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2.1.1-Applicazione dei nanomateriali per processi catalitici più efficienti: combustione e abbattimento degli ossidi di azoto.

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2.1.1-Applicazione dei nanomateriali per processi catalitici più efficienti: combustione e abbattimento degli ossidi di azoto.

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 12:38 pm

L’eliminazione dai fumi degli inquinanti prodotti con la combustione, ovvero la loro drastica riduzione mediante processi di generazione a bassa emissione, sono obiettivi da perseguire per rendere sempre più compatibili e tollerabili dal punto di vista ambientale i sistemi di generazione elettrica basati su combustibili fossili, responsabili della formazione di inquinanti quali ossidi di azoto, composti organici volatili, polveri sottili. Sistemi e/o impianti di generazione ad “emissione zero” comportano invece il passaggio a sistemi di generazione radicalmente diversi, quali celle a combustibile o combustione catalitica, per evitare o abbassare drasticamente la produzione d’inquinanti. Nel Progetto SENNA, Sottoprogetto NANO “Applicazioni dei nanomateriali, dei microsistemi integrati e dei nuovi materiali funzionali per il sistema elettrico del futuro”, Work Package 2.1 “Osservatorio sulle applicazioni dei nanomateriali”, è stata completata la Milestone 2.1.2 “Applicazione dei nanomateriali per processi catalitici più efficienti: combustione e abbattimento degli ossidi di azoto”. Il presente rapporto illustra i risultati dell’attività svolta presentando le conclusioni emerse valutando le tendenze delle ricerche in corso, a partire dalle quali è stata elaborata una proposta di progetto mirato da proporre nell’ambito delle future iniziative della Ricerca di Sistema. Le nanotecnologie potrebbero infatti contribuire a sviluppare nuovi materiali catalitici più efficaci, aumentando la densità dei siti e l’area attiva, ottimizzando le proprietà su scala nanometrica. Anche la caratterizzazione con tecniche avanzate di analisi strutturale delle proprietà dei nuovi nanocatalizzatori, oltre alla più mirata scelta dei materiali catalitici e/o del supporto, potrebbe favorire l’individuazione e la messa a punto di nuove soluzioni. La valutazione dello stato di avanzamento delle ricerche in atto su tali tematiche, aspetto particolarmente delicato poiché la natura della catalisi riguarda proprio i materiali a partire dalle loro dimensioni atomiche, è stato effettuato con la collaborazione del Dipartimento di Ingegneria Chimica e Alimentare dell’Università di Salerno. Sulla base di tale studio è stata elaborata una proposta di progetto per lo sviluppo, anche seguendo un approccio innovativo, di nanocatalizzatori dedicati a processi catalitici per abbattere o ridurre le emissioni nocive che sono prodotte nei processi impiegati per la produzione di elettricità. Per aumentare l’efficacia nella selezione e messa a punto di nuovi materiali catalitici, la proposta delinea una programma di lavoro di carattere multidisciplinare. Il progetto cooperativo dovrebbero perciò sfruttare in modo adeguato competenze

di fisica, capacità di analisi strutturale di tipo avanzato, strumenti di modellazione, e nuove metodologie di selezione (“approccio combinatoriale”) basate anche su test ad alta produttività per individuare le combinazioni di materiali con migliori proprietà catalitiche rispetto ai processi di interesse per il settore della generazione elettrica.

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