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Analisi sismologiche, geologiche e idrogeologiche finalizzate a definire le forzanti per le componenti del sistema elettrico

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Analisi sismologiche, geologiche e idrogeologiche finalizzate a definire le forzanti per le componenti del sistema elettrico

L’Italia è un paese fortemente esposto ai rischi geologici naturali (terremoti, frane, alluvioni) che possono compromettere la funzionalità di infrastrutture strategiche, quali i componenti del sistema elettrico nazionale. Nel dettaglio, vengono presentati gli studi e risultati ottenuti dalle indagini sismiche condotte per la determinazione di parametri caratteristici dei terreni in termini di amplificazione sismica locale, con l’obiettivo di valutare il rischio al quale le componenti nevralgiche del sistema elettrico, quali le cabine primarie, sono sottoposte.

L’Italia è un paese fortemente esposto ai rischi geologici naturali e la corretta conoscenza delle forzanti “significative ed estreme” cui possono essere sottoposti gli elementi nevralgici del sistema elettrico è fondamentale e irrinunciabile per garantirne il corretto funzionamento, individuarne i rischi e proporre soluzioni migliorative. A tal proposito, per le attività inerenti il primo anno del triennio di ricerca in vigore, sono state svolte indagini e analisi finalizzate alla determinazione di parametri caratteristici circa la risposta dei terreni alle sollecitazioni sismiche in termini di amplificazione sismica locale, con l’obiettivo di valutare il rischio al quale le componenti nevralgiche del sistema elettrico, quali le cabine primarie, sono sottoposte.

L’approccio metodologico ha previsto diversi step tra di essi successivi, che hanno permesso di calibrare ogni fase rispetto ai risultati ottenuti in quelle precedenti, con l’obiettivo di indirizzare le analisi e le misure sperimentali verso siti rappresentativi delle criticità presenti su tutto i territorio nazionale.

Le aree campione analizzate sono 4: Comune di Nave, in provincia di Brescia, Comune di Mirandola, in provincia di Modena, Comune di Riccione, in provincia di Rimini e Comune di Senigallia in provincia di Ancona. Il set di misure sperimentali per ogni sito di interesse è stato acquisito e opportunamente processato per ottenere la funzione di amplificazione sismica locale espressa in termini di frequenze di interesse per l’ingegneria anti-sismica. I risultati sono stati integrati e confrontati con misure sperimentali presenti in bibliografia utili anche per tarare la metodologia.

La funzione di amplificazione è fondamentale per ri-scalare gli spettri di risposta del terreno (come quelli di normativa) e quindi per meglio definire le forzanti collegate alle componenti orizzontali e verticali del moto sismico e per la valutazione di una possibile interazione suolo-struttura presso le località indagate.

Per la prima volta nell’ambito della ricerca di sistema sarà valutata la predisposizione dei terreni agli effetti legati all’amplificazione sismica che può avere effetti anche rilevanti e compromettere il corretto funzionamento dei componenti elettrici strategici.

Un risultato piuttosto validante e da non sottovalutare è rappresentato dal poter eseguire agevolmente delle analisi su diversi cataloghi sismici storici e moderni realizzati dai più importanti enti di ricerca italiani. Tali cataloghi sono stati uniformati e inseriti in un database di facile consultazione che consente, tra l’altro, di studiare i risentimenti sul territorio delle intensità simiche e di definire gli spettri di risposta del terreno, sia secondo le NTC-Norme Tecniche Costruzioni vigenti, sia secondo opportune leggi di attenuazione dell’ampiezza in accelerazione in funzione della distanza e della magnitudo dei terremoti di interesse.

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