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rapporti - Deliverable

2.1.9a-Applicazione del dispacciamento ottimo della potenza reattiva ORPF su scenari previsionali di mercato.

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2.1.9a-Applicazione del dispacciamento ottimo della potenza reattiva ORPF su scenari previsionali di mercato.

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 12:27 pm

Il rapporto presenta la valutazione delle prestazioni ottenibili grazie all’adozione di procedure di Optimal Reactive Power Flow (ORPF) in un regime di libero mercato, valutando l’impatto sia in uno scenario in regolazione primaria di tensione, sia nel caso di controllo gerarchico delle risorse reattive. Proprio in funzione di tale obiettivo, dopo l’introduzione alla tematica vengono analizzate le problematiche correlate con la definizione di una struttura gerarchica di regolazione delle tensioni, valutando, in ambito nazionale ed internazionale, le implicazioni correlate sia con la suddivisione della rete in aree di controllo omogenee (al loro interno) e disaccoppiate (le une dalle altre), sia la-le leggi di controllo delle tensioni all’interno della medesima area. Successivamente viene descritta la procedura sviluppata per la valutazione dei miglioramenti all’esercizio della rete conseguibili tramite l’adozione di procedure di ottimazione reattiva. L’analisi ha previsto il confronto fra i casi conseguenti alle attuali modalità di esercizio del sistema elettrico e quelli ottenuti a seguito dell’ottimizzazione, a tale fine sono stati utilizzati dei reali scenari conseguenti al mercato elettrico, inerenti a delle condizioni di picco di carico mattutino di diverse giornate “lavorative”. Il modello di rete utilizzato, costituito da circa 800 nodi, a rappresentare l’intera rete di trasmissione nazionale, risulta adeguatamente complesso per una corretta valutazione delle prestazioni delle procedure di ORPF; la scelta di non modelizzare la rete estera è parimenti dovuta alla necessità di non alterare i risultati a causa dell’influenza del sistema europeo, di potenza preponderante rispetto a quello italiano. Le prove eseguite sono diversificate in funzione dello strumento e dell’approccio utilizzato: simulazione del dominio nel tempo (tramite simulatore dinamico), valutazione puntuale di indicatori di stabilità di tensione e di screening e ranking delle contingenze più pericolose (tramite simulatore steady state). Infine nelle conclusioni vengono riassunti i risultati ottenuti, formulando un’analisi critica delle attuali procedure di ottimizzazione delle tensioni di rete, anche in relazione alla loro influenza con il controllo gerarchico delle potenze reattive.

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