservativo il medesimo dataset MERIDA. Le prestazioni sia per AnEn che per QM migliorano in modo significativo le previsioni di t2m.

Al contempo sono stati analizzati e confrontati i carichi di manicotto previsti per l’evento di nevicata umida del febbraio 2012 mediante l’impiego di differenti modelli meteorologici e la combinazione degli output degli stessi. Lo scopo è di valutare la combinazione di modelli (multimodel) che riproduce al meglio questa tipologia di eventi severi. I risultati mostrano che la combinazione migliore è quella che utilizza le uscite dei modelli ad area limitata WRF-ARW e RAMS, pilotati dal driver globale ECMWF. È stato ripreso anche il tema dei forti venti elaborando una nuova mappatura del vento ottenuta dall’analisi di tre anni di uscite modellistiche del modello WRF-ARW inizializzato con il modello globale ECMWF.

È proseguito il lavoro di valutazione del rischio indiretto per la rete AT sulla provincia di Belluno con la risoluzione della singola campata. Oltre alla morfologia del terreno e alla copresenza di alberi di alto fusto attigui alle campate AT, è stata estratta anche la specie arborea come ulteriore elemento discriminante. I risultati, ottenuti elaborando le mappe ad alta risoluzione della regione Veneto lungo i tracciati delle linee, sono stati confrontati con elaborazioni a più bassa risoluzione ottenute dalle mappe ministeriali disponibili su tutta Italia. Lo scopo è valutare la possibilità di mappare il rischio indiretto sulla rete AT su tutto il territorio nazionale. I risultati ottenuti evidenziano differenze nell’impiego delle due risoluzioni, specialmente per la tipologia di piante di alto fusto.

Il sito web GIS di WOLF è stato integrato con il layer di previsione del vento al suolo con orizzonte di forecast pari a 3 giorni da affiancare alla previsione di WOLF per poter distinguere le possibili situazioni di criticità per manicotto da quelle in cui è preponderante il vento, o la combinazione di entrambe. Il sito ha come utenti e-distribuzione e gli associati di Utilitalia.

Prosegue la gestione e l’attività sperimentale presso la stazione WILD ed è in corso un potenziamento delle misure attraverso l’impiego di celle di carico a trazione per misure di manicotto su campate sperimentali e l’aumento della capacità di test di conduttori innovativi in condizioni di nevicata umida.

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